Le nostre considerazioni a caldo

Le nomination agli Oscar 2019 ci mostrano sorprese, prime volte e sopratutto grandi delusi.

Partiamo dalle cifre. Quelle vere, quelle dei dati assoluti.

I più nominati.

I film più nominati sono (con 10 nomination a testa) "La favorita" e "ROMA".

Ed è proprio quest'ultimo dato sulla pellicola messicana ad essere particolarmente significativo.

Infatti è proprio di 10 il record di nomination agli Academy Awards per un film in lingua straniera, quando "La tigre e il dragone" di Ang Lee si aggiudicò ben 10 nomination in nome dell'isola di Taiwan nella cerimonia del 2001.

"ROMA" non soltanto è nominato nella categoria miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura originale. Ma anche nell'ambito delle attrici: Yalitza Aparicio si aggiudica quella per la miglior attrice protagonista, mentre a sorpresa Marina de Tavira ottiene quella per la miglior attrice non protagonista.

Cuaron tra l'altro si aggiudica non soltanto la nomination come produttore (ovvero la categoria miglior film) e quella come miglior regista. Ma anche quella come miglior direttore della fotografia, miglior montaggio e miglior sceneggiatura originale.

Per quanto riguarda "La favorita" segnaliamo non soltanto la nomination nella categoria miglior film, ma anche quella per il miglior regista a Yorgos Lanthimos (primo regista greco ad ottenere questa nomination dai tempi di Costa-Gavras) e sopratutto quelle riservate a tutte le sue attrici: Emma Stone e Rachel Weisz saranno in gara come miglior attrici non protagoniste, mentre la britannica Olivia Colman è senz'altro tra le...favorite per quanto riguarda la categoria miglior attrice protagonista.

Seguono come numero di nomination "Vice" e "A star is born". Stupisce per il primo la nomination a Sam Rockwell nella categoria miglior attore non protagonista, dopo che l'attore si era già aggiudicata la stessa statuetta lo scorso anno per "Tre manifesti a Ebbing, Missouri". Mentre per "A star is born" da segnalare la nomination dei due attori protagonisti (Cooper e Lady Gaga) ma nessun riconoscimento sul fronte registico.

Le nostre considerazioni a caldo

Le singole categorie: aspetti di rilievo

Analizzando poi le singole categorie possiamo dire che probabilmente la scelta più sorprendente consiste nella cinquina nominata nell'ambito della miglior regia.

Alfonso Cuaron e Yorgos Lanthimos erano dati per sicuri. Ma ha rappresentano una vera e propria sorpresa sia la candidatura (la prima in questa categoria) assegnata a Spike Lee sia a quella di Paweł Pawlikowski, che col suo "Cold War" arricchisce ulteriormente l'elenco di film della storia nominati solo nell'ambito della miglior regia e non in quella del miglior film (caratteristica sempre più rara da quando nel 2010 si è tornati a candidare, come all'origine del Premio Oscar, un numero più elevato di film rispetto a quelli delle altre categorie). Mentre appare meno una sorpresa ma qualcosa di non scontato (visto che si parlava di Bradley Cooper) la candidatura di Adam McKay per "Vice".

Sul fronte delle miglior attrici protagonisti oltre le già citate Colman, Lady Gaga e le messicana Aparicio si segnala la presenza di Glenn Close (tra le favorite) e Melissa McCarthy per "Copia originale".

Una vera sorpresa per quanto riguarda gli attori la presenza di William Dafoe (assieme a Malek, Bale, Cooper e Mortensen), già presente lo scorso anno nella categoria non protagonista e quest'anno protagonista per il suo ritratto di Van Gogh, quanto mai apprezzato dai giurati dell'Academy.

E a proposito di "La favorita", il film si ripropone come un "Eva contro Eva" in salsa rinascimentale anche per la doppia candidatura di Emma Stone e Rachel Weisz, entrambi interpreti dello stesso film.

Interessante invece notare come un film blockbuster come "Black Panther" sia riuscito ad aggiudicarsi la nomination come miglior film assieme alle altre 7 pellicole.

Le nostre considerazioni a caldo

Appunti sparsi.

Interessante notare come il film "Il primo uomo" sia uscito pressoché a bocca asciutta da queste nomination: non solo nessuna candidatura nella categoria miglior film, ma nemmeno per la miglior regia (per Chazelle), la miglior attrice (per Claire Foy) e sopratutto miglior colonna sonora che era stata premiata con un Golden Globes giusto qualche settimana fa.

Sul fronte della categoria miglior film in lingua straniera appare scontata l'affermazione di "ROMA" (essendo questo film nominato anche nella categoria miglior film) anche se probabilmente dalla produzione non si aspettavano così tante nomination per un altro film in lingua straniera come "Cold War" che col suo bianco e nero sfida Cuaron anche per quanto concerne la fotografia.

Il Libano è presente per la seconda volta consecutiva dopo "L'insulto" come protagonista della categoria miglior film in lingua straniera, questa volta con "Capernaum". Mentre sempre sul fronte degli stranieri torna sul luogo del delitto anche il tedesco Florian Henckel von Donnesmarck che col suo "Opera senza autore" ottiene una nomination 12 anni dopo il successo di "Le vite degli altri" agli Oscar 2007.

Un successo effimero per una carriera che non ha rispettato le promesse mantenute.

Appuntamento a Los Angeles dunque, domenica 24 febbraio.

Le nostre considerazioni a caldo