It, chi è Pennywise? La storia del pagliaccio assassino
Il terribile pagliaccio di It.
Tra le creature più disturbanti mai apparse nella letteratura e nel cinema horror, Pennywise occupa un posto privilegiato nell’Olimpo del terrore. Conosciuto come il “pagliaccio ballerino”, non è soltanto un volto dipinto che strappa urla di paura: è un archetipo dell’incubo, un’entità capace di incarnare le fobie più profonde e universali. Negli anni, il suo sorriso grottesco e i denti aguzzi hanno alimentato l’immaginario collettivo, radicandosi nella cultura popolare. Ma chi si nasconde davvero dietro il nome di It? Ecco tutti i dettagli.
Ah, sapevi che ritroveremo il terrificante pagliaccio ballerino dal 27 ottobre su Sky e NOW con la nuova serie TV It: Welcome to Derry?
- Chi è Pennywise?
- Chi lo ha creato?
- L’ispirazione del personaggio
- La storia
- In quale romanzo appare?
- I film e le serie tv
Chi è Pennywise/It?
Dietro il trucco sgargiante e il costume da clown si cela una creatura antica e malvagia. It è un’entità primordiale e maligna, la cui origine si perde in tempi remoti e sconosciuti. Non ha nulla di umano: si nutre di terrore e proprio la paura dei bambini rappresenta il suo banchetto prediletto. Pennywise, il “pagliaccio ballerino”, è soltanto la sua maschera più riconoscibile, scelta con astuzia perché i clown, simboli di gioia e spensieratezza, possono ribaltarsi facilmente in figure inquietanti, trasformandosi in un incubo vivente per chi li osserva.
Chi ha creato It: autore
Il “padre” di Pennywise è Stephen King, universalmente conosciuto come il re dell’horror. Nel 1986, lo scrittore del Maine dà alle stampe It, un romanzo monumentale che intreccia paura, amicizia e il trauma indelebile dell’infanzia. Con quest’opera, King non si limita a inventare un mostro, ma plasma un antagonista assoluto, capace di incarnare qualunque terrore: dal mostro che si annida sotto il letto fino alla minaccia più insidiosa, quella che assume sembianze rassicuranti e familiari. Pennywise nasce così come volto perfetto di un male universale, destinato a restare scolpito nell’immaginario collettivo.
It, l’ispirazione del personaggio
La genesi di Pennywise è frutto di un mix di immaginazione letteraria, folklore e suggestioni oscure della cultura americana. Stephen King ha raccontato di aver voluto dare forma a una creatura capace di rappresentare tutte le paure infantili. La scelta del clown non è casuale: da sempre figura ambivalente, nasce come intrattenitore, ma spesso suscita disagio per il trucco marcato, il sorriso forzato e il contrasto tra gioia apparente e inquietudine nascosta.
Un riferimento inevitabile è John Wayne Gacy, il famigerato “killer clown” che negli anni ’70 si travestiva da Pogo durante feste per bambini, mentre conduceva una vita segreta da serial killer. King ha dichiarato di non aver modellato Pennywise direttamente su Gacy, ma l’eco di quella cronaca nera si è radicata nell’immaginario collettivo, alimentando l’aura sinistra del personaggio.
Alle suggestioni reali si sommano quelle letterarie e teatrali: dall’arlecchino delle fiabe più oscure ai clown circensi che nei secoli hanno oscillato tra risata e terrore. Pennywise nasce dunque come incarnazione perfetta del familiare che si trasforma in minaccia, il travestimento ideale per un’entità primordiale che si nutre di paura. È questo dualismo, l’inquietante che abita dentro il rassicurante, a rendere Pennywise un archetipo dell’orrore moderno.
La storia di It
L’essenza di It va ben oltre il travestimento da clown. Si tratta di un’entità primordiale, proveniente da una dimensione ultraterrena nota come Macroverso: un luogo di non-luce, popolato da forze cosmiche in perenne conflitto tra distruzione e creazione. All’interno della mitologia di Stephen King, It rappresenta il caos, la voracità e l’annientamento, in contrapposizione alla Tartaruga Maturin, simbolo di equilibrio e saggezza.
Secondo il romanzo, la creatura giunge sulla Terra milioni di anni fa e trova dimora sotto quella che, secoli dopo, diventerà la cittadina di Derry, nel Maine. Qui entra in un ciclo di letargo e risveglio: ogni 27 anni emerge per nutrirsi, prediligendo la paura dei bambini, più intensa e incontaminata. Dopo aver placato la propria fame, torna a dormire, lasciando dietro di sé un solco di sparizioni e tragedie mai del tutto spiegate.
Il suo potere non si limita alla metamorfosi: It manipola la realtà stessa, infiltrandosi nelle menti delle vittime e trasformandosi nell’incarnazione delle loro paure più intime. Pennywise rimane la sua forma più iconica, ma nel corso della storia assume anche le sembianze di lupi mannari, mummie e altre figure archetipiche dell’orrore. La sua influenza si estende persino alla città di Derry, avvelenandone il tessuto sociale: violenza, indifferenza e omertà diventano parte integrante di una comunità inconsapevolmente corrotta dalla sua presenza.
A contrastarlo c’è il Club dei Perdenti, un gruppo di sette ragazzini che nell’estate del 1958 riescono a scoprire la verità e, armati di coraggio e amicizia, affrontano It nei sotterranei della città. La loro vittoria, però, è solo temporanea: ventisette anni dopo, ormai adulti, saranno costretti a tornare a Derry per un ultimo, definitivo confronto.
La battaglia contro It trascende il piano dell’horror puro e diventa rito di passaggio: un viaggio nel cuore oscuro dell’infanzia e nei traumi che ci accompagnano nell’età adulta. King suggerisce che il male non può essere cancellato del tutto, ma soltanto affrontato e contenuto grazie alla memoria, alla solidarietà e al coraggio condiviso.
In quale romanzo appare Pennywise?
La prima apparizione di Pennywise avviene nel 1986, tra le pagine di It, romanzo monumentale di Stephen King (puoi acquistarlo su Amazon). Con le sue oltre mille pagine, l’opera è considerata non solo uno dei capolavori dello scrittore del Maine, ma anche una pietra miliare dell’horror moderno. In questo libro, King intreccia paure ancestrali, riti di passaggio e mitologia cosmica, dando vita a un racconto che ha ridefinito i confini del genere e consacrato Pennywise come icona intramontabile del terrore.
I film e le serie tv con Pennywise
La prima trasposizione di It risale al 1990 con una miniserie televisiva divenuta rapidamente cult (acquistabile su Amazon). Nei panni di Pennywise, Tim Curry offrì un’interpretazione memorabile: il suo clown, a metà tra ironia sinistra e malizia predatoria, ha terrorizzato un’intera generazione e resta ancora oggi un punto di riferimento per l’horror televisivo.
Decenni più tardi, Andy Muschietti ha riportato la creatura sul grande schermo con It (2017) e It – Capitolo Due (2019). In queste versioni cinematografiche, Bill Skarsgård ha reinventato Pennywise con un approccio più disturbante e viscerale, arricchito da effetti visivi moderni che ne hanno amplificato la carica minacciosa. Il risultato è stato un successo mondiale che ha rilanciato la leggenda del “pagliaccio ballerino” per una nuova generazione di spettatori. I film sono disponibili anche su Amazon.
L’universo narrativo è destinato a espandersi ulteriormente con Welcome to Derry, serie prequel che approfondisce le origini dell’entità e il suo legame con la cittadina maledetta del Maine. Un progetto che promette di arricchire la mitologia di King, mostrando come l’ombra di It abbia permeato la storia di Derry ben prima delle vicende raccontate nel romanzo. Clicca qui per scoprire tutte le informazioni sulla serie televisiva.
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