LG C3 - Il 55" pollici OLED che dà spettacolo

Tanta tecnologia all'avanguardia al servizio di un'immagine che dà spettacolo e un televisore che punta molto sul gaming

LG C3  Il 55 pollici OLED che dà spettacolo
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La Serie C dei TV LG OLED è ancora oggi tra le più interessanti per chi è alla ricerca di uno schermo d'eccellenza del brand sudcoreano, rinomato non solo per le doti tecniche ma anche per il rapporto qualità/prezzo. La recente evoluzione tecnologica di cui ha beneficiato questa linea di TV, con design "Zero Gap" e offerta da 42” a 83” pollici, prosegue nell'eleganza e nella leggerezza della linea estetica, volta a esaltare il contenuto attraverso la forma: profilo estremamente sottile, realizzato con una combinazione di fibra composita, plastica e metallo.

L'assemblaggio del supporto, in alluminio spazzolato, avviene in 2 fasi: prima si avvita la base a un elemento in plastica verticale, fissando il pezzo risultante al televisore. Consigliata la presenza di almeno due persone per rendere il tutto più agevole. Anche qui il montaggio avviene nell'unica posizione possibile, con base che non può ruotare, per cui l'eventuale angolazione costringe a sollevare l'intera unità.

La posizione centrale del supporto consente una collocazione più agevole anche su mobili poco larghi, queste l'ingombro totale una volta su piedistallo: 122,2 x 75,7 x 23,1 cm e 16 Kg di peso (la base da sola pesa circa 2 Kg). È possibile anche montare il TV a parete utilizzando una staffa VESA 300 x 200 mm, per un risultato molto aggraziato come quello di un quadro in virtù dello spessore di 45,1 mm. Quanto ai terminali disponibili posteriormente: 4x porte HDMI 2.1/120 Hz (di cui 1x con gestione eARC audio di ritorno anche ad alta risoluzione per soundbar o amplificatori esterni), 3x USB 2.0, Ethernet RJ45, uscita audio ottica S/PDIF, antenna 75 Ohm e satellitare. Connettività Wi-Fi dual-band (2,4 e 5 GHz), Wi-Fi Direct, DLNA e Bluetooth 5.0.

Il telecomando resta quello del 2022, come sempre privo di retroilluminazione, sistema esclusivo di puntamento a schermo unitamente all'utilizzo tramite tasti e rotella centrale. La tastiera include un accesso rapido alle piattaforme di streaming più popolari come Prime Video, Disney+, Netflix, Rakuten, oltre a canali LG e un tasto dedicato ad Alexa. La piattaforma smart TV WebOS 23 di LG è stata semplificata per una navigazione più agevole, e la schermata iniziale offre un nuovo sistema di schede rapide per accesso a funzioni e applicazioni, inclusa la connettività con dispositivi Smart. Interfaccia ancora più intuitiva, facile navigazione e ricchezza di opzioni all'interno di un colorate grafiche. Piacevole in tal senso lo scorrimento dei canali digitali terrestri, satellitari e le piattaforme VOD. La procedura di installazione guida attraverso la scansione dei canali e la connessione alla rete domestica, pronti all'uso in pochi minuti.

Pannello OLED 10 bit nativo con compatibilità HDR per HLG, HDR-10 (inclusa la versione Pro) e Dolby Vision (anche la versione IQ), escludendo l'HDR-10+. Come il modello C2, anche il C3 LG utilizza lo stesso pannello OLED Evo, che prevede la tecnologia “Brightness Booster” e processore Alpha 9 Gen 6 aggiornato, per un risultato realmente appagante. Per gli appassionati di qualità video assoluta qui gioca un ruolo di primissimo piano il “Dynamic Tone Mapping Pro”, per un controllo più preciso dell'HDR, con 20.000 zone di controllo rispetto alle precedenti 5.000.

Non meno importanti “Object Enhancer”, migliorando la nitidezza degli elementi, assieme ad “AI Super Upscaling Pro”, che elabora in maniera più accurata il materiale video con risoluzione inferiore all'UHD, contenendo il rumore di fondo. Qui c'è anche la possibilità di regolare l'immagine partendo da preset video predefiniti: “Vivace”, “Standard”, “Cinema”, “Home Cinema”, “Game Optimizer” e “Filmmaker Mode”. Quest'ultimo molto importante per gli assolutisti dell'immagine che desiderano uno spettacolo il più fedele possibile a segnali video pregiati a partire dal 4K, ma utilizzabile anche con segnali Full HD/2K. Quanto al Dolby Vision c'è la scelta tra il più standard “Dolby Vision Cinema” e il “Dolby Vision Cinema Home”, che aggiunge un po' più di luminosità in caso di locale non oscurato.

Il cosiddetto ABL - Average Bright Limiter, regola il consumo energetico massimo in base a ciò che viene visualizzato sullo schermo: all'aumentare della percentuale di schermo in uso, la quantità di energia allocata per ogni pixel va a diminuire. In tal senso per ottenere il massimo delle prestazioni, specie in condizioni di scarsa illuminazione, è consigliabile disattivare la modalità risparmio energetico, scelta consigliata con la visione di programmi televisivi o notiziari. Meglio invece mantenerla attiva per contenuti che richiedono una qualità tecnica superiore come film, concerti o videogiochi.

Degne di lode le misure effettuate sul pannello 55” pollici che abbiamo testato, con la luminosità 150 nit che si attesta leggermente oltre gli 800 nit al 10% in HDR, 215 nit al 100% in SDR, che diventano 410 nit sempre al 10%. La resa generale dell'illuminazione in SDR è generalmente di ottimo livello, ma si potrebbe sentire la necessità di qualche “candela” in più con i videogiochi. Quanto ai colori siamo prossimi al 100% per il DCI-P3, e circa 70% in REC.2020, valori molto importanti che indicano il potenziale cromatico esprimibile in presenza di materiale UHD/4K HDR. Input lag molto basso, con la funzione "Boost" siamo attorno ai 10 millisecondi a 1080p-2160p/60Hz, scendendo a circa 5,6 ms a 1080p-2160p/120Hz.

Per chi ha praticità, un computer e sonda colorimetrica il bilanciamento del bianco ha regolazione base a 2 punti solo per alte o basse luci, oppure con crescente precisione a 10 e 22 punti. Diversa taratura è comunque possibile seguendo una sorta di guida interattiva che permette di confrontare lo stesso soggetto in condizioni differenti di luminosità, contrasto e colore, offrendo una calibrazione personalizzata. Attenzione come sempre all'uso del BFI (Black Frame Insertion) per mantenere il dettaglio durante i movimenti laterali: la sua attivazione riduce la luce sull'immagine, rischiando di risentirne la resa del quadro visivo.

Per i videogiocatori

Da tempo LG spinge anche gli appassionati di videogiochi a sfruttare pannelli OLED avanzati come questo, dove si è abbassato di molto il rischio di “ritenzione” (o stampaggio) dell'immagine. Non va comunque dimenticato che schermi a pixel autoilluminanti come questo non sono fatti per sopportare operatività di decine di ore in continuo su giochi totalmente statici come gli RPG. Peraltro in virtù della reattività, questo modello C3 diventa un vero e proprio gaming hub, mantenendo l'interfaccia identica a quella dell'anno precedente con una serie di opzioni per migliorare l'esperienza tramite "Game Optimizer".

Si tratta di funzionalità che includono VRR (Variable Refresh Rate), ALLM (Auto Low Latency Mode), regolazioni avanzate per stabilizzare luci alte e basse, ridurre la luce blu e la modalità "Dark Room". Con un televisore C3 si può ottenere il massimo con una console Xbox, dove è possibile sfruttare il Dolby Vision a 120 Hz. Nel caso di scheda grafica e PC, potrebbe essere necessario trasmettere un segnale 4:4:4 senza sottocampionamento cromatico, utilizzando la funzione "4:4:4 Pass Through", che tuttavia disattiva varie funzioni di gestione dell'immagine. Importante prestare attenzione alla fonte in ingresso: un segnale a bassa frequenza di fotogrammi (24 fps) potrebbe causare scatti a causa dell'assenza della funzione "TruMotion".

Restando in ambito PC l'unità è compatibile Nvidia G-Sync e supporta AMD FreeSync Premium; inoltre indicando il tipo di videogioco, il sistema ottimizzerà l'immagine di conseguenza. Spazio anche al cloud gaming, con accesso a servizi come GeForce Now e Xbox Cloud Gaming, mentre Amazon Luna è attualmente disponibile in Germania, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti.

Qualità audio

Per la parte audio questro C3 55” pollici offre una gestione a 2.2 canali, ovvero 2x 10 Watt + 2x 10 Watt per i bassi. Compatibilità DTS, Dolby Digital e ATMOS, oltre alla tipica virtualizzazione tramite remixing 9.1.2 canali. Ciò porta a un coinvolgimento sonoro piacevole, sebbene permanga la consueta mancanza di bassi più concreti, necessità che spingerebbe alla scelta di una soundbar dedicata, meglio se con subwoofer wireless separato. Nel caso si scelga un sistema audio LG, è possibile combinare l'audio del TV con soundbar + subwoofer tramite la funzione "Wow Orchestra", aumentando il risultato dinamico e l'apertura scenica.

Conclusioni

Un televisore che a conti fatti ha molto da dare, per un impiego quotidiano con canali generalisti da digitale terrestre/satellitari e ancor di più in presenza di segnali più nobili 4K in HDR. Tanta la tecnologia pronta a rispondere alle esigenze del cinefilo così come del videogiocatore sia legato alle console che via scheda grafica e PC. Per i puristi dell'immagine una vera e propria meraviglia, che se avesse potuto esprimere ancora qualcosa in più in termini di illuminazione massima avrebbe fatto la felicità dei consumatori di spettacolo in locali luminosi. Molto bene l'inclusione della compatibilità DTS per l'audio, il parco terminali, la flessibilità d'uso potenziata come sempre dall'esclusivo Magic Remote che include il puntatore a schermo, da sempre firma autoriale dell'azienda coreana.