Bodkin - Will Forte e l’Irlanda che strega nella nuova serie di Netflix

Scopriamo insieme perché Bodkin è una serie da vedere

di Chiara Poli

Jez Scharf è al suo debutto come creatore, sceneggiatore e produttore di una serie TV dopo aver realizzato alcuni cortometraggi. E devo dire che, nonostante la mancanza d’esperienza, ha fatto davvero un ottimo lavoro. Bodkin, dal 9 maggio su Netflix, è una serie piena di fascino, che ti tiene incollato allo schermo e ti presenta personaggi che non dimenticherai facilmente.

La trama di Bodkin

La colonna sonora gioca su motivetto in stile mystery che dà quel tocco di genialità in più al tutto, con un altro contrasto funzionale alla narrazione, che non perde mai occasione per farci sorridere, perfino nelle situazioni più gravi.

Ogni elemento introdotto viene ripreso in modo da essere sia concreto - all’interno della storia - che simbolico. Le tradizioni irlandesi, il passato che riemerge, lo scontro generazionale. In Bodkin c’è tutto questo, insieme a una messa in scena di come rifarsi una vita, dopo un passato discutibile, sia di fatto impossibile.

Oltre a tutto questo, naturalmente, ci sono delle importanti riflessioni. Soprattutto sull’opportunità di raccontare certe storie, sul modo corretto in cui farlo. Bodkin ci parla, oltre che del legame indissolubile fra presente e passato, anche dell’invito a interrogarci su cosa sia davvero il giornalismo e su cosa interessi davvero al pubblico. Soprattutto, però, Bodkin ci invita a riflettere sulle nostre origini. Sapere da dove veniamo è fondamentale per capire dove dobbiamo andare. E magari, quando ci sentiamo particolarmente persi, ci basta ululare per ritrovare la fiducia e sapere che al momento opportuno troveremo le risposte.

Mentre ci affezioniamo a personaggi e paesaggi che, dopo la fine di questi 7 episodi, rimarranno nel nostro cuore.