Il disastro dell'Heweliusz: la serie Netflix che racconta la tragedia marittina
Cinque episodi che ripercorrono la disgrazia costata la vita a passeggeri ed equipaggio del traghetto polacco e il successivo, controverso, processo.
Il traghetto MS Jan Heweliusz affondò nella notte tra il 13 e il 14 gennaio del 1993 nel Mar Baltico, al largo dell’isola di Rügen, provocando la morte di decine di persone che si trovavano a bordo, sia passeggeri che membri dell'equipaggio. Le autorità polacche avevano bisogno di trovare un colpevole, giacché in questo caso le spese per i risarcimenti non sarebbero state da commissionare all'armatore bensì alla famiglia della vittima. E come se non bastasse interessi (inter)nazionali e la presenza dei militari rischiano di complicare ulteriormente le cose, in un periodo assai complicato per l'ex-stato sovietico.
Con diversi flashback che nel corso delle varie puntate di Il disastro dell'Heweliusz ci accompagnano a scoprire quanto sarebbe effettivamente accaduto in quella tragica notte - una verità inconfutabile non è ad oggi mai stata dimostrata - la narrazione si concentra sulle indagini di parte e sul conseguente processo, mostrando anche la sofferenza di chi in quel naufragio ha perso le persone più care, padri o mariti morti annegati nella furia della tempesta.
Il disastro dell'Heweliusz: tra dramma e burocrazia
Questa nuova produzione polacca di marchio Netflix è stata diretta e creata da Jan Holoubek, che di acqua e clima minacciosi se ne intendeva essendo già stato responsabile, sempre per la piattaforma di streaming, del successo L'alluvione (2022). Un progetto che anche in quest'occasione parte da una premessa potente e drammatica. Il 14 gennaio 1993 il traghetto polacco MS Jan Heweliusz si capovolse nel Mar Baltico causando 56 morti, una sciagura che ancora oggi suscita emozioni e controversie in Polonia e risolta - almeno in fase giudiziaria - soltanto dopo l'entrata del Paese nell'Unione Europea. Una "fine" che non ci viene mostrata nei cinque episodi della miniserie, che si concludono con l'epilogo amaro, salvo lasciare alle scritte informative sui titoli di coda ulteriori informazioni sul futuro procedimento di revisione.
La scala produttiva va detto è impressionante, con una miriade di personaggi principali e secondari e tonnellate e tonnellate d'acqua per realizzare le sequenze in mare aperto e a bordo dell'imbarcazione alla deriva. Una messa in scena che in tali circostanze non ha nulla da invidiare ai disaster-movie hollywoodiani, con una fisica credibile e un notevole senso di angoscia per le sorti di chi si è ritrovato in quelle circostanze a dir poco sfortunate.
Ma la sfortuna spesso si sa trova complicità in errori di calcolo o in omissioni e non è un caso che la teoria portata avanti dalla sceneggiatura, avallata anche dalle più recenti indagini, punti ripetutamente il dito contro quell'impianto burocratico e statale che doveva trovare un capro espiatorio ad ogni costo, non importa come fossero effettivamente andate le cose.
Personaggi solidi ma trattenuti
I colpi di scena sono limitati, in quanto gli episodi si basano come detto su eventi realmente accaduti, ma Il disastro dell'Heweliusz riesce a mantenere un buon livello tensivo dall'inizio alla fine delle circa cinque ore complessive di visione. Anche quando la narrazione, complice la fotografia su toni freddi, si fa volutamente specchio di un approccio distaccato, lasciando in sottofondo le emozioni e la rabbia di personaggi che sono stati presi in giro dalla loro nazione, fossero stati questi familiari in lutto o superstiti di quell'immane disgrazia. Una scelta voluta ma che in almeno un paio di passaggi avrebbe potuto farsi meno dogmatica e lasciare spazio a una maggior verve sentimentale e, perché no, consapevolmente retorica, anche per far entrare lo spettatore in comunione empatica con queste figure doppiamente vittime del sistema.
Certo, come sottolinea a un tratto in una cinica constatazione uno dei giudici "non si sta mica parlando del Titanic", quasi a minimizzare un qualcosa che mai andrebbe sottostimato, ma un minimo di intensità avrebbe giovato alla storia e ai suoi protagonisti. Ciò nonostante Il disastro dell'Heweliusz si fa resoconto interessante e lucido su un evento dimenticato dai più ma che è sempre bene ricordare affinché non vengano più commessi certi errori.