Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

La recensione del metroidvania di Hadoque, un viaggio surreale in un mondo alieno e coloratissimo, una gioia da giocare, vedere e ascoltare, un po’ meno da navigare

Ultros giardinaggio psichedelico  Recensione PC

Ultros è un metroidvania 2D con una vaga componente roguelite. Diciamo “vaga” perché il titolo Hadoque non presenta i soliti stilemi di questo inflazionato sottogenere: la mappa è sempre quella, e non c’è permadeath, anzi si riparte dall’ultimo checkpoint come ai vecchi tempi... Ma si è intrappolati all’interno di loop, che obbliga dopo ogni tappa importante a tornare all’inizio del mondo di gioco e a perdere tutte le abilità, compresa la spada, unica arma a nostra disposizione.

Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

I cicli però sono contati (neanche una decina) e sono parte integrante della storia. Non solo, dopo ogni riavvolgimento qualcosa cambia all’interno del Sarcofago, questa enorme nave vivente in cui siamo intrappolati; nuovi percorsi si aprono grazie ai potenziamenti acquisiti, e cambia il modo in cui gli NPC si rapportano con noi... C’è una progressione lineare insomma, e nonostante aree immense e un level design piuttosto criptico il giocatore viene quasi sempre guidato in modo impercettibile dalla regia. 

Ultros, è davvero un roguelite?

Sembra quasi di giocare a Metroid Fusion, con un apparente senso di libertà, obiettivi ben delineati e script orchestrati ad arte per indirizzare il malcapitato ai comandi senza lasciarlo vagabondare a vuoto. Conoscere la meta e ricevere qualche aiutino però non significa avere la soluzione in tasca: spesso e volentieri occorre studiare la mappa per capire come muoversi, e analizzare ogni angolo in cerca di pertugi in cui infilarsi, tra corridoi stretti che ricordano i passaggi per la Morfosfera e mura da abbattere a celare strade e segreti.

Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

Non lasciatevi confondere pertanto dall’etichetta “rogue” che gli viene appiccicata sul web, Ultros è un’avventura esplorativa in primis, e uno spettacolo per gli occhi in secondo luogo. In termini di platform d’azione è difficile trovare qualcosa di più astratto e psichedelico sul mercato (c’è chi lo definisce biopunk, chi solarpunk, io mi tengo sul semplice NdR). Il Sarcofago è la culla di un demone, ma pullula di vita, animale e vegetale, un tripudio di colori e forme stravaganti descritte in modo altrettanto fantasioso dai log raccolti assieme ai vari oggetti, che distinguiamo in organi di mostro e semi. 

I primi si ottengono eliminando i nemici, e la loro qualità sarà determinata dallo “stile” con cui abbatteremo la preda (alla Devil May Cry per intenderci). Una volta ingeriti andranno a riempire quattro barre (di non saprei cosa... materiale genetico? NdR), che potremo usare come valuta per acquisire abilità nei punti di salvataggi, come combo extra, salute aumentata, attacchi aerei, bonus passivi ed altro ancora. Perdere tutto il corredo dopo ogni ciclo può seccare, ma ogni skill una volta recuperata costerà la metà nel loop successivo, e sparsi per i livelli si trovano artefatti con cui “memorizzare” quelle più utili.

Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

I secondi invece sono esattamente quello che pensate: semi di piante, di varie specie. Una volta nel suolo germoglieranno e rimarranno lì anche lei cicli seguenti, crescendo sempre di più e fornendo aiuti fondamentali, come frutta, dalle proprietà simili agli organi e ottima per curarsi, piattaforme di fortuna, liane da cui dondolarsi, superfici “magnetiche” su cui correre a perdifiato, anche sulle pareti, ed altro ancora. Non solo, proseguendo nell’avventura acquisiremo abilità che ci consentiranno di trovare concime con cui accelerare la crescita oppure di innestare due o più piante per combinarne gli effetti. Salvo rare occasioni non è essenziale gingillarsi troppo con queste cose (a meno che non siate a caccia del vero finale), ma gli speedrunner ne andranno matti. 

Ultros, acrobata e giardiniere sotto acidi

Pad alla mano, l'anonimo personaggio del giocatore (dal design altrettanto distinto) risponde rapidamente ai comandi, ha una manciata di mosse primarie che legano bene, è piuttosto agile e divertente da muovere in giro. Similmente, il combat system è semplice, anche sommando le tante skill opzionali, ma risulta responsivo e tarato al punto giusto; non si combatte molto, ma quando tocca fendenti e schivate si susseguono in modo fluido e pulito. Non ci è piaciuto giusto il salto a parete, poco preciso e inadatto alle scalate.

Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

Quanto all’esplorazione, il pacchetto a nostra disposizione è abbastanza versatile, con un level design cucito intorno alle capacità ginniche del protagonista, dal doppio salto alle scivolate, preciso nelle collisioni e molto permissivo quando si entra in contatto con superfici dannose. Senza dimenticare poi l’apporto fornito dai semi, in grado di plamare i livelli e introdurre ulteriori variabili e interazioni. Va detto però che alle volte il rumore a schermo diventa eccessivo e diventa difficile discernere il percorso giusto in mezzo alla vegetazione, compresa quella in background, e la mappa spesso non è di grande aiuto. 

Magnifica la colonna sonora di Oscar “RatvaderRydelius, un soundscape raffinato e variegato, dal sapore classicheggiante, che amplifica il senso di abbandono nella natura, con brani ricchi di pathos e atmosfera, quasi solenni. Un vero piacere da ascoltare, nel mezzo di un campionario di effetti sono un pelo più “viscerali”.

Ultros, giardinaggio psichedelico – Recensione PC

Ultros

Versione Testata: PC

8.5

Voto

Redazione

ultroskeyartavif

Ultros

Un‘opera accattivante e sviluppata con passione, Ultros è un ottimo metroidvania che consigliamo caldamente agli amanti del genere. Una navigazione degli ambienti non sempre chiarissima gli preclude vette più elevate, mentre una natura pseudo-roguelite potrebbe andare di traverso ai suoi potenziali avventori, ma il titolo Hadoque compensa con una realizzazione tecnica di prim’ordine e molto originale, accompagnata da una colonna sonora d’eccezione e una degna formula di gioco action-platform, che a sua volta vanta spunti davvero intriganti. Dategli una chance.