Star Wars Jedi: Survivor, la recensione: l'epopea di Cal continua ad affascinare

Il ritorno di Cal Kestis

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Durante il mese di novembre del 2019, in un piccolo negozio di videogiochi incontrai Star Wars Jedi: Fallen Order, un videogioco ambientato nell’Universo di Star Wars. Attirato dalle premesse (e desideroso di utilizzare anch’io la “Forza”) decisi di acquistarlo. Un’ottima scelta: il titolo in questione regala una fantastica avventura dinamica. Alcuni anni dopo, Cal Kestis torna con un emozionante secondo capitolo. Ecco, quindi, la recensione di Star Wars Jedi: Survivor.

Inizio questa recensione con un concetto fondamentale: Survivor è la naturale evoluzione del suo predecessore. Un sequel imponente con un gameplay curato, una storia coinvolgente, dei mondi enormi da esplorare e un affascinante combattimento cinematografico.

La trama di Star Wars Jedi Survivor: l’epopea di uno Jedi

Ambientato cinque anni dopo gli eventi del primo capitolo, Star Wars Jedi: Survivor segue il viaggio di Cal, che è diventato un potente cavaliere Jedi. Il protagonista – molto più maturo, consapevole e potente rispetto alla versione che avevamo conosciuto in Fallen Order – cerca di salvare altre persone e sconfiggere l’Impero Galattico. Durante questo nuovo viaggio, Cal affronta anche Dagan Gera, uno Jedi che, a causa di alcune ossessioni, si era ribellato all'Ordine.

Respawn Entertainment - l’azienda di videogiochi conosciuta anche per Titanfall, Apex Legends e Medal of Honor: Above and Beyond – ha integrato una componente narrativa matura, concreta e delineata. Abbiamo notato diverse migliorie, partendo proprio dalla crescita dei personaggi. Nel primo capitolo avevamo conosciuto un Cal che cercava di riconciliarsi con il suo passato; ora il giovane eroe – che sente il peso di essere uno degli ultimi Jedi rimasti – deve decidere fino a che punto è disposto a spingersi.

Star Wars Jedi: Survivor, la recensione: l'epopea di Cal continua ad affascinare
Cal e BD-1 in Star Wars Jedi: Survivor. Crediti: Respawn Entertainment/Electronic Arts.

Il titolo permette quindi ai videogiocatori di guidare nuovamente Cal. L’impressione è quella di ritrovare un vecchio amico dopo tanti anni: è sempre lui, anche se sembra diverso. Il tempo modella incessantemente il corpo, la mente e lo spirito. Gli sceneggiatori di Star Wars Jedi Survivor sono riusciti a fare un buon lavoro, evidenziando le differenze e la crescita del personaggio. Infatti, sono trascorsi 5 anni dalla sua prima avventura e, durante questo tempo, il coraggioso Jedi non è rimasto in disparte. In questo capitolo, non mancano i colpi di scena (sin dai primissimi minuti).

Questa storia potrebbe attirare un po’ tutti.

  • I fan di Star Wars possono vivere una nuova e coinvolgente avventura (e non mancano i riferimenti alle altre produzioni);
  • Coloro che non conoscono la saga possono invece avvicinarsi al franchise (tutti i collegamenti con le altre produzioni sono un “plus” e non rappresentano una condizione necessaria per apprezzare la storia di Survivor).

Star Wars Jedi Survivor, il gameplay: rinnovare, ma senza stravolgere

Per quanto riguarda il gameplay, in Survivor troviamo nuovamente il modello già sperimentato in Fallen Order, ma notevolmente migliorato. Il prologo è un perfetto tutorial per scoprire tutte le abilità del protagonista.

Le abilità e i “poteri” appresi nel corso del primo capitolo sono immediatamente disponibili. Questo potrebbe inizialmente disorientare i nuovi giocatori, che dovranno apprendere rapidamente davvero tante nozioni. Tutti coloro i quali hanno completato con successo la prima avventura non avranno invece particolari difficoltà.

Il videogame propone gradualmente sfide sempre più complesse e nemici sempre più potenti. Durante il suo percorso, Cal - per completare le missioni - deve sbloccare nuovi potenziamenti. Dopo pochissimo tempo, otteniamo il cavo di risalita, uno strumento che rende l’esplorazione decisamente più articolata.

Inoltre, sono disponibili diversi stili di combattimento, che possono essere scelti nei punti di salvataggio. Questa caratteristica riduce notevolmente la ripetitività e rende i combattimenti davvero emozionanti.

Per quanto riguarda le sezioni platform, inizialmente non troviamo particolari differenze rispetto al precedente capitolo, ma – avanzando nella storia – scopriamo nuove “mosse” che ci permettono di creare delle sequenze di azioni concatenate.

Eliminando i nemici, completando missioni e trovando alcune essenze è possibile accumulare esperienza e ottenere gradualmente potenziamenti che permettono di sconfiggere nuovi avversari e sbloccare delle aree precedentemente non accessibili. I videogiocatori devono distribuire dei punti in alcuni alberi delle abilità.

In conclusione, Star Wars Jedi: Survivor propone un gameplay rinnovato e più vario rispetto al capitolo precedente.

L’esplorazione

Una delle caratteristiche che maggiormente apprezzo della saga di Star Wars è la “varietà”. I film, le serie televisive, i fumetti, i romanzi e i videogiochi dipingono una galassia enorme, con tantissime forme di vita differenti e con pianeti unici. La principale sfida per una software house che decide di sviluppare un videogame ambientato in questo universo narrativo non può che essere quella di replicare questa varietà.

Con Star Wars Jedi: Survivor, Respawn è riuscita a migliorare ulteriormente l’esplorazione, creando dei mondi enormi, vivaci e dettagliati. In questi pianeti, i videogiocatori scoprono segreti, passaggi e missioni. Una cosa è certa: esplorare questi mondi, così diversi e curati, è davvero divertente, un’avventura frizzante!

Star Wars Jedi: Survivor, la recensione: l'epopea di Cal continua ad affascinare
Un pianeta in Star Wars Jedi: Survivor. Crediti: Respawn Entertainment/Electronic Arts.

La mappa 3D è più chiara: questo aiuta tantissimo i giocatori a orientarsi. Capita comunque spesso di tornare diverse volte in luoghi già esplorati precedentemente oppure non individuare con semplicità la strada corretta. Vi sono anche degli enigmi ambientali e passaggi (obbligatori) nascosti: i giocatori devono esplorare e osservare con attenzione.

Il combattimento

Il combat system cinematografico del primo capitolo – che era già memorabile - è stato notevolmente migliorato. I giocatori, durante le lotte, devono dar vita a combinazioni utilizzando la Forza e la spada laser. Possiamo equipaggiare fino a 2 stili differenti, che possono essere sostituiti raggiungendo un punto di salvataggio.

Gli utenti possono scegliere diversi approcci ai combattimenti, modellando di conseguenza il protagonista e sbloccando nuove mosse. Cal sarà spesso accompagnato da un aiutante che lo supporta specialmente durante le lotte.

Star Wars Jedi: Survivor, la recensione: l'epopea di Cal continua ad affascinare
Il combattimento in Star Wars Jedi: Survivor. Crediti: Respawn Entertainment/Electronic Arts.

Ancora una volta, il combattimento rappresenta uno dei punti di forza di questo videogioco: le abilità, le mosse e i poteri consentono di creare degli scontri entusiasmanti e cinematografici. Durante alcune boss fight, la spettacolarità viene sostituita dalla strategicità.

I problemi tecnici di Star Wars Jedi Survivor

Star Wars Jedi: Survivor restituisce un’effettistica e un impatto grafico davvero piacevole, specialmente nelle cutscene. Non nascondo che, durante alcune scene cinematografiche, sono rimasto piacevolmente colpito dalla componente artistica, dalla gestione dell’illuminazione (davvero eccezionale) e dal suono. Purtroppo, però, ci sono dei problemi di ottimizzazione.

Notiamo che il frame rate non è sempre stabile, specialmente nelle zone più grandi. Nel 2023, su PS5, Xbox Series S|X e PC di ultima generazione, non possiamo farci andare bene queste criticità nella gestione del frame rate e risoluzione, soprattutto in un’opera così promettente.

Ho testato il gioco su PS5, trovando due diverse modalità:

  • Grafica: 4K dinamici a 30 fps;
  • Prestazioni: 1440p a 60 fps.

Purtroppo, il videogioco non garantisce quasi mai questi fps, con frequenti problemi di tearing e stutter. Spero che gli sviluppatori riescano a risolvere successivamente queste problematiche. In ogni caso, tutto questo non grava molto sull’esperienza complessiva, che rimane comunque ottima. Credo che sia però un peccato che un prodotto così ambizioso ed elaborato presenti questi problemi di ottimizzazione.

 

 

Gallery

Star Wars Jedi: Survivor

Versione Testata: PS5

8.5

Voto

Redazione

Cal e BD1 in Star Wars Jedi Survivor Crediti Respawn EntertainmentElectronic Arts

Star Wars Jedi: Survivor

Star Wars Jedi: Survivor è un grande gioco con tantissimi mondi da esplorare, un gameplay rinnovato, combattimenti cinematografici affascinanti e una storia convincente. Speriamo solo che gli sviluppatori riescano a risolvere i problemi di ottimizzazione.