South Park - Chef's Luv Shack

South Park  Chefs Luv Shack
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Molti di voi avranno già sentito parlare (quantomeno di sfuggita o magari per sentito dire) di South Park, un cartone animato americano cattivissimo avente come protagonisti quattro terribili bambini che ne combinano di tutti i colori. Se il vostro "top" in fatto di cattiveria é rappresentato da Bart Simpson o Cattivik e non amate le scurrilità state all'occhio perché qui ci si va giù davvero pesante. Non per niente penso che questo sia uno dei pochi trivia al mondo ad essere consigliato per ragazzi al di sopra dei 15 anni (e non perché le domande siano particolarmente difficili). A buon intenditor..
South Park - Chef's Luv Shack
Un significativo fotogramma tratto dall'incredibile (...) introduzione

Spero che tutti voi sappiate cos'é un trivia. Chi, almeno una volta nella vita, non avrà giocato in qualche locale o a casa di amici al "Trivial Pursuit"? Nel caso entraste nel novero di chi non ha idea di ciò di cui sto parlando, provvedo immediatamente a spiegare. Un trivia non é altro che un quiz, che si gioca generalmente a squadre contrapposte, composto da una serie di domande, a risposta secca o a scelta multipla, su argomenti di vario tipo: si va dalla storia alla letteratura, passando per sport, geografia, scienze e via dicendo. Lo scopo, nel gioco da tavola, é far vincere la propria squadra accumulando delle lauree nelle materie di cui sopra, che si ottengono rispondendo (correttamente) al maggior numero di domande possibili. Tutto chiaro? Bene, andiamo avanti
Completata l'installazione e lanciato il gioco, godetevi la spassosa (per le prime due o tre volte, poi la casserete inevitabilmente) performance di Chef Luv, per poi passare ai menu di gioco. La prima scelta da compiere riguarda il numero di giocatori partecipanti alla gara: si va da un minimo di uno (scelta teoricamente assurda trattandosi di un trivia ma che in questo gioco ha un minimo di fondamento, come vedremo più avanti) ad un massimo di quattro. Se vi state chiedendo come sia possibile giocare in quattro la cosa é presto spiegata: poiché i controlli da usare sono veramente ridotti all'osso (d'altronde non é mica un simulatore di volo), due useranno la tastiera e altri due un paio di joypad. Peccato solo che tasti e pulsanti non si possano riconfigurare a piacimento. A seguire, comparirà una schermata con le quattro piccole pesti di South Park, Eric, Kyle, Stan e Kenny, tra i quali dovremo scegliere chi ci rappresenterà durante la partita. Infine ci verrà richiesto di indicare il numero dei round di cui vogliamo sia composta la nostra sessione: si va da "Quickie" (2 round) a "Hot & Heavy" (8 round). A questo punto, dopo una sigletta demenziale e una sequenza in cui il nostro ineffabile Chef ci spiega come si svolgerà il tutto, siamo pronti per iniziare: Mike Bongiorno non sei nessuno!
A differenza dei trivia da tavolo, qui la struttura é quella tipica del quiz show televisivo: il conduttore (Chef Luv stesso in questo caso) pone la domanda e chi si prenota per primo ha 10 secondi di tempo per rispondere. Se sbaglia, uno degli altri si può prenotare per tentare di azzeccare la risposta giusta e così via. Se nessuno si prenota, la domanda viene scartata. I giocatori guadagnano punti per le risposte giuste e li perdono rispondendo in modo errato. Chi avrà più punti alla fine dell'ultimo round vincerà la partita. Ogni round é composto da tre domande, suddivise in varie categorie che i giocatori dovranno scegliere di volta in volta tra le tre presentate. Ci sono quattro possibili risposte ad ogni domanda (la risposta secca é quindi esclusa in partenza). Se vi siete prenotati ma non avete la più pallida idea di dove andare a parare (e siete anche un po' "bastardi inside") potrete sempre ricorrere allo "shafting". In questo modo "passerete la palla" ad uno dei vostri avversari, che sarà obbligato a dare la risposta (o a passare a sua volta la domanda a qualcun altro, purché non sia ovviamente colui dal quale l'ha ricevuta). Nel caso ci azzecchi, i suoi punti verranno raddoppiati, altrimenti raddoppieranno i punti perduti. Occhio perché di tanto in tanto, quando un giocatore sceglie una delle categorie, si potrebbe trovare a fronteggiare una delle "Situazioni Speciali". Esse saranno positive o negative, potranno riguardare domande correlate con la categoria stessa o (più frequentemente) qualcosa di molto più stupido. Vediamole un po' più in dettaglio: abbiamo la "Wheel of Fortuitousness" in cui sarete gentilmente obbligati a girare la classica ruota
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South Park - Chef's Luv Shack

Prima di leggere il commento, assicuratevi di aver risposto in modo affermativo a queste tre domande: 1) Amate South Park ed i trivia alla follia?; 2) conoscete bene l'inglese (scritto e parlato)?; 3) avete dei quattrini che vi avanzano e proprio non sapete come spenderli? Nel caso che anche solo una delle risposte fosse negativa ci salutiamo qui, arrivederci e grazie. Come? Ah, avete risposto in modo affermativo? O siete solo curiosi? Vabbè, procediamo allora. E' importante che sia immediatamente chiara una cosa: Chef Luv's Shack, almeno per il nostro mercato, è un prodotto di nicchia. Molto di nicchia. Pure troppo.... I problemi fondamentali di questo gioco sono essenzialmente due: è un trivia ed è in inglese. Il fatto che sia un gioco a domande implica che manchi totalmente una modalità single player: dovrete forzatamente disporre di amici appassionati come voi (e non solo di trivia ma anche di South Park, visto che i riferimenti al cartone sono parecchi) che abbiano voglia di passare del tempo a rispondere alle domande ed a cimentarsi con i mini giochi. Il problema più pesante è però la lingua. Si trattasse di uno sparatutto 3D uno potrebbe anche sorvolare ma diamine, stiamo parlando di un gioco che si basa su una combinazione domanda-risposta. Se teniamo conto che il tempo per rispondere è (giustamente, trattandosi di un quiz) molto limitato e che non si può mettere in pausa (o meglio è possibile ma la schermata diventa blu con la scritta paused al centro dello schermo), risulta chiaro come la comprensione della lingua sia assolutamente indispensabile non solo per rispondere in maniera corretta, ma anche per capire le numerose battute contenute nelle domande scritte nonché nel parlato stesso dei personaggi. Certo, i mini giochi sono carini, ma chi non mastica pane e inglese dubito sarà disposto a stare 5 minuti a schiacciare tasti a caso per poi godersi 40 secondi di divertimento e ricominciare il giro. Indubbiamente il parlato è davvero ottimo, a patto, ripeto, di conoscere la lingua e sull'aspetto grafico non c'è molto da dire se non che è tale e quale a quello del cartone, per cui o vi piace o non vi piace. Ma, alla fine della fiera, si ritorna ai tre quesiti di cui sopra. Se siete dei mega fan di South Park, vostra madre insegna ad Oxford, sapete a memoria tutte le risposte del Trivial Pursuit e vi avanzano dei soldi (fortunatamente il gioco è venduto quasi a prezzo di budget) allora magari fateci un pensierino. Tutti gli altri possono continuare tranquillamente a vivere anche senza.