Senua's Saga: Hellblade 2 Enhanced. La recensione del ritorno di Senua su PlayStation 5

Senua ritorna su PlayStation con una versione enhanced. Leggi la nostra recensione per scoprire cosa è cambiato

Senua's Saga: Hellblade 2 Enhanced. La recensione del ritorno di Senua su PlayStation 5

Un brivido ha attraversato la schiena di tantissimi possessori di PlayStation quando durante la campagna acquisti degli ultimi anni, Microsoft ha portato sotto la sua ala una serie di team di sviluppo che avevano portato su PlayStation dei titoli di altissimo livello, vedasi Atomic Heart e The Outer Worlds.
Il timore che i sequel di queste saghe diventassero esclusive Microsoft ha attraversato la mente di giocatori e critica, salvo poi svanire quando Microsoft ha dato una nuova svolta al suo core business.

Tra questi titoli, vi era sicuramente Senua’s Saga: HellBlade 2, che dopo essere arrivato nel 2024 su Xbox e PC, sbarca ora su PlayStation 5 e PlayStation 5 Pro in una versione Enhanced che apporta una serie di migliorie e aggiunte alla versione originale.

Nelle ultime settimane mi sono immerso nel secondo capitolo dell’avventura di Senua, spulciandola in ogni suo dettaglio, e sono pronto finalmente a condividere in questa recensione ciò che penso di Hellblade 2 Enhanced.

Nulla di nuovo sotto il sole: la trama di Senua’s Saga Hellblade 2 Enhanced

Senua

Partiamo con il mettere in chiaro che la versione Enchanced non offre alcuna aggiunta sul piano narrativo all’opera arrivata sul mercato 1 anno fa.
Hellblade 2 riparte laddove il primo capitolo si era concluso con Senua che accetta la sua condizione e la perdita di Dillion e decide di vendicarsi degli schiavisti che hanno portato desolazione e morte nella sua terra.

Il gioco inizia quindi con Senua che si fa volontariamente catturare come una schiava con l’obiettivo di raggiungere la terra degli schiavisti, l’Islanda, con l’intento di fronteggiare il popolo norreno e mettere fine alle loro incursioni nelle isole Orcadi.

Tuttavia, una tempesta distrugge le navi degli schiavisti e Senua naufraga sulle coste islandesi. Accompagnata dalle furie nella sua testa e dall’ombra di suo padre, Senua affronta gli schiavisti sopravvissuti e sconfigge il loro capo Thórgestr.
Fatto Thórgestr prigioniero, Senua lo forza a mostrarle la strada verso Borgarviki, villaggio degli schiavisti.

Lungo la strada per Borgarviki, Senua incontrerà una serie di compagni di viaggio e dovrà fare i conti coi Giganti che affliggono quella terra e con le paure e i timori collettivi che questi incutono nelle menti e nella quotidianità delle persone.

Un risultato a cui l’industria dovrebbe ambire. Il comparto tecnico di Senua’s Saga Hellblade 2 Enhanced

Senua

Quando nel 2017 Ninja Theory mostrò che era possibile portare sul mercato un prodotto con la qualità di un tripla A ma un budget decisamente ridotto - tra i 5 e i 10 milioni di dollari - in tanti restarono stupiti dall’ottima qualità tecnica del primo Hellblade.
Così quando Microsoft ha acquisito lo studio, le aspettative sul Hellblade 2 Enhanced sono cresciute a dismisura, esattamente come il budget a disposizione di Ninja Theory.
Il team britannico ha già dimostrato un anno fa di non temere queste aspettative e con la versione enhanced del gioco ha deciso di alzare ancor di più l’asticella della qualità.

Graficamente, Senua’s Saga Hellblade 2 Enhanced è una gioia per gli occhi e rappresenta sicuramente un risultato a cui tutta l’industria dei videogiochi deve ambire. 
Sin dalle prime scene è chiaro che ci si trova dinanzi a quello che è molto probabilmente il miglior risultato che l’industria dei videogiochi abbia mai offerto.

Che si parli di personaggi su schermo o delle ambientazioni in cui questi si muovono, tutto è stato curato nei minimi particolari, e in tal proposito, una menzione d’onore va fatta sul personaggio di Senua, interpretata magistralmente da Melina Juergens, che è stata ricreata digitalmente in una maniera impressionante. 
Dalla fisica dei capelli alle espressioni facciali - che sono a mio parere la vera punta di diamante della produzione - fino alla creazione dei dettagli degli occhi; tutto dà l’impressione di essere dinanzi alla miglior CGI mai vista.

Senua

A completare il quadro ci sono poi i panorami islandesi, con Ninja Theory che è stata brava a ricreare la bellezza di questa natura incontaminata, tanto nei suoi vividi colori quanto nella desolazione e violenza dei villaggi distrutti e insanguinati.

Da apprezzare è anche la scelta di aver deciso di proporre il tutto in “one shot”. La telecamera è costantemente dietro le spalle di Senua, per spostarsi agilmente sui panorami islandesi durante i cambi di location od offrire primi piani dei vari personaggi - soprattutto di Senua - che restituiscono l’enorme attenzione ai micro e macro dettagli.

Tale enorme attenzione è stata data anche al reparto audio, il quale fa largo uso della tecnologia 3D per permettere una totale immersione nel mondo di gioco.
Ho giocato a Hellblade 2 con le mie fide PlayStation 5 Pulse Explore e il risultato è stato eccezionale.
Le voci delle furie rimbombano tutt’intorno dando l’impressione che queste siano in ogni angolo della nostra testa. Nei momenti di calma, vengono accompagnate dai suoni della natura - anch’essi ricreati alla perfezione - ma il momento più alto viene durante le battaglie.

Questi sono una vera e propria esperienza sensoriale. Le furie vagano incessantemente a destra e sinistra e sono spesso coperte dalle urla di battaglia dei nemici o della stessa Senua, che si uniscono ai colpi dei vari fendenti e ai suoni delle lame che squarciano la carne o del sangue che sgorga.

Insomma, il mio consiglio è di giocare a Hellblade 2 Enhanced dotandovi di un buon paio di cuffie 3D, senza di queste non riuscireste a godere appieno della qualità del gioco.

Tutto deve cambiare perché nulla cambi. Il gameplay di Senua's Saga: Hellblade 2 Enhanced

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Se Hellblade 2 eccelle sul piano tecnico, purtroppo lo stesso non si può dire pad alla mano.

Il gameplay è lento e si presta più alla narrazione degli eventi che all’azione, con il solito canovaccio che si ripete dall’inizio alla fine: area da esplorare, enigma ambientale da risolvere, arena con nemici da sconfiggere. Con le due uniche eccezioni rappresentate da due nemici che possiamo definire dei “boss” che hanno delle boss fight apposite, le quali sono comunque molto simili tra loro.

Le aree di gioco sono essenzialmente dei corridoi dalle dimensioni molto piccole - cosa che permette l’ottima qualità grafica di cui scrivevo prima - tuttavia, vi sono una serie di momenti dedicati all’esplorazione che verranno ricompensati con una serie di Lorestangir (totem) e di volti nascosti, i quali vi narreranno eventi e storie legati a quelle terre.

Per il resto, non vi è alcuna possibilità di interagire con le varie ambientazioni su schermo; quindi vi ritroverete a tenere premuto il tasto L1 per quasi tutta la durata dell’avventura per procedere più velocemente. 

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Tali momenti da “walking simulator” vengono interrotti da diversi enigmi ambientali che talvolta chiederanno di individuare nell’area una serie di simboli runici e altre volte di attuare dei cambi nell’ambientazione per raggiungere determinate aree.
La difficoltà di tali enigmi è veramente elementare, tant’è che quello più articolato mi ha preso appena 5 minuti; di cui due passati a buttarmi fra insenature rocciose.

Gli scontri restano poi uno dei punti più deboli dell’esperienza. 
Una volta arrivati nelle varie arene, facilmente riconoscibili agli occhi più esperti, Senua si trova ad affrontare una serie di nemici che l’approcciano uno alla volta in degli scontri che sono sicuramente appaganti sul piano cinematografico, ma non riescono a divertire su quello ludico.
Tutto si riduce all’utilizzo di 4 comandi: schivata, parata, attacco pesante e attacco leggero

Sia chiaro, adottare un gameplay tanto semplicistico quanto noioso è una scelta di design di Ninja Theory, la quale va rispettata. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo potuto mettere le mani su tanti titoli capaci di offrire un’ottima narrazione accompagnandola con un gameplay divertente; quindi non riesco a capire perché il team di sviluppo abbia optato per una scelta che mina decisamente la qualità del gioco; perché alla fine stiamo parlando di un gioco, ma a questo ci arrivo dopo.

Senua’s Saga Hellblade 2 per PS5: le migliorie della versione Enhanced

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Senua’s Saga Hellblade 2 arriva su PlayStation 5 un anno dopo la sua pubblicazione su Xbox e PC e lo fa portando con sé una versione che propone una serie di migliorie.
Prima di tutto va sottolineato che la versione Enhanced non è un’esclusiva PlayStation, ma è disponibile anche su PC e Xbox - gratuitamente per chi dispone già di Hellblade 2.

Tale versione porta con sé due modalità grafiche, le classiche “grafica” e “prestazioni”.
La modalità Grafica offre un’esperienza di gioco a 30 FPS stabili, mentre quella Prestazioni permette di godere dell’avventura di Senua a 60 FPS con qualche calo nella qualità dell’immagine.

Sul piano ludico è stata aggiunta la modalità "marciume", che pone un limite al numero di game over durante una partita. Una volta raggiunto tale limite, bisogna ricominciare il gioco dall’inizio.
Tale modalità offre anche un livello di difficoltà dinamico che cresce sia con l’andare avanti della storia, ma si innalza anche a ogni game over.

Vi è poi una modalità foto con molte più funzioni, che farà sicuramente felici i giocatori amanti degli screenshots o alla ricerca di angolazioni sempre diverse, e il commento degli sviluppatori che raccontano come è avvenuta la creazione di ogni singolo momento del gioco - chiarendo anche alcuni punti della trama.

Considerazioni finali su Senua's Saga: Hellblade 2 Enhanced

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Nella nostra recensione di Senua’s Saga Hellblade 2 abbiamo dato 8 al gioco arrivato sul mercato un anno fa, e personalmente mi sento di confermare questa valutazione. Hellblade 2 Enhanced ha apportato sicuramente delle aggiunte, ma non quelle di cui il gioco necessitava e, soprattutto, restano le stesse criticità già sottolineate un anno fa.

L’ottimo risultato tecnico non può e non deve nascondere un’insufficiente esperienza sul piano ludico, la quale poteva essere migliorata negli ultimi 12 mesi.
Al netto di una storia narrata in maniera interessante, durante le mie due run non mi sono mai sentito realmente appagato dai vari puzzle ambientali sparsi in giro. Non mi ha divertito cercare i simboli sparsi e, francamente, il fatto di non potermi allontanare dai collezionabili per sentire l’intera storia che avevano da narrare mi ha fatto tornare al 2019 - Control aveva questo stesso problema.

Il fatto poi di non poter interagire con l’ambiente circostante mi ha fatto sentire come rinchiuso in un bellissimo museo; quasi come se gli sviluppatori avessero paura che il giocatore possa rompere il magnifico mondo da loro creato.

Ludicamente parlando, l'unica aggiunta interessante è la modalità "marciume" che aumenta il livello di sfida.

Il primo Hellblade aveva dalla sua una narrazione che poggiava sul conflitto interiore di Senua in un mondo fatto di umana crudeltà.
Questo secondo capitolo vede una Senua consapevole della sua condizione e della malvagità umana, e questa sua consapevolezza fa sì che ora lei possa aiutare gli altri ad affrontare le proprie paure - con il rischio onnipresente di diventare come suo padre.

La presenza di compagni di viaggio apre a nuove prospettive e nuovi punti di vista riguardo la psiche umana e come questa viene alterata e influenzata dagli eventi; tuttavia non vi è nulla di tutto ciò in Hellblade 2.

Questo perché per aiutare gli altri a fronteggiare e dominare le proprie paure bisogna conoscere tali persone e costruire un rapporto con queste; ciò non avviene in Hellblade 2.
Nonostante vi siano momenti in cui il gioco potrebbe esplorare la psiche dei compagni di Senua, Hellblade 2 decide semplicemente di non farlo.
Fargrimir e Astrid non hanno alcuna profondità, se non quello di essere dei personaggi utili ad allungare la trama, mentre Thorgestr riceve un trattamento diverso ma comunque inconcludente.

Hellblade 2 a un certo punto corre verso il finale, senza dare la giusta attenzione a Senua e i suoi compagni, analizzando quale Hel questi devono percorrere. 
Il risultato è che al netto di qualche considerazione finale connessa, superficialmente, alla psiche di Senua, il personaggio del gioco sarebbe potuto essere chiunque e questa è la cosa peggiore che possa accadere a un titolo del genere.

Senua's Saga: Hellblade 2

Versione Testata: PS5

8

Voto

Redazione

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Senua's Saga: Hellblade 2

Ninja Theory resta fedele al suo ideale proponendo un gioco che pone molta più attenzione alla narrazione e alla componente tecnica che all’azione. Il risultato è un gioco che va analizzato nelle sue parti: quella tecnica eccelsa, quella ludica insufficiente. La versione enhanced avrebbe potuto aggiungere quelle migliorie di cui il gioco necessitava, chiaramente senza intaccarne l’identità. Invece si è deciso di aggiungere degli elementi di contorno che in realtà aggiungono poco all’esperienza generale.

Al giocatore resta un’ottima storia, fatta di emozioni forti e profonde, narrata in maniera eccelsa, che guida il giocatore per mano dall’inizio alla fine, arricchita ora di una nuova modalità permadeath e la possibilità di giocare a 60 FPS. La conferma del voto dato alla versione uscita un anno fa non va quindi visto come un punto a favore del titolo.
Pertanto, il gioco è consigliato a chi non ha ancora giocato Senua's Saga: Hellblade 2, mentre chi ha già vissuto il secondo capitolo della storia di Senua, non troverà nulla di nuovo nella versione enhanced.

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