Resident Evil Revelations 2

Resident Evil Revelations 2
A distanza di cinque mesi dalla conclusione dell'opera su piattaforma casalinga, dove é uscito “a rate” sul mercato digitale prima della release onnicomprensiva, Resident Evil Revelations 2 arriva adesso su PS Vita. Cominciamo subito col dire che stiamo parlando del gioco “fatto e finito”: la versione contiene infatti in un unico pacchetto i 4 episodi principali, i 2 aggiuntivi legati originariamente al season-pass, la modalità Raid e i vestiti DLC per i quattro protagonisti.

Il gioco ci racconta la storia di quattro personaggi, divisi in due coppie che vivranno storie traslate di sei mesi. La prima coppia é composta da Claire Redfield e Moira Burton (la figlia di Barry), le quali vengono rapite insieme ad altri membri dell'organizzazione TerraSave e si risvegliano in un'isola abbandonata con strani braccialetti ai polsi; inutile dire che l'isola é invasa dagli zombie e che la vita delle due ragazze e degli altri personaggi che incontreranno sarà costantemente in pericolo, stretta nel folle gioco della misteriosa “Guardiana”.



Sei mesi dopo, avendo captato un messaggio di S.O.S., Barry Burton approderà sull'isola in cerca della figlia e di altri sopravvissuti: la prima persona che incontrerà sarà però una strana bambina di nome Natalia, la quale soffre di consistenti vuoti di memoria ma possiede anche percezioni extrasensoriali. In ciascuna coppia sarà dunque presente un personaggio prettamente combattente – Claire o Barry – e uno di supporto che il giocatore potrà (e spessissimo dovrà) controllare direttamente per risolvere alcuni enigmi e situazioni.

Sebbene Barry sia tra i due un po' più robusto e inizi l'avventura meglio armato, i combattenti hanno di base le stesse caratteristiche. Viceversa, le due protagoniste più giovani differiscono sensibilmente: Moira é in grado di difendersi limitatamente con un piede di porco che potrà utilizzare anche per scardinare determinate porte o casse. Natalia sarà invece quasi totalmente indifesa (al massimo potrà colpire con un mattone) ma potrà infilarsi in passaggi troppo stretti per gli altri personaggi e soprattutto potrà individuare i nemici attraverso i muri. In comune, le due avranno la capacità di individuare oggetti nascosti.

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La natura episodica ci porterà a ripercorrere volta per volta col “team Barry” le aree già esplorate con il “team Claire”, ma i 6 mesi di gap temporale e le abilità peculiari dei personaggi permetteranno di trovare nuovi passaggi o sezioni. A monte di questa struttura abbiamo uno shooter in terza persona che di survival horror mantiene l'ambientazione e la necessità di centellinare le munizioni. Come nella versione casalinga, i comandi non brillano per reattività rendendo le fasi d'azione particolarmente delicate: come in altri capitoli del brand, RE4 in primis, potete sparare solo prendendo la mira, il ché limita consistentemente la vostra mobilità.

La presenza di vari livelli di difficoltà rende però l'esperienza godibile anche per i neofiti, mentre i più scafati potranno gettarsi a capofitto nelle difficoltà superiori. Dopo i primi episodi introduttivi, il gioco implementa progressivamente nuove meccaniche come ad esempio alcune dinamiche stealh, la possibilità di combinare oggetti, la presenza di armi secondarie come le molotov, nonché nemici particolari o invisibili, fino a vere e proprie boss-fight. Non mancano i cliffhanger tra un episodio e l'altro, i filmati di anteprima e i riassunti come in vere e proprie serie TV.

Nel passaggio su PS Vita il gioco ha dovuto fare i conti con svariate restrizioni tecniche, soprattutto a livello grafico: se da un lato i modelli dei personaggi e dei mostri hanno mantenuto un aspetto assai curato, al top delle possibilità della macchina, dall'altro gli ambienti hanno risentito maggiormente del salto; pur essendo sempre chiari e fluidi sono dunque certamente meno “belli”. Soprattutto, il gioco impone talvolta tempi di caricamento non indifferenti, e il distanziamento tra i savepoint automatici risulta spesso eccessivo per le esigenze di un sistema “da passeggio”.

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Qualche appunto anche sotto l'aspetto del sonoro, convertito a volume molto basso e con un lieve effetto rimbombo (attenuato con l'ultima patch) che non permette di goderne appieno: consigliatissimo dunque l'uso di cuffie o auricolari per “limitare i danni”. Infine i controlli, già legnosi sui sistemi casalinghi, diventano veramente rognosi quando si é limitati allo spazio dell'handled: alcuni comandi sono stati spostati sullo schermo touch, ma la fruibilità é certamente inferiore rispetto ad un controller standard.

Chiude la parata delle feature la modalità Raid, composta da missioni a tempo in cui saremo chiamati a eliminare tutti nemici presenti su una mappa: i premi ottenuti dalle missioni potranno poi essere spesi per potenziare il personaggio utilizzato, sbloccandone le abilità, o per acquistare o potenziare l'arsenale. A differenza della campagna, la durata delle missioni non é un problema in questa modalità, rendendola dunque maggiormente adatta alla console portatile. La modalità Raid può essere giocata anche in co-op Online, mentre purtroppo é stata esclusa la campagna cooperativa che nella versione casalinga era appannaggio dello split-screen.

Insomma: é impossibile nascondere che Resident Evil Revelations 2 “perda qualche colpo” nella sua versione PS Vita. Ciò non di meno, riesce a trasmettere nella migliore maniera possibile l'esperienza di gioco realizzata per sistemi più grossi. Se dunque volete portare sempre con voi Claire, Moira, Barry e Natalia potrete sicuramente contare su un capitolo ben fatto, ma tenete bene in mente che la versione casalinga é “un'altra cosa”.

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Resident Evil Revelations 2
7.5

Voto

Redazione

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Resident Evil Revelations 2

Considerando che la costola del brand é nata in contesto portable non stupisce che Resident Evil Revelations 2 trovi posto comodamente su PS Vita, e la conversione é probabilmente quanto di meglio ci si potesse aspettare. Purtroppo perde comunque qualche colpo rispetto alla versione casalinga, che rimane la scelta consigliata – a meno che non vogliate portare il gioco sempre con voi, ovvio.