Redfall, Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri – Recensione PC

Redfall Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri  Recensione PC

Esistono modi diversi per vedere le cose. Capita spesso di discutere sulle origini di quella, o quell’altra cosa, adocchiando e studiando fonti d’ispirazione che ormai contaminano qualsiasi medium d’intrattenimento, per poi scegliere infine ciò che più ci piace o si addice alla nostra persona. Una vera e propria maledizione, in positivo, che ha accolto varie squadre pronte a tifare per la soluzione più ingegnosa, o magari più affascinante.

E quando si finisce a parlare di vampiri, beh. Di sangue sotto i portici ne è scorso parecchio: basti pensare alle basi letterarie studiate con il Dracula di Bram Stoker, o ancor prima con il Vampiro di Heinrich August Ossenfelder. Andando avanti negli anni, e continuando a parlare di libri, è giunto poi il turno di altre autrici rispettabili, premiate comunque dal numero di vendite in tutto il mondo, come Anne Rice, Stephenie Meyer e L.J. Smith. 

Gallery

Le loro storie sono diventate fenomeni internazionali, capaci di trovare nuova linfa vitale anche nel cinema e nelle serie tv. Se dovessi scegliere tra le tre, mi getterei tra le braccia della Rice, forse perché ammaliato da quello che fu Intervista col Vampiro, ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare nel dire che anche Vampire Diares e Twilight hanno dato il via a qualcosa di grande (tra film e tutto il resto).

Nei videogiochi guai a chi ce li tocca! Da Castlevania a Legacy of Kain, che dovete assolutamente recuperare anche solo per dovere di cronaca, ci sono stati molti vampiri che hanno occupato i nostri pomeriggi da un po’ di anni a questa parte, vampiri che hanno spesso avuto modo di esprimersi anche mediante la serie Vampire: The Masquerade (che è pure un gioco di ruolo, sappiatelo), grazie a giochi come Vampyr, Bloodlines e Swansong.

O anche il recentissimo Vampire Survivors, che grazie alla sua semplicità ci ha comunque dimostrato che il fascino degli abitanti della notte non perde mai smalto, anche se “ridotti” in piccoli pixel sullo schermo.

Redfall – Prey e Dishonored, modello vampiro (o quasi)

Redfall è una piccola cittadina americana, uno di quei luoghi tranquilli dove andresti a vivere per fuggire dal tran tran quotidiano delle grandi città. I suoi piccoli quartieri hanno tutto quel che serve per svoltare la giornata: un piccolo emporio, la chiesa, la stazione dei pompieri e il porto. Insomma non ci sarebbe alcun motivo al mondo per non viverci, tranne il fatto che adesso è invasa da una pletora di vampiri.

A noi tocca l’arduo compito di fermare questa minaccia, cercando di scoprire al contempo le origini di questa infezione mostruosa, senza dimenticarci chiaramente di salvare chi troveremo in difficoltà. La campagna immaginata da Arkane ha tutte le carte per appassionare il giocatore aldilà dello schermo, e in qualche modo, mantiene gli stilemi visti con Prey e Dishonored, sia in termini di lunghezza della campagna, che in quelli di level design.

Redfall in più offre anche la possibilità di affrontare la storia in modalità cooperativa fino a quattro giocatori, garantendo in questo modo un discreto aumento della longevità, complici sicuramente anche i quattro livelli di difficoltà presenti (l’ultimo si sblocca completando la storia almeno una volta). Nel corso delle sedici, venti ore, necessarie per completare il titolo, avrete a che fare con numerosi tipi di vampiri, ben caratterizzati a livello di trama e sicuramente un po’ diversi da quello che siamo stati abituati a vedere fino a oggi, tra videogiochi, cinema e serie tv.

Redfall, Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri – Recensione PC

La narrazione segue il modello classico, ovvero quello intervallato dalla presenza di missioni principali e secondarie, reperibili come di consueto all’interno del centro di comando. Nelle due mappe proposte per Redfall, avremo modo di portare a termine un buon numero di missioni campagna, tutte volte essenzialmente al cercare di sconfiggere i capi vampiri che hanno preso potere nella cittadina.

Ci sono poi le secondarie, seguite anche dalle missioni rifugio, utilissime e fondamentali poiché servono a rendere i quartieri sicuri, nonché a fornirci un teschio di vampiro superiore, necessario per aprire la porta che ci condurrà nel piano psichico in cui dovremo sconfiggere uno dei capi.

A sentire “piano psichico” vi sarà venuto in mente Dishonored, e un po’ ci sta. Sembra infatti che alcuni modelli, soprattutto quello dei vampiri base, ricordino un po’ l’Esterno, come anche tutta la parte di ambientazione legata al mondo immateriale.

Tornando per un momento sui rifugi, ricordatevi che queste safe zone possono essere sbloccate attivando dei generatori di luce UV nelle vicinanze, ed offriranno ogni volta due missioni, utili non solo a esplorare i quartieri di Redfall, ma anche necessari per fare la conoscenza di vampiri di media potenza, che potranno regalarvi del buon loot una volta che li avrete sconfitti. I rifugi sono ottimi anche per il viaggio veloce, il che vi salva in tante situazioni soprattutto se deciderete di esplorare, e sbloccare i rifugi, prima di fare tutte le missioni della campagna principale. 

Va detto che il completamento del gioco al 100% è possibile, solo che dovrete ricordarvi di fare tutto prima di cambiare zona, perché non vi sarà possibile tornare indietro nella prima mappa.

Redfall, Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri – Recensione PC

Redfall, in compagnia è meglio

Il gameplay del gioco è pensato per garantire un livello di progressione direttamente proporzionale al numero di nemici speciali che sconfiggeremo durante la campagna. In Redfall esistono infatti i nemici standard, qui meglio identificati dagli umani che sono diventati degli accoliti dei vampiri capi (in attesa dell’ascensione, per così dire). Poi ci sono i vampiri appena trasformati, arrivando infine a quelli speciali, ognuno capace di avere delle abilità speciali da usare sul campo di battaglia.

State a distanza dalle Sanguisughe, pericoli per via della loro abilità di succhiare il sangue a distanza, e non andateci piano con le Tenebre e le Predatrici, che possono essere veramente pericolose qualora prese sottogamba. Il vampiro più forte è la Folgore, ma quest’ultimo scende in campo solo dopo aver raggiunto il livello massimo d’interesse dei vampiri capi, un modo come un altro utile a darci la sensazione che un grande occhio sia lì ad osservarci mentre gli diamo del filo da torcere. 

Esiste comunque un ricco arsenale pensato per difenderci al meglio, caratterizzato da un buon numero di armi suddivise per livello di rarità, nonché per tipologia di fuoco. Redfall è piuttosto generoso in termini di loot, ma bisogna tener ben presente che le armi leggendarie saranno trovabili solo in rare occasioni, oltre che dagli scontri che effettueremo direttamente con la Folgore. Oltre alle armi, il titolo Arkane propone un buon sistema di abilità, ognuna pensata per adattarsi al personaggio del roster scelto, nonché alle varie occasioni cooperative in cui ci troveremo giocando da due a quattro giocatori contemporaneamente.

Nel corso del gioco avremo modo di trovare alcune reliquie, potenti manufatti che potranno essere equipaggiati dall’operatore, soprattutto necessari per avere un ingente incremento della vita. Queste reliquie vengono potenziate da alcune fiale contenenti delle ciocche di capelli, ce ne sono cento in tutta Redfall, e ogni volta che ne troveremo una, potremo potenziare alcune capacità passive, tipo la ricarica della mossa finale.

Come predetto, i quattro operatori hanno due abilità da usare, insieme a una terza finale, per cui vi conviene scegliere bene all’inizio della campagna, se non altro tenendo bene conto se andrete a giocare per la maggior parte del tempo da soli oppure in compagnia.

Redfall, Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri – Recensione PC

Nel nostro caso, noi abbiamo completato la campagna con l’operatore Devinder Crousley, un cacciatore di criptidi che ha buone abilità di crowd control, il che è un bene soprattutto in quelle occasioni in cui ci verrà richiesto di partecipare a scontri a fuoco piuttosto animati. Redfall è piena zeppa di vampiri, ma abbiamo notato che la scelta della difficoltà cambia soltanto il quantitativo di danni inferti dai nemici, e apparentemente null’altro.

Bisogna tra l’altro sottolineare che l’IA non è sempre brillante, anzi, tutt’altro. La maggior parte delle occasioni ci troveremo a fronteggiare tanti nemici contemporaneamente, spesso incapaci di fare gruppo o anche solamente di sfruttare a dovere le coperture proposte dal gioco. Le boss fight peccano un po’ per semplicità, nel senso che sfruttano soltanto l’arena molto piccola in cui vengono svolte.

Ogni volta che verremo sconfitti, l’operatore si rigenererà in un punto prestabilito della mappa, di solito meglio identificato da un rifugio o da un checkpoint, mentre nelle boss fight ricomincerete semplicemente all’inizio dell’area, senza perdere munizioni o medikit. Ecco, va detto che ogni volta che morirete l’operatore perde un bel gruzzolo, il che non è un problema, soprattutto perché per fare soldi basterà smontare il buon numero di armi trovate nel loot durante l’esplorazione.

È davvero un peccato che Redfall non proponga alcun tipo di personalizzazione delle armi, tipo banco da lavoro alla Dead Island 2 tanto per capirci, rilegando il tutto a un semplice reskin legata al cambio del colore dell’arma o del paletto. Anche l’operatore può cambiare costume, ma si tratta di un valore aggiunto godibile solo in multigiocatore. 

Redfall, su PC non sono -solo- 30 FPS

Questa storia l’abbiamo sentita e ne abbiamo letto parecchio in giro, e in effetti facendo un rapido salto su console ci siamo accorti che il gioco, al netto di una buona grafica, non sembra essere così fluido come avremmo sperato (test effettuati su Xbox Serie X). Per quanto riguarda la versione PC, tecnicamente ci troviamo di fronte a un prodotto ben realizzato, capace di offrire al giocatore una bella ambientazione, anche ben caratterizzata sul level design, perdendosi giusto ogni tanto con qualche bug o glitch.

Redfall, Arkane inventa un nuovo tipo di Vampiri – Recensione PC

Le compenetrazioni ambientali sono le più gettonate, ma bisogna ammettere che oltre a questo bisogna giusto giocare un po’ con i settaggi PC per ottenere una configurazione decente, capace anche di reggere nelle fasi più concitate i 60 frame per secondo. 

Con il nostro PC abbiamo avuto giusto qualche problema durante il passaggio tra un quartiere e l’altro, anche della stessa mappa, come se il gioco facesse fatica a caricare tutte le texture ambientali. Oltre a questo, anche giocando con le impostazioni del campo visivo, e settando Qualità su NVIDIA DLSS, il gioco appare godibile e parecchio intrigante. Dimenticatevi il realismo, giacché i titoli Arkane puntano su una grafica dallo stile cartonato, elemento che riemerge anche nelle cutscene, alcune fatte in stile fumettistico, altre invece fatte interamente con la grafica in gioco.

Il gunplay è abbastanza veritiero, e impalare i vampiri si rivela un’attività davvero piacevole, soprattutto durante gli scontri più concitati. Il comparto sonoro regala un ottimo doppiaggio in lingua nostrana, ma lascia un po’ a desiderare in termini di colonna sonora, facendo il compitino a casa senza effettivamente inserire niente di indimenticabile.

Redfall

Versione Testata: PC

8

Voto

Redazione

redfalljpg1600x900cropq85webp

Redfall

Redfall è un videogioco che si inserisce perfettamente nella tradizione di Arkane Austin, lo studio che ha dato vita a capolavori come Dishonored e Prey. Il gioco brilla soprattutto in modalità cooperativa, in cui potremo sfruttare le sinergie tra i personaggi e creare strategie vincenti per affrontare le orde di nemici. In ogni caso Redfall offre una buona campagna in single player, ricca di elementi narrativi e di gameplay che ci faranno reimmaginare le origini dei vampiri. Redfall è quindi un titolo che saprà divertire e coinvolgere gli appassionati del genere, consigliato soprattutto a chi si vuole ritagliare qualche ora in compagnia di amici a caccia di vampiri.