Recensione Thronebreaker: The Witcher Tales

Scarta un asso per il tuo Witcher!

di Fabio Fundoni

Luniverso di The Witcher sempre pi conosciuto al grande pubblico, grazie non solo allottima saga letteraria e allaltrettanto piacevole serie di videogame, ma anche alla recente messa in onda su Netflix di una serie TV dedicata alle avventure di Gerald di Rivia e di tutto quello che lo circonda. In un clima che ha riscoperto la passione per le avventure del Lupo Bianco, arriva su Switch, la console portatile/casalinga di Nintendo, Thronebreaker: The Witcher Tales. Il gioco non vede Geralt tra i protagonisti, ma segue le avventure di Meve, la regina dei regni gemelli, Lyvia e Rivia, impegnata in una avventura dove lotta e comando metteranno a dura prova le sue doti di condottiera e sovrana.

Niente battaglie in tempo reale, perch tolta lesplorazione con visuale isometrica, il vero gioco si svolge nelle schermate di dialogo dove dovrete compiere decisioni anche difficili, in alcuni enigmi da risolvere e nelle battaglie da combattere a colpi di Gwent, il gioco di carte reso famoso da The Witcher 3 al punto da avere un episodio tutto per se. Thronebreaker invece un ibrido, perch tolto che avremo la fase esplorativa e quella ruolistica, il Gwent proposto in una versione un po di versa da quella classica. Ad ogni modo si tratter di gestire un mazzo di carte, ognuna con un valore di vitalit e abilit speciali. Durante ogni scontro (ben inserito nella narrazione) dovremo posizionarne tre su un campo diviso a met, tra truppe di prima linea e di seconda. Arrivati alla fine dei turni, messe le carte dii giocatore e avendo utilizzato mosse e abilit speciali eventuali, il gioco premier chi avr pi punti vitali. Chi vincer la sfida al meglio dei tre round, porter a casa la vittoria!

 

 

Cosaha funzionato...

Thronebreaker non un titolo perfetto, ma gi ci aveva divertito su PC , PS4 e Xbox One. Su Switch, per, ci piaciuto ancora di pi. Il gioco lo stesso, non ci sono novit, ma averne una edizione che possiamo giocare sia in casa che a passeggio moltiplica le possibilit di divertirsi. La grafica, per quanto bella e ben disegnata, non cos elaborata da mettere in difficolt la console Nintendo, quindi il porting non soffre di alcun problema. Thronebreaker, poi, sembra essere nato per essere giocato in modalit portatile. Una vera gioia per gli occhi e le orecchie, grazie a buone musiche e a un doppiaggio italiano da applausi. Guidare Meve soddisfacente e ci si trova a compiere scelte importanti per lo svolgimento della trama che ci faranno sentire il peso del comando. Il Gwent poi un mix di strategia e azzardo, dove la grande quantit di carte utilizzabili rende enormi le possibilit di customizzazione del proprio mazzo. Certo, lintelligenza artificiale avversaria non propriamente eccelsa, vi consigliamo quindi di alzare il livello di difficolt al massimo per godere di una buona sfida che, unita alla bella atmosfera, rende lesperienza di gioco davvero gradevole

...e cosa no

Appunto, lintelligenza artificiale poteva essere gestita al meglio. Nel Gwent il giocatore aggressivo e con pi soluzioni di attacco sembra avere sembra una marcia in pi rispetto a quello riflessivo e attento ai possibili risvolti strategici. Insomma, un sistema ben congeniato che manca di una limatura finale per essere completo. Allo stesso modo, in alcune situazioni, la narrazione e la trama sembrano scappare di mano agli sviluppatori, andando a togliere qualche punto al quadro generale. La grafica poi non sar degna di un tripla A, ma si sposa comunque alla perfezione con le misure del progetto.