Rally Arcade Classics, tanto rally, poco arcade – Recensione PC

La recensione del racing game su sterrato di NetK2, un altro tributo ai classici giochi di rally dei bei tempi andati. Un buon modello di guida per un sacco di contenuti, ma un po’ troppo diluiti

Rally Arcade Classics tanto rally poco arcade  Recensione PC

Gli amanti dei giochi di rally non sono certo a secco di opzioni negli ultimi tempi, grazie ad un mercato indie che continua a sfornare piccole gemme ispirate a quel magico periodo per il genere, tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni 2000.

Rally Arcade Classics, tanto rally, poco arcade – Recensione PC

Rally Arcade Classics di NetK2 è solo uno degli ultimi esponenti di questo filone, ed è disponibile da diverso tempo su Steam. Abbiamo però avuto occasione di provarlo solo di recente, approfittando degli aggiornamenti apportati dal team spagnolo nel corso dei mesi; un altro acquisto consigliato? Scopriamolo. 

Rally Arcade Classics: tra arcade e simulazione, ma senza danni

Nonostante il nome potrebbe suggerire altrimenti, Rally Arcade Classics non è poi così “arcade” una volta al volante. Vero, c’è sempre un timer a incombere sulla nostra testa, gli stage sono tutti molti brevi, e le auto non subiscono danni in caso di urti, tuttavia acquisiscono velocità in modo realistico, o comunque verosimile, ne perdono parecchia in curva, non c’è derapata che tenga, e hanno problemi di trazione su fondi sconnessi o umidi. Non ci troviamo quindi alle prese con un nuovo Sega Rally, ma neanche un Rallysport Challenge; siamo più dalle parti di un Colin McRae Rally o un WRC a caso, un simcade insomma.

Rally Arcade Classics, tanto rally, poco arcade – Recensione PC

Le vetture devono essere “accompagnate” in curva, mollando un attimo l’acceleratore, magari con un colpetto di freni o un breve tiro del freno a mano; sono reattive e facili da guidare, ma scordatevi di andare di traverso a oltre 100 chilometri orari, o di usare avversari e barriere come appoggio per mantenere velocità in ingresso. Al minimo tocco il mezzo si pianta, spesso puntando nella direzione sbagliata, e questo più o meno bilancia il fatto che non ci sono “track limits”; se potete tagliare un passaggio, fatelo, nessuna penalità salterà fuori a guastarvi la festa. Una soluzione molto “arcade”, ma poco consona ad un titolo che fa particolarmente leva sui tempi di completamento, con tanto di classifiche online per ogni singolo evento. E a giudicare dai record, con i soliti 3-4 nomi a monopolizzare i piani alti della graduatoria, alcuni giocatori sono andati ben oltre il mero "taglio" del circuito. 

Rally Arcade Classics cerca di trovare un compromesso tra una filosofia plug and play, fatta di sessioni mordi e fuggi, senza setup o intermezzi per le riparazioni, e un modello di guida più simulativo, che richiede input precisi e una progressione fluida, in modo da massimizzare ritmo e tempi di risposta del motore. Un proposito interessante e che nel complesso funziona, ma stride un po’ con la totale assenza di danni, anche solo prestazionali, e le discutibili collisioni. In compenso non gli mancano i contenuti per sostenersi, questo è poco ma sicuro.

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Rally Arcade Classics: licenze, discipline e una sfida che convince a metà

La modalità principale, Tour, si distingue in quattro discipline: Time Attack, in cui portare a termine una tappa nel minor tempo possibile; VS, in cui superare un avversario guidato dalla CPU partito prima di noi; Drift, in cui accumulare il maggior numero di punti andando di traverso; e Race, simile a VS ma con quattro vetture da recuperare, scaglionate lungo il tragitto. A seconda dei nostri risultati otterremo un certo numero di stelle, per sbloccare eventi, e di crediti, per acquistare auto. Ce ne sono un bel po’, e sebbene i soliti diritti d’immagine impediscano di adottare i nomi ufficiali dei vari modelli, non è difficile riconoscere lo stampo originale; le livree storiche coincidono pure. 

Prima di poter partecipare ad un campionato, è necessario acquisire la relativa licenza, un po’ come in Gran Turismo. E, proprio come in Gran Turismo, sono la parte più complessa dell’esperienza, o almeno se si punta all’oro. Per l’abilitazione basta il bronzo, praticamente regalato, ma chi mai oserebbe rinunciare alla medaglia più luccicosa, specie se c’è una remota possibilità di vedere il proprio nome fare capolino nella top 10 mondiale? A essere onesti, non è affatto arduo aggiudicarsi le valutazioni migliori, salvo in una manciata di prove, specie quelle sul bagnato, ma sempre meglio che nel resto del pacchetto, dove piovono ori e i rivali in pista falliscono persino come blocchi stradali. Di nuovo, le classifiche sono l’unico incentivo a migliorarsi; la sfida in Rally Arcade Classics perlopiù latita.

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Rally Arcade Classics: sei classi di veicoli e tanto grind per poco slancio

Tornando al discorso “patenti”, l’idea è quella di distribuire i contenuti lungo le 6 categorie di veicoli, distinte in base alla trazione (anteriore, integrale e posteriore) di cui potremo guidare la versione stradale e quella pompata da rally. Si parte con le stradali a trazione anteriore, e solo dopo aver vinto un certo numero di stelle potremo accedere alle rally a trazione anteriore, quindi alle stradali a trazione integrale e così via. 

Questa soluzione garantisce virtualmente il doppio degli eventi e delle auto a disposizione, ma a nostro avviso diluisce un po’ troppo la progressione. Gli stage sono brevi, pertanto non ci vuole molto a scalare le gerarchie, tuttavia lo step prestazionale è troppo piccolo per giustificare ogni volta la ripetizione dell’intero calendario. Ci sono infatti solo 4 location, con 6 tappe ciascuna; condizioni meteo mutevoli e configurazioni al contrario mitigano quel senso di déjà-vu, ma quando si riesce finalmente a salire a bordo di una trazione posteriore da rally si è ormai “cotti” dall’esperienza.

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Come risolvere... Forse riducendo il numero di prove necessario per salire di rango, o di crediti per cambiare vettura, minimizzando il grind? Aumentare la difficoltà complessiva per dare più valore alle singole competizioni? Consentire di saltare categoria, a patto di aver conseguito tutte le licenze preparatorie? Ci sono diverse strade che NetK2 potrebbe intraprendere per rendere la sua opera di gran lunga più coinvolgente (oltre ad aggiungere nuovi tracciati, s'intende); ora come ora il bilanciamento non funziona

Rally Arcade Classics: veste moderna e prestazioni solide, ma audio da rivedere

A dispetto dell’impronta nostalgica, Rally Arcade Classics propone una veste grafica moderna, non ai livelli di prodotti tripla A come un DiRT Rally 2.0 o l’ultimo WRC, ma comunque pulita, dettagliata e funzionale al contesto. I riflessi sulle superfici in condizioni di scarsa luminosità hanno un look plasticoso poco gradevole, e non sono un gran fan del filtro usato per “censurare” gli sponsor sulle livree. D'altro canto, gli agenti atmosferici sono molto convincenti, così come le fumate e i pulviscoli degli pneumatici; meno lo strato di sporco che si accumula sulla carrozzeria. I modelli delle auto sono ben realizzati, e gli ambienti particolareggiati al punto giusto. Abbiamo persino il pubblico, animato e festante a bordo pista; mancano giusto quegli sporadici invasati che si buttano in mezzo alla strada.

Rally Arcade Classics, tanto rally, poco arcade – Recensione PC

Discreto il senso di velocità, ma mancano effetti a schermo adeguati a valorizzarlo. Ottime le prestazioni, il gioco procede senza incertezze con tutto sparato al massimo, e i tempi di caricamento sono brevi; nessun bug da segnalare. Altalenante il suono dei motori, con rombi presi qua e là, privi dei borbottii e degli scoppiettii tipici del mondo dei rally, e che vanno dal servizievole al fastidioso, come nel caso della “Renault 5”. Puntuale ma un po’ sterile il co-pilota, dimenticabile la colonna sonora.

Rally Arcade Classics

Versione Testata: PC

7.5

Voto

Redazione

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Rally Arcade Classics

Un racing game su sterrato solido, con qualche incertezza. Le fondamenta per un’esperienza divertente e appagante ci sono tutte; a vacillare purtroppo è la struttura su cui si erge Rally Arcade Classics, troppo lenta a decollare e un po’ fiacca nel mantenere calamitata l’attenzione dei giocatori. I fan dei giochi di rally più “simulativi” apprezzeranno il modello di guida preciso e la buona quantità di contenuti, supportati inoltre dalle classifiche online. Chi invece lo ha adocchiato aspettandosi un’esperienza più arcade potrebbe rimanerne deluso, complice l’impegno richiesto per mettere mano a buona parte di suddetti contenuti. 

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