Need for Speed Rivals

Need for Speed Rivals
A distanza di poco più di una settimana torniamo a percorrere le strade di Redview County, per fare il punto della situazione su quelle che sono le novità del titolo made in Electronic Arts sul fronte next-gen. Se non lo avete ancora intuito stiamo nuovamente parlando di Need for Speed Rivals, il gioco di corse arcade firmato Ghost Games (con la supervisione di Criterion) finalmente disponibile anche su Xbox One e Playstation 4 dopo il debutto più che positivo su Xbox 360 e Playstation 3.

Need for Speed Rivals


Bentornati a Redview County
Se avete già avuto modo di toccare con mano le doti dell'ultimo nato in casa Electronic Arts, o se comunque vi siete già imbattuti sulla nostra recensione Xbox 360, avrete già capito che Need for Speed Rivals fonda le proprie radici su un sistema di gioco basato sulla versione riveduta e corretta del classico guardia e ladri alla Hot Pursuit, impostato questa volta su una mappa di gioco -Redview County- completamente nuova, realizzata sfruttando una discreta alternanza di aree cittadine ed extra urbane, circuiti di montagna e cantieri stradali di dimensioni bibliche, particolarmente utili durante le fasi di inseguimento o di fuga.
Rispetto a quanto già visto su Xbox 360 e PS3, sotto questo punto di vista la versione next-gen di Redview Country non presenta di fatto novità di rilievo, limitandosi ad una versione “appena migliorata” del medesimo bel panorama, ivi compresi alcuni difetti legati all'uso sporadico di texture fin troppo piatte e slavate.
Come era ovvio che fosse, anche sul fronte del gameplay ci troviamo di fronte al medesimo copione già visto su Xbox 360 / PS3, basato come detto sulla rivisitazione in chiave motoristica del classico guardie e ladri. Fermo restando l'opportunità di passare in qualunque momento dalla parte dei fuggiaschi a quella dei poliziotti e viceversa, anche in questo caso la carriera del criminale risulta essere quella più appagante per quanto concerne la customizzazione delle auto, ma anche quella dotata di un maggior numero di regole da rispettare.

Ciascun livello che caratterizza la vita del fuggiasco e che consente a propria volta di accedere a nuove categorie di automobili, nuovi gadget e maggiori possibilità di tuning meccanico (velocità, manovrabilità, resistenza della scocca, accelerazione) ed estetico, deve essere infatti ottenuto completando l'intero gruppo di azioni selezionate attraverso il menu pre-gara, basate tanto sul risultato degli immancabili testa a testa con altri fuggiaschi, delle prove a tempo e delle altrettanto immancabili fughe dalle onnipresenti forze dell'ordine, quanto sul compimento di particolari azioni che andranno dalla classica guida contromano alle vecchie care sportellate, fino all'uso di mezzi e gadget predefiniti (IEM, extra turbo, onde d'urto ed affini) che potranno e dovranno essere acquistati in corso d'opera sfruttando gli Speed Points - la moneta sonante dell'universo di Need for Speed- accumulabili nel corso del gioco.

> Caratteristiche di Levolution

Per contro, gli Speed Points accumulati in modalità fuggiasco dovranno essere necessariamente riscattati depositando il bottino in uno dei nascondigli piazzati qua e la lungo l'intera mappa di gioco, prima che i danni del mezzo in nostro possesso (peraltro riparabile sfrecciando all'interno di una delle numerose officine presenti in Redview Country) o le forze dell'ordine ci costringano ad una resa forzata, condizione questa che comporterà come di incanto la perdita di tutti i crediti faticosamente accumulati e non depositati fino a quel preciso momento, o peggio ancora al passaggio dei propri crediti alle solerti forze della polizia nel caso di partite multiplayer contro altri giocatori rei di aver provocato il nostro temporaneo “game over”.

Decisamente meno complicata risulta essere, dunque, la carriera del poliziotto. In questo caso, infatti, sebbene il passaggio di livello dovrà essere ottenuto in maniera paritetica alla carriera del fuggiasco (seppur con compiti diametralmente opposti), gran parte della gestione dei mezzi e dei relativi upgrade sarà, demandato interamente alla CPU, lasciando al giocatore l'opportunità di spendere unicamente i propri Speed Points per l'acquisto degli immancabili gadget (strisce chiodate, arieti sonici, IEM e chi più ne ha più ne metta) attraverso l'uso di una delle centrali operative presenti sulla mappa.

Parola d'ordine All Drive
A prescindere dalla piattaforma di gioco, il fulcro attorno al quale ruota anche questa versione di Need for Speed Rivals é rappresentato da All Drive, il nuovo sistema di “matchmacking atipico” che affianca l'immancabile Autolog (record dei propri amici segnalati in tempo reale) in grado di fondere singleplayer e multiplayer in una sola realtà. Sulla falsariga di quanto già visto in Test Drive Unlimited, la nova piattaforma di gioco pensata dal team Ghost consente in sostanza di partecipare più o meno inconsapevolmente a partite multiplayer fino a sei giocatori contemporanei, lasciando alla CPU l'onere di effettuare il drop-in / drop-out organizzato dei giocatori senza la necessità di passare dalle classiche sale d'attesa.


Per quanto decisamente suggestivo sotto il profilo generale, anche in questo caso la modalità All Drive presta tuttavia il fianco ad alcune critiche legate in particolare alla perdita sporadica della sincronizzazione con gli altri giocatori ed agli eccessivi tempi di attesa (dovuti sempre alla sincronizzazione della piattaforma) a cui tutti i giocatori (o meglio tutti quelli che avranno una connessione internet attiva) saranno costretti a sottostare prima accedere al menu principale, per non parare poi della velocità generale del gioco, sacrificata a detta degli stessi sviluppatori sull'altare dei 30 FPS proprio per venire incontro alle esigenze di questa particolare modalità.
Va comunque precisato che gli evidenti limiti su questo fronte sono ampiamente superati dai benefici che la stessa modalità All Drive comporta, vista la possibilità di giocare una sorta di modalità “singleplayer online”, sfruttando le “capacità alternative” degli altri giocatori (il più delle volte equamente divisi fra fuggiasci e poliziotti) presenti sulla vostra stessa mappa di gioco.


Una next-gen ancora acerba
Se é vero che tecnicamente parlando Need for Speed Rivals rappresenta una vera gioia per gli occhi, é altrettanto vero che questa versione next-gen non si dimostra troppo dissimile dalle versioni Xbox 360 / PS3 dello stesso gioco, presentando all'atto pratico nulla di più di un leggero passo avanti sotto il profilo delle texture. Fermo restando l'ottimo impatto visivo sia per quanto concerne la realizzazione di Redview County e la cura del dettaglio di auto ed effetti speciali, il Frostbite 3 già visto all'opera in Battlefield 4 sembrerebbe quasi castrato da un lavoro di conversione ridotto ai minimi termini, palesando di fatto una comprensibile mancanza di pratica da parte del team di sviluppo, con un hardware sicuramente potente ma ancora tutto da scoprire. Ad ogni buon conto il motore conferma la propria capacità nel muovere una quantità notevole di poligoni pur senza rinunciare all'ormai classica deformabilità di ambienti ed auto, fermo restando la presenza di alcuni difetti legati in particolare alla compenetrazione poligonale di alcune strutture, peraltro già visti nella versione Xbox 360 dello stesso gioco.

Need for Speed Rivals


Ottima, ancora una volta, la mappatura dei controlli a la reazione dei mezzi alle sollecitazioni del PAD, così come il comparto sonoro in cui brillano alcune chicche come le versioni remixate di Pompeii di Bastille e dell'immancabile Butterflies & Hurricanes dei Muse.
Need for Speed Rivals
7.5

Voto

Redazione

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Need for Speed Rivals

Buona, ma non buonissima, la prima. Need for Speed Rivals ha senza ombra di dubbio tutte le carte in regola per diventare un must have, a patto di risolvere i problemi inerenti un sistema tanto godibile quanto snervante come é All Drive. Considerando il debutto su next-gen console, qualche upgrade in più sul fronte tecnico rispetto al gemello old-gen sarebbe stato più gradito, ma comprendiamo che nell'anno zero sia più facile a dirsi che non a farsi.