Myst IV: Revelation

Myst IV Revelation
Myst IV: Revelation
tutto iniziò così

Sono passati poco più di dieci anni da quando Saveedro ha abbandonato Tomahna per non farvi più ritorno. La piccola Yeesha è diventata ormai una giovane donna e tutto sembra essere apparentemente ritornato ad uno stato d'armonia. E' sufficiente però una piccola scossa di terremoto per riaprire un capitolo di una storia che pensavate aver chiuso per sempre. La scomparsa di Yeesha vi obbligherà infatti a riattivare i libri prigione di Sirrus ed Achenar, i figli di Atrus responsabili dello sterminio della civiltà D'ni .A voi ancora una volta il compito di viaggiare nei fantastici mondi di Myst, a voi il compito di scoprire il mistero che si cela dietro la scomparsa della ragazza. Così ha inizio Myst Revelation, il quarto capitolo (se si eccettuano lo spin off URU ed il remake Real Myst) di una saga che vanta oltre dieci anni di militanza nel mondo del videoludo. Apparso in punta di piedi nel lontano 1994 su PC e SEGA Saturn prima e su PSX poi (correva l'anno 1995), il mondo creato dai fratelli Miller, gli stessi fondatori del team Cyan, è ormai diventato un punto di riferimento per gli amanti delle avventure punta e clicca, al punto di convincere Ubisoft Montreal a proporne l'ennesima opera.

Cosa c'è di nuovo

Il brand che lega tutte le produzioni della serie di Myst fonda le proprie radici sul perfetto connubio fra le sublimi locazioni di gioco, realizzate tramite l'uso d'immagini pre renderizzate, e le evocative colonne sonore new age, capaci di immergere il videogiocatore in un mondo fantasticamente reale. Revelation non fa certo eccezione anche se, rispetto ai precedenti capitoli si denota, fin dalle primissime fasi di gioco, un deciso salto di qualità sotto il profilo prettamente tecnico. Le splendide, ma statiche, ambientazioni in alta risoluzione ammirate in precedenza hanno lasciato il posto ad un sistema ibrido che unisce ai classici fondali pre renderizzati, elementi "dinamici" in grado di consentire con il semplice movimento del mouse rotazioni della visuale di gioco di 360° e di muovere in modo assolutamente convincente e realistico la volta celeste al di sopra della nostra testa.

per chi conosce la serie questi libri risulteranno familiari
per chi conosce la serie questi libri risulteranno familiari
sarà proprio lei il cardine di tutta la vicenda
sarà proprio lei il cardine di tutta la vicenda
con il nuovo sistema di inventario potremo anche prendere appunti
con il nuovo sistema di inventario potremo anche prendere appunti

La vera novità risiede però nel rinnovato sistema di controllo che, se pur tuttora ancorato all'uso esclusivo del mouse, varierà in base al tipo d'interazione che potremo compiere con l'ambiente. In Myst Revelation potremo così spostare o trascinare oggetti (dai comunissimi cassetti ai ben più impegnativi congegni disseminati lungo le differenti ere), visionare e raccogliere elementi apparentemente inutili (ed in diversi casi lo sarà) ed interagire in senso più generale con tutta l'area di gioco. Ciò che invece non è cambiata è la natura intrinseca di Myst, ovvero la parte prettamente enigmistica che accompagna tutti i lavori firmati dal team Cyan. In tal senso Revelation si dimostra all'altezza della situazione, con enigmi che andranno dai "semplici" calcoli matematici delle primissime fasi di gioco, ad altri di livello superiore e risolvibili peraltro solo tramite l'interpretazione dei preziosi indizi che potremo raccogliere nel corso dell' avventura. A tal proposito è opportuno segnalare l'assenza del sistema d'archiviazione degli indizi usato nei precedenti capitoli e sostituito da un'antiquata quanto funzionale macchina fotografica con cui dovremo letteralmente "fotografare" gli elementi che riterremo più utili per il proseguimento del gioco. L'introduzione di un sistema di archiviazione non automatico comporta una piccola riflessione.

Se da un lato questo nuovo concetto ci permetterà di evitare estenuanti letture in sede di gioco ( uno dei maggiori difetti di Myst consisteva proprio nell'obbligo di dover leggere pagine e pagine di storia assolutamente inutili per il proseguo del gioco), dall'altro ci obbligherà di fatto a porre molta più attenzione nel discernimento dei passaggi più importanti. Non cogliere un indizio in sede di lettura comporterebbe, ahimè, il dover attraversare le stesse aree più volte, fattore che alla lunga potrebbe rappresentare più un difetto che un pregio. Peggio ancora sarebbe risolvere aprioristicamente il problema fotografando qualunque elemento di gioco, scelta che rischierebbe di minare pesantemente il fattore gameplay. Da ciò si evince come Revelation introduca un livello di difficoltà superiore rispetto ai precedenti episodi della serie, che potrebbe prediligere gli utenti più avvezzi a questo genere di giochi, a discapito invece di quanti si avvicinano per la prima volta al mondo di Myst.

ecco uno dei primi indizi dell'avventura
ecco uno dei primi indizi dell'avventura
vi ricordate di lui ?
vi ricordate di lui ?
in basso a destra noterete il nuovo sistema di scorciatoie
in basso a destra noterete il nuovo sistema di scorciatoie
Myst IV: Revelation
8

Voto

Redazione

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Myst IV: Revelation

Ci sono voluti oltre tre anni di duro lavoro per riportare la saga di Myst ai fasti del passato. Gli accaniti sostenitori dell'avventura firmata Cyan attendevano infatti con ansia un titolo come Revelation capace di fugare tutte le perplessità emerse dopo il mezzo fallimento di URU. Gli elementi cardine della saga ci sono tutti : ambientazioni al limite del fotorealismo, musiche new age incredibilmente immersive, e realizzate per l'occasione da Peter Gabriel, e soprattutto un sistema di gioco capace di rinnovarsi senza però rinunciare alla natura che distingue il capolavoro Ubisoft da oltre dieci anni. Allo stato attuale non è dato sapere se Myst Revelation sarà l'episodio conclusivo della saga o meno, ma quel che è certo è che rappresenterà un solido punto di riferimento per le avventure grafiche future.