My Street

My Street
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My Street

Dura la vita di quartiere. Ancor più dura quando, ancora bimbi scanzonati, si è costretti ad abbandonare la città natale per trasferirsi con i propri genitori in quella nuova. Si lasciano dietro i vecchi amici, la vecchia scuola, i vecchi ricordi e ci si trova davanti un nuovo quartiere, nuove persone e... nuovi campi da gioco?!? Però! Non deve essere poi così brutta una città dove il divertimento dei bimbi è preso in così seria considerazione. Forse vale la pena di conoscerla meglio? My Street è il nuovo gioco prodotto da Sony nel quale vestiremo i panni di un ragazzino delle elementari. Che strano gioco direte voi. In effetti My Street non è solamente questo, ma offre tutti gli elementi che gli amanti dei party game conoscono bene, con la possibilità non da poco di giocare insieme ad altri giocatori umani mettendo online la propria console (in alternativa si può giocare fino in quattro sulla stessa console).


Ma torniamo momentaneamente al principio. La prima cosa che dovremo fare prima di poter giocare sarà quella di creare il nostro personaggio o in alternativa sceglierne uno tra quelli predefiniti. Inutile dire che crearsi il proprio è infinitamente più appagante (visto il gran numero di combinazioni con la quale potremo dar vita a personaggi a dir poco esilaranti) e rappresenta pure, ahimè, uno dei momenti più divertenti dell'interno gioco (quindi sarebbe estremamente controproducente non sfruttare questa possibilità). E una volta che avremo creato il nostro bimbo ideale potremo lanciarci senza esitazione alcuna nella modalità storia.
Siamo appena arrivati nella nuova città e ci troviamo in piene vacanze estive in attesa che le scuole riaprano. Inutile dire che il tempo libero abbonda e non mancheranno le occasioni per fare conoscenza con i bambini del vicinato. In questa modalità le giornate scorrono con un ciclo giorno/notte e starà a noi cercare di ottimizzare il tempo per fare quante più cose possibili nell'arco del giorno, finito il quale verremo chiamati a gran voce da nostra madre che intimerà il nostro rientro a casa per la nanna. Il controllo del personaggio è affidato completamente al joystick analogico sinistro mentre con quello destro potremo aggiustare la telecamera: purtroppo sarà necessario armeggiare con quest'ultimo in continuazione per porre rimedio ai problemi di inquadratura. Il tasto triangolo è adibito all'interazione con i vari elementi, mentre i tasti restanti vengono utilizzati esclusivamente durante i minigiochi.

La visuale durante il peregrinare nel quartiere è quella classica in terza persona con la telecamera posta alle spalle del protagonista. Nel vicinato potremo interagire con gli altri bambini, potremo entrare in negozio per spendere la nostra paghetta (le bilie saranno l'unico articolo immediatamente alla portata delle nostre finanze) e potremo giocare nel parco usando l'altalena, lo scivolo e via dicendo (attività abbastanza inutili a dire il vero). Ma è interagendo con gli altri bambini che verrà fuori la vera essenza di My Street: i minigiochi. E anticipando quelle che saranno le conclusioni finali possiamo dire fin da subito che è proprio nella sua essenza che My Street risulta essere alquanto povero. Povero sia per quanto riguarda il numero di giochi presenti, sia per quanto riguarda la qualità media degli stessi.

My Street
5

Voto

Redazione

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My Street

My Street non porta nulla di nuovo e nel contempo riesce a peggiorare ciò da cui attinge a piene mani. Non bastasse siamo probabilmente di fronte ad uno dei peggiori esponenti del genere. L'esiguo numero di minigiochi presenti, la realizzazione approssimativa di una buona parte degli stessi ed una implementazione tecnica al di sotto della sufficienza sono le pecche che impediscono a My Street di elevarsi dall'insufficienza.