Guinness World Records

Guinness World Records
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Il libro del Guinness dei Primati ha un fascino tutto particolare e non parliamo (solo) delle copertine con l'effetto 3D come i leggendari “stickers” degli anni '80.
Sfogliandolo (qualsiasi anno d'edizione va bene), infatti, si possono scoprire o riscoprire tutti i primati più importanti ottenuti dall'uomo o generati dalla natura. Dal record del mondo sui 100 metri si passa all'apnea più profonda, dalla nave più grande del mondo all'albero più vecchio. Si passa quindi alle curiosità come record di partecipanti ad un lancio paracadutistico o la pizza più grande del mondo.

Sfoglia che ti sfoglia saltano anche fuori anche record piuttosto inquietanti che rasentano (ma spesso raggiungono) la mostruosità come l'uomo più grasso del mondo (e non parliamo di simpatici ciccioni alla John Candy ma di persone che soffrono di patologie che le costringono a una vita infernale) o il primato di una tribù africana i cui membri nascono con due sole dita dei piedi per via di una malformazione genetica.



Si passa poi a vere e proprie oscenità come il maggior numero di oggetti trovati in uno stomaco durante un intervento (2533 fra i quali 947 spille) o i 2.53 chili di capelli trovati nella pancia di un'altra paziente.
Ma l'area nella quale il libro dei Guinness si distingue (e qui meriterebbe di entrare nel Guinness dei primati) sono i record idioti. Si tratta di tutta una serie di primati che più che per l'abilità dei titolari spiccano per l'idea strampalata di mettere in atto imprese del genere. Non credo infatti che ci siano molte persone che abitualmente si cimentino nel lancio di confetti con l'orecchio in un minuto, la più veloce corsa con un uovo tenuto in un cucchiaio, il percorso più lungo percorso spingendo un letto e altre assurdità del genere.

Il Guinness dei primati é tutto questo: grandi imprese, traguardi sportivi, catastrofi naturali, oscenità, mostruosità e idiozia... come dire uno sguardo sulla realtà del mondo senza pregiudizi e senza censura. E' per questo che il libro, che altro non é che una raccolta di cifre e immagini, ipnotizza il lettore e non si può smettere di sfogliarlo fino alla fine.
I programmatori della TT Games (prodotti dalla Warner Bros) hanno deciso di trasporre il magico mondo del Guinness in forma di videogioco sul Wii. L'approccio é piuttosto giocoso e “cartoon” così si é cercato di proporre gli aspetti più curiosi e quindi divertenti.
Il gioco altro non é che una raccolta di ben 36 minigiochi ispirati alle più bizzarre attività nelle quali ci si possa cimentare per trovare posto nel libro dei Guinness.

Come prima cosa occorre creare il proprio personaggio, un simpatico omino (o donnina) che sarà il protagonista delle prove affrontate dal giocatore. E' un vero peccato che non sia possibile utilizzare i Mii dato che, come già detto, l'impostazione del gioco é molto cartoon e sarebbero stati adattissimi. Ad ogni modo i personaggi del gioco sono più che simpatici e l'editor riesce ad essere al tempo stesso intuitivo e completo.



Il giocatore potrà letteralmente “camminare” sul mondo scegliendo la località nella quale tentare un record. Arrivando in una città o comunque in una delle località previste si potrà scegliere quale dei record tentare e cominciare a giocare. Vale ovviamente il discorso delle sfide bloccate alle quali é possibile accedere solo dopo aver raggiunto particolari obiettivi. A tal proposito c'é da dire che la difficoltà delle sfide é calibrata piuttosto bene perché permette ai giocatori alle prime armi di raggiungere già dalle prime partite degli obiettivi medi (senza quindi frustrarli con risultati scarsissimi), ma al tempo stesso non eccezionali. In questo modo il giocatore é stimolato a provare più volte lo stesso gioco per migliorarsi e sbloccare un altro gioco oppure registrare un nuovo record. Grazie al collegamento internet, infatti, é possibile scambiare i propri dati con quelli degli altri utenti e partecipare alla classifica mondiale del gioco.

I minigiochi sono tutti piuttosto semplici nel senso che non sono dotati di grandissima profondità. Questo consente, insieme al buon uso del controller Wii, una buona giocabilità; già dai primi istanti si capisce cosa bisogna fare (grazie anche alle rapide, ma esaurienti istruzioni a video che accompagnano ogni singola sfida). I giochini sono piuttosto simpatici e rappresentano una novità nell'ambito dei minigiochi per Wii nel senso che si tratta di idee originali rispetto ai titoli concorrenti. Tanto per citare qualche esempio c'é da pedalare a tutta birra con wiimote e nun-chuck per prendere velocità e far saltare più in alto possibile una bici BMX, c'é da raccogliere e masticare tutti gli scarafaggi all'interno di una bolla di vetro per battere il record del maggior numero di bacherozzi mangiati in un minuto passando per il maggior numero di angurie spaccate a colpi di testa, tosare delle pecore il più velocemente possibile e cose del genere.

Insomma i giochi sono abbastanza divertenti anche se il loro spessore é minimo e questo ne compromette la longevità. Ogni minigioco, infatti, non ha un vero e proprio sviluppo e le uniche ragioni che si possano trovare per giocarlo nuovamente sono la volontà (o la necessità nel caso la cosa sia determinante per sbloccare qualche parte nascosta) di battere un record oppure il divertimento puro. In effetti é un po' difficile credere che ci si possa ancora divertire a (mettere qualche gioco) dopo 6 o 7 volte...
A stuzzicare la curiosità dei giocatori ci sono le numerose citazioni dal libro che fanno capolino in vari punti del gioco e che riportano alcuni fra i record più curiosi presenti nel celebre volume.



Guinness World Records
6.5

Voto

Redazione

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Guinness World Records

Guinness World Records é un gioco tutto sommato divertente e realizzato con discreta cura, che fa dell'originalità il suo punto di forza. I riferimenti continui al libro dei primati mondiali e la proposta di alcune fra le prove più assurde sono senz'altro un piacevole stimolo.
Manca però una profondità dei singoli giochi che lo possano rendere un titolo divertente nel medio e lungo termine e lo tengono quindi un passo indietro rispetto alla concorrenza più quotata.

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