Everybody's Golf Hot Shots: la Recensione del ritorno sui campi
Torna il brand golfistico amato da “tutti”
Everybody's Golf – noto in Giappone come Minna no Golf e in USA come Hot Shots Golf – è un brand che vanta una storia non indifferente: il primo capitolo debuttò addirittura sulla prima PlayStation nel 1998 ad opera del team Camelot, salvo poi passare nelle mani di Clap Hanz dalla seconda incarnazione fino al capitolo PS4 del 2017, settimo ufficiale se non si contano gli Spin-off, realizzato in collaborazione con Sony Japan Studios. Dopo che lo sviluppatore e la divisione di supporto hanno chiuso i battenti, il brand è rimasto silente in una sorta di limbo durato ormai 8 anni. A riportarlo in auge prova il team Hyde spalleggiato da Bandai Namco realizzando – sempre su licenza Sony – questo nuovo capitolo che, per non scontentare nessuno, si intitola Everybody's Golf Hot Shots in tutte le lingue.
NB. Partiamo dal presupposto che in generale sappiate in cosa consiste una partita di golf, ma per eventuali termini tecnici come Spin, Caddy, Fairway e altri che potremmo utilizzare vi rimandiamo ai canali specifici.
Everyody's Golf per tutti i gusti
Everybody's Golf Hot Shots adotta, com'è consuetudine nella serie, il sistema dei tre click: questo significa che una volta impostata la direzione verso cui volete colpire la palla premerete il comando una volta per avviare il riempimento della barra-potenza, una seconda volta per impostare la forza desiderata e una terza volta, al ritorno del cursore, per determinare la precisione del colpo. Questo nuovo capitolo si presenta già in questo elemento aperto a tutti i gusti permettendo di scegliere l'interfaccia tra tre opzioni: la classica barra orizzontale, una barra curva o il sistema “a cerchi concentrici” adoperato nel capitolo PS3. Quale che sia la vostra preferenza, le caratteristiche del giocatore non varieranno [a differenza del capitolo PS3 in cui si poteva ripristinare il sistema tradizionale ma al costo di un bel po' di potenza].
Possibilità di scelta anche per quanto riguarda l'applicazione dello Spin: le impostazioni di default permettono infatti di stabilire aprioristicamente che punto della pallina colpire – un po' come succede in molti giochi di biliardo – ma chi lo preferisse potrà abilitare il sistema originale che consiste nell'agire sulla croce direzionale mentre si esegue il colpo. Rispetto ai capitoli precedenti questa nuova Ip tende però a rendere i colpi meno controllabili: se non si colpisce con precisione lo 0 della barra, infatti, si finisce quasi sempre (salvo rari casi) nella parte rossa, con deviazioni e cambi di effetto spesso imprevedibili.
Una novità del capitolo è invece la possibilità [o per meglio dire “necessità”] di potenziare i personaggi: quando li otterrete, infatti, tenderanno tutti a possedere caratteristiche tra il mediocre e lo scarso, ma potrete migliorarli aumentando la vostra fedeltà – ossia utilizzandoli più volte – e dando loro da mangiare appositi manicaretti, sebbene ci saranno dei limiti. Anche i caddy avranno un punteggio di fedeltà che, se incrementato, potrà occasionalmente dare origine a dei bonus temporanei.
Everybody's Golf e tanti modi per giocare
Al di là dei tecnicismi, il gioco presenta due modalità in cui il giocatore singolo dovrà cimentarsi per poter sbloccare tutti i contenuti, inizialmente limitati a due golfisti, un caddy e un solo percorso. La prima modalità è la Sfida e consiste nel giocare un certo numero di Tornei, che potranno essere da 6, 9 o 18 buche, per accumulare punti su un apposito indicatore; una volta riempito questo si potrà accedere alla Sfida a Buche contro il “boss” del livello: sconfiggerlo renderà disponibile il livello successivo, ma per poterlo utilizzare sarà necessario utilizzarlo almeno una volta nella seconda modalità, denominata Tour Mondiale.
È questa una sorta di “modalità storia” per ciascuno dei 30 golfisti presenti nel gioco, i quali tra un dialogo [skippabile] e l'altro dovranno superare varie prove, non solo Tornei e Sfida a Buche standard [vedi oltre], per proseguire ai successivi capitoli. Rispetto alla modalità Sfida la difficoltà tende a salire più velocemente e probabilmente non sarà male potenziare un po' il golfista man mano che si prosegue. Con questa modalità si possono sbloccare anche i vari caddy e le storie dei personaggi che non figurano come boss Sfida.
Abbiamo accennato ad altre modalità di gioco rispetto a quelle standard: ci riferiamo al cosiddetto Golf Stravagante introdotto in questo capitolo, ossia 4 modalità che introducono regole speciali studiate soprattutto per un contesto di sfida tra amici. Colpi Colorati garantisce ai giocatori dei bonus e dei malus a seconda di dove atterra la loro pallina, alcuni dei quali possono essere attivati contro gli avversari; Mischia è una modalità a squadre da due giocatori in cui la pallina viene colpita alternativamente dai due compagni; Furto Mazze riduce ad ogni buca la dotazione di mazze del giocatore che ha ottenuto la prestazione peggiore; Esplosivo, infine, si gioca letteralmente su un campo minato (!!!) in cui talvolta la palla viene scagliata in direzioni casuali da una o più esplosioni che tra l'altro lasciano dei crateri-bunker lungo il Fairway.
Everybody's Golf per tutti i supporti
La realizzazione tecnica di Everybody's Golf Hot Shots presenta una serie di elementi di pregio alteranti ad altri meno convincenti. Ciò che è più importante, ossia la realizzazione dei vari percorsi, è certamente rimarchevole: il team ha sapientemente reinterpretato ambientazioni storiche di EG, dalle spiagge di Aloha Beach ai parchi di Eagle Town, ricreando alcune delle buche già note ma introducendone una gran quantità di nuove, mantenendo comunque un ottimo impatto, la ricchezza di contenuti e in generale la piacevolezza. Soprattutto, il motore fisico si mantiene sempre solido ed efficiente, vera perla del sistema.
Il giudizio però cala un po' se si considera la resa grafica del tutto, che per certi versi porta indietro il calendario almeno alla versione PS3 del brand: sebbene infatti la risoluzione sia elevata e sia presente il supporto HDR, il dettaglio di golfisti, caddy e elementi d'ambiente, nonché alcuni effetti grafici (uno su tutti l'acqua) sanno di “vecchio”. Probabilmente si tratta di una scelta dettata dal supporto multi-piattaforma che deve mantenere il gioco godibile su una macchina di fascia inferiore quale è la prima Nintendo Switch, ma per chi ha ancora negli occhi [e nel cuore] il capitolo PS4 la sensazione è quella di un passo indietro. Occasionali cali di frame-rate, ad esempio quando il vento picchia forte, confermano l'idea che la versione PS5 del gioco sia stata realizzata un po' frettolosamente. Ammettiamo però che alcuni elementi, come gli alberi – per le cui textures è stato dichiaratamente adottato un supporto IA – hanno un aspetto veramente ottimo. Molto gradevole anche l'implementazione del ciclo giorno-notte e del meteo dinamico.
Sotto il profilo audio citiamo una colonna sonora che come sempre presenta musiche semplici ma gradevoli, adatte ai vari menù di gioco o alle ambientazioni dei circuiti, accompagnati da ottimi effetti sonori e occasionali suoni ambientali. I doppiaggi sono disponibili unicamente in lingua Inglese, ma tutti i testi sono tradotti anche in Italiano: la traduzione è in generale buona, fatto salvo qualche imprecisione (in un menù “Clubs” non è stato tradotto in “Mazze”, come se si parlasse di circoli) e qualche forma gergale che nei dialoghi è stata trasposta letteralmente, ma ovviamente nulla che infici il gameplay.
Everybody's Golf tra il tradizionale e il nuovo
Il lavoro svolto dal team Hyde denota una profonda conoscenza del brand o comunque la capacità di sfruttarne appieno le caratteristiche: come s'è detto la realizzazione dei percorsi è egregia, il sistema fisico è ottimo e le “cose da fare” a disposizione del giocatore singolo sono numerose e di difficoltà crescente ed aumentano ulteriormente se decidete di giocare la modalità Sfida a difficoltà aumentata. Per sbloccare tutti i personaggi e completare le loro storie occorrerà parecchio tempo, e ancora di più ne servirà per portare tutte le fedeltà al massimo.
Se poi da un lato è vero che la possibilità di potenziare le caratteristiche porti ad un certo “appiattimento”, dall'altro lato c'è da dire che ogni personaggio ha specifici bonus o malus che lo rendono differente e unico; inoltre, nel gioco è stata introdotta anche la possibilità di realizzare dei tiri “speciali” un numero limitato di volte, che rendono così l'esperienza ancora più varia. Unitamente alle modalità Golf Stravagante il gioco ha dunque molto da dire anche in contesto multiplayer, sia esso in locale sia esso nelle stanze online. Il tutto rinunciando a tutta una serie di fronzoli – come ad esempio il minigioco della pesca su PS4 – che obiettivamente non erano né necessari né richiesti dai fan. Per il futuro sono anche previsti degli eventi a livello mondiale, ma per saperne di più occorrerà attendere la release definitiva del gioco.
In conclusione, Everybody's Golf Hot Shot è un degno ritorno per l'amatissimo brand golfistico di casa Sony – qui concesso su licenza – e certamente non mancherà di soddisfare i fan di lunga data che da troppo tempo ne sono rimasti a secco; contemporaneamente è ancora una volta un prodotto “per tutti” che potrà interessare nuovi fan, giovani e non solo.