DXRacer Drifting, comfort ed ergonomia progettati per durare nel tempo 

La recensione della nuova linea del marchio americano, pioniere nel campo delle sedie da gaming. Il prezzo è elevato, ma vi farà compagnia per molti anni 

DXRacer Drifting, comfort ed ergonomia progettati per durare nel tempo
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La sedia da gaming Drifting è il modello entry level della gamma DXRacer. Caratterizzata da un design sportivo, ispirato ai sedili da corsa, offre uno stile aggressivo senza venire meno alle esigenze ergonomiche di chi si aspetta lunghe sessioni di gioco o intere giornate lavorative dietro la scrivania. 

Design sportivo e materiali premium: le varianti della DXRacer Drifting

Disponibile in numerosi allestimenti, gli acquirenti possono optare per un rivestimento in similpelle EPU (più durevole e resistente rispetto alla normale similpelle) o in tessuto resistente all’acqua, in due taglie (L e XL), per una spesa che oscilla tra 339 euro e 499 euro nelle edizioni limitate ispirate a titoli come Final Fantasy VII Rebirth e Metaphor: ReFantazio

Assieme ai componenti del corpo principale vengono forniti inoltre un poggiatesta in gel rinfrescante e memory foam, regolabile in altezza tramite i “chiodini” situati ai lati dello schienale, e un generoso supporto lombare in tessuto morbido, simile al velluto. Il foglio delle istruzioni è immenso e di facile lettura, e in allegato troviamo inoltre il manuale con i consigli d'uso più un foglietto illustrativo in merito alla pulizia a seconda dei materiali.

DXRacer Drifting, comfort ed ergonomia progettati per durare nel tempo 

Montaggio facile e istruzioni chiare: l’assemblaggio della Drifting

Qualora non abbiate esperienza nell’assemblaggio e temete di fare danno, la Drifting non potrebbe essere più user friendly. Gran parte dei pezzi si incastra senza dover esercitare alcuna pressione, e una volta in posizione sono solidi e silenziosi. Sono due settimane che la uso e da allora non sento volare una mosca, comprese le ruote. 

La procedura più “laboriosa” è il fissaggio di schienale e seduta alla base metallica tramite bulloni esagonali, ma grazie alla chiavetta inclusa nella scatola si riesce a stringerli ed allentarli (in caso di futura manutenzione) con estrema facilità. L’unico momento forse un po’ scomodo della procedura è infilare il lato destro dello schienale nel carrello dedicato e al contempo allineare quello opposto ai buchi per i bulloni (tocca “accompagnarlo” con decisione per un paio di centimetri), ma comunque ve la caverete in 10-20 minuti, non di più. Le “guardie” laterali che coprono il telaio infine sono magnetiche e si agganciano al corpo con un sonoro CLACK. 

Pulizia, manutenzione e dettagli estetici: la mia esperienza con DXRacer Drifting

Pulire le parti esposte è questione di un attimo, basta una passata di aspirapolvere oppure un panno inumidito in caso di macchie, e si raggiunge tutto con molta semplicità. L’unica rogna è non vedere la polvere sulle sezioni bianche, ma quella è colpa mia che ho scelto questo colore. Ho voluto provare infatti l’allestimento Speed, con fondo bianco e nero, dettagli grigi e arancioni, e una stilosa cucitura in rilievo ritraente una “non-GT86" con livrea Panda Trueno in derapata (azzeccatissima, considerato il nome della sedia). Va detto che c’erano due filacci sporgenti ai margini di suddette cuciture, ma sembravano eccessi rimasti dopo il montaggio in fabbrica, non si nota nulla dopo averli rimossi con un colpo di forbici. Speriamo siano i primi e gli ultimi...

DXRacer Drifting, comfort ed ergonomia progettati per durare nel tempo 

Comodità e qualità costruttiva di DXRacer Drifting: il comfort si fa sentire

Esteticamente non passa certo inosservata, ma c’è decisamente sostanza dietro le apparenze ostentate. I materiali sono di elevata qualità, di cui ho già elogiato stabilità e silenziosità, e regalano un comfort davvero niente male. La seduta “alare” è larga, accogliente e morbida al punto giusto, non si slitta, non si appiccica alla pelle e non pare surriscaldarsi nel tempo (non c’è più l’afa di qualche mese fa, ma le temperature sono ancora piuttosto elevate). Lo schienale è avvolgente e rigido senza avvilire troppo; la postura viene sostenuta con garbo e la si riesce a mantenere per ore senza cercare sollievo altrove. 

La mia schiena è solita lamentarsi per il minimo inconveniente, ma comunque sono riuscito ad “abituarmi” al nuovo setup in pochi giorni. Ho dovuto fare a meno però di poggiatesta e supporto lombare, ma è un cavillo personale (capita quando si arriva a due metri NdR). Altezza da terra e inclinazione si regolano comodamente con le apposite leve, mentre il bracciolo 3D è tanto minimale quanto pratico. Ho giusto trovato scomoda la sua regolazione in lunghezza. La struttura non offre infatti sufficiente resistenza da impedire a una manovra distratta di spostarla dal suo alloggiamento, ma ne oppone quel tanto da complicare l’accesso agli step intermedi. Ci sono cinque livelli, e quelli agli estremi si impostano facilmente, mentre per gli altri tocca fare un po’ di pratica. 

Durabilità e resistenza: la DXRacer Drifting alla prova del tempo

E ora la vera incognita: quanto a lungo sopravviverà la sedia? Sulla carta, la Drifting può sorreggere fino a 125kg, e ogni singolo componente viene sottoposto a stress test nell’ordine delle decine di migliaia di cicli (leggasi l’applicazione di pesi o forze sui punti critici o sulle parti mobili). Difficile dire quanto ciò si traduca nella vita di tutti i giorni, specie se come me fate regolarmente stint da 8-12 ore.

DXRacer Drifting, comfort ed ergonomia progettati per durare nel tempo 

Il mio unico punto di riferimento è la mia vecchia sedia, che a fronte di una spesa di circa 200 euro ha svolto un lavoro egregio nell’arco di 5 anni, di cui l'ultimo passato a perdere brandelli di rivestimento e a cigolare qua e là. Questa qui ci arriverà sana e salva, magari senza perdere pezzi per strada? Non ne ho idea, ma lo spero vivamente. Ad ora non rimpiango affatto la scelta, e le premesse sono più che buone. 

Le alternative nella gamma DXRacer: Craft e Tank

Per completezza vi informiamo che la gamma comprende anche il modello Craft, più largo, morbido e accessoriato, con il prezzo che sale tra 439 e 479 euro, 579 nel caso della versione di Guild Wars 2, e il modello Tank, ancora più grosso, alto e in grado di sopportare fino a 180kg grazie al telaio rinforzato, ma saliamo tra 539 e 599 euro. 

Conclusioni: vale la pena comprare DXRacer Drifting?

Vale dunque la pena acquistare questa sedia da gaming DXRacer Drifting? Il prezzo non è sicuramente accessibile a tutti, ma una buona sedia per uso intensivo e regolare ha prezzi analoghi, se non più alti. Le mie sensazioni dopo due settimane sono ottime: i componenti sono solidi e di qualità, il comfort ineccepibile, si monta e manutiene senza problemi; sarebbe opportuno riparlarne tra un paio di anni. A voi stabilire se l’esborso è appropriato per una sedia “da gaming”. Personalmente ve la consiglio, tanto per le postazioni più spinte, quanto per un ambiente più sobrio. 

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