Dead Island 2 SoLa – Zombi Killed the Radio Star – Recensione PC

Scopri il nuovo e avvincente DLC di Dead Island 2, dove il ritmo della musica si mescola al caos degli zombi in un festival allucinante!

di Simone Rampazzi

A distanza di poco meno di un anno del precedente DLC Haus, Dambuster Studios ha pubblicato un nuovo contenuto aggiuntivo per Dead Island 2, riuscendo finalmente nell’intento di proporre qualcosa di più “corposo” e, se vogliamo, più sostanzioso rispetto a quanto fatto in passato.

Parentesi mangerecce a parte, che comunque per l’argomento si prestano bene, ci troviamo di nuovo su queste pagine per parlare appunto di SoLa, nuovo -e forse ultimo- DLC uscito per Dead Island 2 ambientato in una location che ricorda molto il festival musicale Coachella.

Sarà la volta buona per Dambuster Studios?


Dead Island 2: SoLa – Segui il Ritmo

Dead Island 2 si è distinto da prodotti sul generis per la sua capacità di non prendersi troppo sul serio. Se ben ricordate, gli zombi che popolano Hell-A hanno tentato di condurci nell’aldilà al ritmo di situazioni completamente fuori dagli schemi, ben diverse da ciò che i medium di intrattenimento ci hanno abituato a vedere tra serie tv, cinema e videogiochi.

Intrigante, sboccato, perfettamente non convenzionale. Dead Island 2 ha enfatizzato senza colpo ferire ognuna delle caratteristiche espresse poc’anzi, riuscendo in qualche modo a farci apprezzare l’intero prodotto, sebbene alla fine non proponesse nulla di eccezionale in termini di copione e sceneggiatura.

Arrivati alla conclusione del viaggio, ci siamo interrogati più volte su come gli sviluppatori di Dambuster Studios avrebbero concluso la storia, dato il finale aperto. Mettendo da parte Haus, un contenuto aggiuntivo incapace di raggiungere tale obiettivo, come abbiamo spiegato nel nostro articolo, oggi possiamo invece felicemente parlarvi di SoLa, un prodotto rivelatosi più maturo sotto tutti i punti di vista.

Oltre alle novità del gameplay, che vedremo tra poco, il pregio di SoLa è che finalmente riesce a integrarsi meglio nella trama principale, cercando di fornire nuove risposte riguardo alla condizione di immunità alla zombificazione dei protagonisti. Questo viene ottenuto soprattutto attraverso l'utilizzo di un personaggio appartenente ai Numen, individui con un tratto genetico che impedisce la trasformazione.

Con Los Angeles trasformata in un deserto putrido di sangue e caos, i giocatori devono affrontare non solo gli orrori della trasformazione in zombi, ma anche la presenza maligna che si nutre del caos e della distruzione, manifestatasi in una zona circostante della città dedicata a un festival musicale su larga scala. Attratti da un misterioso messaggio di avvertimento, i giocatori si avventurano tra le rovine del SoLa, affrontando un'invasione di creature letali e cercando di contrastare il ritmo che echeggia dall'aldilà, meglio conosciuto come il "battito dell'autofago".

Onestamente, abbiamo trovato interessante l'idea di trasformare le persone in zombi attraverso la musica, un parallelo piuttosto insolito considerando che la musica solitamente suscita emozioni e vita. Tuttavia, in questo contesto, questa concezione trova una giusta connotazione all'interno della trama, come se fosse uno dei tanti esperimenti condotti dalla corporazione che si cela dietro l'intera narrazione.

Nel corso delle quattro ore necessarie per completarlo, accompagnate chiaramente dalla ricerca spasmodica di documenti e oggetti speciali, SoLa è riuscita a intrattenerci molto più di quanto accaduto in passato.


Dead Island 2: SoLa – Alcune Novità che non Guastano

Il festival musicale messo in piedi da Dambuster Studios presenta diversi pregi sotto molti punti di vista: a differenza di quanto accaduto con Haus, che trascinava i giocatori all’interno di un’ambientazione claustrofobica, in SoLa succede l’esatto opposto, visto e considerato che l’intera zona dedicata al festival presenta molteplici stand come punti di interesse, coadiuvati da un palco centrale davvero ben realizzato, che nell’insieme riesce benissimo a rivaleggiare con quasi tutte le altre aree presenti nell’avventura principale.

Ogni area a tema è curata nei minimi dettagli e offre strumenti e nemici appropriati che rendono l'esperienza di eliminare gli non morti incredibilmente divertente. Arrivati ad un tiki bar, vi troverete di fronte a un sacco di liquidi infiammabili e serbatoi pronti ad esplodere. Se invece vi avventurate nella zona delle feste in piscina, vedrete comparire numerosi zombi elettrici pronti ad attaccarvi da ogni angolo.

Ma non è solo l'aspetto visivo ad essere curato. L'attenzione all'acustica è altrettanto impressionante. Ogni sotto-area del parco offre una varietà di suoni e rumori che contribuiscono a creare un'atmosfera coinvolgente e realistica. Inoltre, l'uso creativo di elementi ambientali, come un ventilatore gigante, aggiunge un tocco di umorismo e originalità all'esperienza di gioco.

Oltre a questo dettaglio, non da poco, in SoLa sono state introdotte due nuove tipologie di zombi, meglio identificate come Whipper e Clotter. La prima è una variante interessante e ben realizzata, poiché presenta un modello in cui la frusta non è altro che parte dell'intestino attorcigliato attorno al braccio. Il Clotter, invece, risulta pericoloso in quanto presenta alcune immunità e deve essere sconfitto sfruttando alcune piccole finestre di opportunità.

Le nuove armi introdotte nel DLC arricchiscono il repertorio di opzioni a disposizione dei giocatori, offrendo una varietà di strumenti limitata ma sufficiente per affrontare gli zombi senza troppi pensieri. Lo Squartatore risulta molto divertente da utilizzare, principalmente perché sfrutta l'idea dello smembramento offerta dal gioco, permettendo ai giocatori di attaccare gli arti per renderli quasi inoffensivi. Tuttavia, alcune di esse, come il Lancialame a sega, potrebbero risultare disponibili troppo tardi nel gioco per essere pienamente sfruttate.

Unico neo la boss-fight finale, se non altro perché a ogni morte costringe a ricominciare (ed è suddiviso in fasi, perciò occhio e armatevi di pazienza).


Dead Island 2: SoLa – Un Piccolo Accenno al Comparto Grafico

Dato che la recensione di base del gioco e del relativo DLC sulle nostre pagine riguardava la versione Xbox, questa volta, grazie al codice ricevuto, possiamo fornire qualche indicazione sulla nostra esperienza su PC.

Innanzitutto, è importante notare che le due configurazioni in nostro possesso sono riuscite ad affrontare agevolmente le richieste del gioco, specialmente in SoLa, che presenta numerosi effetti visivi importanti come fuochi d'artificio, fumo e altri effetti particellari importanti. Questi elementi hanno leggermente messo alla prova la GPU sul laptop, una 3060, in termini di stabilità del framerate, mentre sul desktop, con la 4060ti, siamo riusciti a mantenere un'esperienza fluida sui 60 frame al secondo.

Il motore FLESH offre inoltre diverse soddisfazioni anche su PC, presentando modelli poligonali degli zombi davvero realistici e convincenti, soprattutto reattivi agli agenti esterni visto l’impatto delle armi sui medesimi (smembramenti, fuoco, accoltellamenti, inventate e ci sarà!).

Forse l'unico appunto riguarda la configurazione mouse e tastiera, che non è stata particolarmente agevole, soprattutto durante le parate (viene proposto il tasto Alt sinistro), il che ci ha spinti a passare all'uso del gamepad al posto di rimappare i tasti.