Top Gun: Maverick – Action anni '80 in 4K
Tom Cruise torna a vestire i panni del leggendario pilota della Marina Militare Pete "Maverick "Mitchell in perfetto stile anni '80
Top Gun: Maverick riprende la vita del ribelle pilota di caccia Pete "Maverick" Mitchell (Tom Cruise), che nonostante le formidabili doti di aviatore e i trascorsi in combattimento non ha mai fatto carriera, all'opposto dell'amico Tom “Iceman” Kazansky (Val Kilmer) divenuto comandante della flotta del pacifico degli Stati Uniti.
Al servizio di voli sperimentali, nonostante la caparbietà rischi nuovamente di farlo deferire alla corte marziale i servigi di Pete sono richiesti con urgenza presso la scuola Top Gun. Nel giro di poche settimane dovrà addestrare un team tra i migliori piloti per portare a termine quella che da subito appare come una autentica missione suicida: distruggere un sito segreto di arricchimento dell'uranio nascosto tra le montagne di uno stato canaglia.
Operazione nostalgia
Avrebbe dovuto dirigerlo il grande Tony Scott, già dietro la cinepresa del primo cult anni '80, all'epoca in trattative proprio con Tom Cruise per il sequel. L'improvvisa scomparsa del compianto fratello di Ridley Scott mise inizialmente un freno alla produzione, che passò la regia all'ottimo Joseph Kosinski (Oblivion, Tron Legacy).
Come accaduto per Blade Runner 2049 anche per questo sequel si è compiuta una meravigliosa operazione nostalgia, manipolando la materia filmica con i guanti di velluto, senza sconvolgere i punti cardinali di riferimento del primo film. Tutto Top Gun: Maverick è un meraviglioso e coinvolgente omaggio alla cultura pop anni '80, alle tante icone di cui era intrisa l'opera del 1986 e che puntualmente riecheggiano tra colonna sonora e immagini.
Anche se tutto è cambiato e Maverick è ormai un animale preistorico in via di estinzione che sa che “la fine è inevitabile”, nulla è cambiato nel suo cuore e in quello di chi ha amato il film di Tony Scott, alla cui memoria questo sequel è giustamente dedicato. Al posto di Kelly McGillis è subentrata un'altra icona anni '80, l'attrice Jennifer Connelly (C'era una volta in America, Labyrinth), qui nei panni di un'ex fiamma di Pete che rientra prepotentemente nella sua vita.
Almeno inzialmente la regia è serrata quanto basta, echi di un'epoca passata mai dimenticata tra abbigliamento (non ultimi i mitici Ray-Ban di Maverick), veicoli a due e quattro ruote, sfide sportive, corpi palestrati e abbronzati, cameratismo. Action adrenalinico che accelera sempre più fino alla vera missione e all'ennesima sfida di una vita per Pete Mitchell, che come un fulmine a ciel sereno si ritrova a fare da insegnante niente meno che a Bradley "Rooster" Bradshaw (Miles Teller - Whiplash), collerico figlio dell'ex navigatore Nick "Goose" Bradshaw. Il giovane ha più di un motivo per non accettarlo come maestro, incapace di comprendere le ragioni che portarono l'amico del padre a bloccargli la domanda all'accademia.
Nonostante il boicottaggio in Cina per via di toppe galeotte con le bandiere di Taiwan e del Giappone sul dorso del mitico giubbotto di Maverick, il film è stato campione d'incassi su scala globale con 1.426 milioni di dollari contro i 170 milioni di budget. Record che al momento lo pone in undicesima posizione nella classifica delle cinquanta pellicole con il maggior incasso nella storia del cinema.
Immagini da riferimento
Girato interamente digitale a risoluzione nativa 6K con camere Sony CineAlta Venice in formato immagine 2.39:1 e inserti nativi 1.90:1 IMAX, si è poi giunti a un master 4K da cui si è partiti per la realizzazione della strepitosa versione Blu-ray 4K/UHD. Risoluzione 3840 x 2160/23.97p, codifica HEVC su disco BD-100 triplo strato. Con l'ausilio del Dolby Vision e di schermi nativi 10 bit la qualità 4K è da subito la migliore in assoluto per puntualizzazione delle luci, inferiore gamma dinamica e maggiore apertura verso la cinematografia del cileno Claudio Miranda (Vita di Pi su tutti). Tra risalto dei colori anche nelle peggiori condizioni di illuminazione, profondità dei neri, accentuazione dei particolari in secondo piano e sui fondali e la solidità dell'eccezionale dosaggio nella codifica video il risultato tecnico si attesta tra i migliori di questa fine 2022.
L'audio italiano grida vendetta
Dolby Digital 5.1 canali in italiano (640 kbps) di sufficiente resa, benché si senta da subito la necessità di una maggiore dinamica, una superiore pressione da ogni canale, specie per i diffusori posteriori non così presenti. Il subwoofer ha qualche entrata profonda. Per un ascolto degno di quest'opera occorre passare all'originale inglese Dolby ATMOS (Dolby TrueHD 7.1 + 11 oggetti) che sorprende per un'esperienza sonica di primissimo piano. A tal proposito attenzione al volume di ascolto specie attraverso un vero impianto Home Theater multicanale per non sottoporre i diffusori e relative membrane a eccessiva sollecitazione meccanica. Solo con questa traccia 24 bit ci si ritrova al centro di una scena da sala cinema che arriva a togliere il fiato nel corso della missione finale.
Dietro le quinte di un kolossal
Quanto agli extra sono presenti 5 focus sulla produzione: 1) Le sequenze dal vivo, la costruzione del film e il training degli attori su veri caccia F-18 (9') 2) Analisi della complessità della lavorazione, le cineprese dentro e fuori le cabine di pilotaggio (8') 3) L'amore di Tom Cruise per il volo e le riprese sul caccia P-51 4) Visione ravvicinata del velivolo sperimentale ipersonico “Darkstar” (8') 5) Masterclass con Tom Cruise sul film e la sua carriera al Festival di Cannes (49'). Inclusi due video musicali di Lady Gaga e Onereplublic. Sottotitoli in italiano ovunque. L'edizione “regular” amaray con custodia in plastica beneficia comunque di una sovra coperta embossed.