La recensione di Abisso: il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

Scopriamo perché Abisso, il film catastrofico su Netflix, perde una grande occasione

La recensione di Abisso il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

La premessa narrativa di Abisso, film svedese disponibile su Netflix dal 16 febbraio, si collega a due incidenti minerari noti nella storia del Paese e avvenuti nella miniera in cui è ambientato il film. Il secondo, risalente al 2020, ha scosso non solo la terra ma anche le coscienze. L’attività mineraria ha sollevato un dibattito molto acceso e ha ispirato il film catastrofico diretto da Richard Holm (conosciuto soprattutto per i polizieschi della serie di Johan Falk), che purtroppo non è all'altezza delle premesse. Perché la città di Kiruna sta veramente sprofondando, e per quanto ben interpretato e con ottimi effetti speciali, Abisso sceglie di concentrarsi esclusivamente sul destino di pochi personaggi, perdendo una grande occasione. Forse per la collaborazione alla sceneggiatura di padre e figlio, Richard e Robin Holm, che ha portato alla scelta di concentrarsi su una sola famiglia.

La trama di Abisso

La recensione di Abisso: il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

Frigga (Tuva Novotny) è la responsabile della sicurezza nella famigerata miniera di Kiruna. Il suo impegno è notevole, visto che deve conciliare il lavoro con la sua complessa vita privata - ha due figli, sta divorziando da Tage (Peter Franzén), che non vuole lasciarla andare e arrendersi all’evidenza, e ha un nuovo compagno, Dabir (Kardo Razzazi).

La figlia maggiore di Frigga, Mika (Felicia Maxime), è un’adolescente coinvolta nelle proteste contro la miniera, le cui attività minacciano la sopravvivenza della città in cui è nata e sempre vissuta. Secondo Frigga, la montagna si sposta continuamente, causando lievi scosse di assestamento, ma le attività minerarie sembrano legarsi a questi eventi sismici.

Mentre controlla un evento legato a un crollo alla miniera, Frigga resta intrappolata sottoterra mentre Mika cerca disperatamente il fratello Simon (Edvin Ryding) scomparso dopo aver festeggiare il suo compleanno con gli amici. E quanto l’intera città è minacciata, Frigga e Mika cercano di mettersi in salvo mentre cercano Simon.

La storia vera che ha ispirato Abisso: gli incidenti e i terremoti minerari a Kiruna

La recensione di Abisso: il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

Il crollo della miniera in Svezia nel 1961 è uno degli incidenti minerari più noti e drammatici nella storia del Paese. L'incidente si è verificato nel 1961 nella miniera di ferro di Kiruna, situata nella regione settentrionale della Svezia.

La miniera di Kiruna, la stessa scelta come ambientazione di Abisso, è una delle più grandi e più importanti miniere di ferro in tutto il mondo. La sua produzione è essenziale per l'economia svedese e ha un impatto significativo sull'industria siderurgica globale.

Il crollo è avvenuto durante l'operazione di estrazione del minerale all'interno della miniera, causando un'enorme frana e il collasso di vaste porzioni delle strutture sotterranee. L'evento è stato scatenato da un'esplosione di gas metano e polvere di carbone, piuttosto comune negli ambienti minerari.

L'incidente ha portato alla morte di 21 minatori e ha causato danni considerevoli alle infrastrutture della miniera. Le operazioni di soccorso sono state complesse e hanno coinvolto un grande sforzo da parte delle squadre di emergenza per cercare i sopravvissuti e recuperare i corpi delle vittime.

Questo tragico evento ha suscitato una riflessione sulla sicurezza nelle miniere e ha portato a una revisione delle normative e delle pratiche di sicurezza nell'industria mineraria svedese. Ha anche attirato l'attenzione internazionale sull'importanza della sicurezza sul lavoro nelle attività estrattive.

Nel 2020 l’attività mineraria ha innescato un terremoto.

La Svezia, nota per il suo basso tasso di sismicità, è stata colpita da un terremoto di dimensioni significative, che ha destato sorpresa e preoccupazione. L'epicentro di questa scossa, una delle più forti nella storia del Paese, con una magnitudo di 4.9 secondo l'Usgs, e di 4.3 Richter secondo altri istituti, ha provocato l'evacuazione della miniera di proprietà della LKAB. Si tratta di un evento eccezionale, considerando che la Svezia non è normalmente soggetta a fenomeni sismici di tale portata.

Nonostante gli sforzi per garantire la sicurezza dei lavoratori evacuati, l'evento ha causato danni strutturali e ha richiesto interventi immediati per prevenire ulteriori complicazioni, come il rischio di inondazioni.

L'impatto del terremoto non si è limitato alla Svezia, con segnalazioni di echi della scossa avvertiti anche in Finlandia e Norvegia. Questo evento sottolinea la complessità delle relazioni tra attività umane e fenomeni naturali, evidenziando la necessità di un'attenta valutazione degli impatti ambientali e delle misure di sicurezza nelle operazioni estrattive, che forniscono il 90% del ferro di tutta Europa.

La recensione di Abisso: un’occasione persa, narrativa e nel messaggio ambientalista

La recensione di Abisso: il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

La storia della città di Kiruna e della sua miniera è vera: la città sta lentamente sprofondando. Sulla base di questo tragico evento reale, Abisso ha costruito una storia che, proprio per l'aderenza alla realtà, alla fine perde tutto. Sia l'impatto narrativo che l'occasione per far riflettere a fondo gli spettatori.

La sceneggiatura è costruita in modo da mantenere un equilibrio fra le storie personali dei protagonisti, in particolare Frigga e Mika, e il crollo alla miniera, che intrappola alcuni dei personaggi sottoterra.

La formula funziona per tutta la prima parte del film, perché ci aiuta a conoscere sia i protagonisti che i legami che li uniscono.

Ma quando la situazione precipita, l’attenzione viene spostata. Frigga capisce che l’intera città è destinata a crollare e lancia l’allarme: tutti devono raggiungere subito Nuova Kiruna, la città più vicina.

Ma nel momento in cui capisce che la città va evacuata, la gente rimane come paralizzata. Incapace di comprendere davvero la gravità della situazione.

Parte degli abitanti si mette in moto, ma molti restano come imbambolati, incapaci di lasciare tutto ciò che hanno e tutto ciò che conoscono per salvarsi la vita.

Il contrasto con l’attacco di panico e di claustrofobia vissuto nella miniera emerge chiaramente, fino a quando il panico si scatena anche in città e Abisso diventa a tutti gli effetti un classico film catastrofico. Con le alleanze, i contrasti e le rivalità che si creano sempre all’interno di questo genere costantemente presente nella storia del cinema.

La recensione di Abisso: il film catastrofico svedese e la storia vera di Kiruna

Nel catastrofico classico, come quelli popolarissimi negli anni ’70, terremoti, uragani, incendi e maremoti sono alla base di quasi tutte le trame. La natura ci ricorda costantemente quanto siamo piccoli e insignificanti, mentre il genere si evolve passando dalla ribellione della natura con le sue manifestazioni tipiche alle catastrofi scatenate dall’uomo e dal cambiamento climatico. In questi ultimi due casi, la responsabilità delle azioni umane, quasi esclusivamente mosse dal profitto, sono alla base di una riflessione profonda sulla necessità di abbandonare determinate abitudini per evitare il peggio.

Ciononostante, esattamente come nella parte iniziale di The Day After Tomorrow, diventato un classico fra i disaster movies moderni, l’allarme dei climatologi è rimasto inascoltato.

Il mondo reale, oggi, fa più paura di quello raccontato dai film catastrofici, soprattutto quando contengono un messaggio ambientalista debole come quello di Abisso. Quasi aggiunto per obbligo alla fine di un film che manca il proprio obiettivo, sia sulla credibilità della storia che sul messaggio che avrebbe potuto dargli un senso.

Purtroppo, la scelta di relegare gran parte del film alla sequenza della scuola fa perdere di vista l’obiettivo principale, nonché il disegno generale tipico del film catastrofico.

Le immagini finali cercano di recuperare, ma non basta: con una maggiore attenzione per la tematica principale e il quadro generale, anziché per le singole vicende di una sola famiglia - per altro con Frigga largamente responsabile della situazione - Abisso avrebbe avuto un sapore completamente diverso. Invece, così, lascia solo l’amaro in bocca, vanificando l’ottimo inizio che ci racconta le due catastrofi reali che hanno ispirato la storia.

 

 

Abisso

Rating: TBA

Durata: 104'

Nazione: Svezia

5.5

Voto

Redazione

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Abisso

Abisso è un film catastrofico svedese, ispirato dalle reali catastrofi generate nella e dalla più grande miniera di ferro del mondo, Kiruna. Anche la situazione della città è reale: Kiruna sta lentamente sprofondando. Per questo, il film catastrofico arrivato su Netflix perde una grande occasione.

Fino a un certo punto, anche Abisso segue le regole classiche del genere, per poi perdersi in una esageratamente lunga sequenza ambientata alla scuola, che si concentra esclusivamente sulla famiglia al centro della storia facendo perdere al film tutta la forza nel messaggio ambientalista e nella credibilità nella narrazione. Nonostante gli ottimi effetti speciali e la bravura degli interpreti, infatti, l'ottimo inizio si perde in una scelta incomprensibile. Con la situazione lasciata prima di avventurarsi alla scuola, risulta del tutto inverosimile la massiccia presenza dei soccorsi proprio fuori dall’edificio, per non parlare degli effetti trascurati dalla sceneggiatura sull'intera zona.

La città di Kiruna, la cui miniera fornisce il 90% del ferro utilizzato in Europa, sta realmente sprofondando. Abisso avrebbe potuto concentrarsi maggiormente sugli effetti generali della catastrofe, anziché scegliere di dedicare oltre metà del film a una singola situazione famigliare.

Peccato per l’occasione non completamente finalizzata, nonostante la bravura di quasi tutto il cast in questa storia di un disastro annunciato che non riflette nemmeno per un istante sulle conseguenze dell’aver ignorato i molti segnali di una reale tragedia annunciata.