Justice League

Justice League, per Warner e DC, rappresenta davvero tanto. Un film sulle cui spalle è poggiato il futuro dell’universo cinematografico DC (in termini di credibilità con il pubblico, più che altro), e la necessità di rivalsa dopo quel Batman Vs Superman che, nella sua versione cinematografica ha davvero deluso tantissimi appassionati.

Siamo quindi arrivati al cinema curiosi di capire come Snyder abbia gestito storia e amalgama di cinque personaggi che, ne caso specifico di Aquaman, Cyborg e Flash, sono addirittura inediti.

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Tagliamo la testa al toro, e arriviamo al punto della questione: Justice League ci ha piacevolmente sorpreso. Tale affermazione non pregiudica ovviamente tutta una serie di elementi che necessitano di essere migliorati in futuro, ma ecco: se si era alla ricerca di qualche barlume di speranza per questo universo cinematografico dopo Wonder Woman, forse l’abbiamo trovato.

Si è creata una strana e frastornante amalgama all’interno di questa pellicola. Se da una parte la gestione del concetto di eroismo e la sua stessa trasposizione visiva è pienamente nello stile di Snyder, la presenza della mano di Joss Whedon è pienamente percepibile in più di un passaggio.

Questa strana coppia porta quindi sullo schermo una pellicola che è innegabilmente molto vicina a quello che abbiamo visto nel primo Avengers. Scelta che porta a condividere alcuni elementi riusciti con altri difetti conclamati.

Parliamo ad esempio dei cinque eroi. Ognuno gode di un discreto minutaggio su schermo. Batman, nonostante un Affleck che continua a non convincerci pienamente, si conferma un personaggio interessante: stanco ma caparbio, lontano dalla forza dei suoi compagni ma mosso da ideali giusti; un pipistrello lontanissimo da molti altri visti sul grande schermo.

Justice League

Wonder Woman (Gal Gadot) sempre più leader e perfettamente a suo agio nel personaggio (anche se la prova attoriale non è al massimo) e i nuovi arrivati che riescono a trasmettere parte della loro personalità a partire da un “tamarrissimo” ma efficace Aquaman (Jason Momoa) e un Flash (Ezra Miller) che incarna in maniera -quasi- sempre efficace il personaggio simpatico che spezza il ritmo delle scene più “drammatiche”. Unico non pervenuto, almeno per il momento, è Cyborg (Ray Fisher) che nella furiosa scelta di montaggio, soffre un po’.

Ed è proprio qui che pecca il film, in un montaggio confusionario, probabilmente compresso dalle due ore di durata, che taglia con l’accetta le situazioni passando da una scena all’altra con poca fluidità. Scelta voluta? Forse, ma rimane comunque poco gradevole.

Per il resto ci troviamo davanti alla classica sceneggiatura che vede due fazioni contrapposte, con purtroppo la pochissima personalità, per non dire la totale assenza, di un cattivo che si rivela all’altezza: SteppenWolf. L’evoluzione della storia è quanto di più classico si possa trovare e la sensazione è che la vena di Snyder sia stata in parte mitigata da quella subentrante di Whedon.

Sebbene fare paragoni non sia mai la mossa corretta, alla fine della visione, rimane la sensazione di aver visto qualcosa che pur mantenendo alcuni canoni estetici provenienti dal passato, porta qualcosa di diverso all’interno dell’universo DC. Era quello che ci voleva? Non siamo noi a dover dare la risposta, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti e della stessa Warner.

Pur con tutti i suoi limiti e difetti (elencanti qualche riga qui sopra) Justice League è un buon film sui super eroi, godibile dall’inizio alla fine, ed in grado di lasciare nello spettatore la voglia di vedere come continuerà e si evolverà questa storia.

Un nuovo punto di partenza quindi dal quale poter finalmente iniziare a creare qualcosa di valido e in grado di rivaleggiare, senza snaturarsi eccessivamente, con i rivali di una vita. Se il mondo della DC aveva bisogno di una scossa, dopo le prime sensazioni (positive) lasciate da Wonder Woman, con la Justice League è finalmente arrivata.

Andate al cinema, molto probabilmente non ve ne pentirete.

Ultima considerazione a margine: le scene post credit sono due, e la seconda in particolare vi consigliamo di vederla. Non andatevene prima dei titoli di coda!