Il blindato dell'amore: Eddie Murphy in un'improbabile action-comedy

Russell e Travis sono due guardie giurate che lavorano come portavalori per una società che trasporta denaro nel New Jersey settentrionale. Mentre il primo è una vera e propria leggenda tra i colleghi, il secondo, nonostante le buone intenzioni, combina un sacco di pasticci e viene preso in giro di sovente. Proveniente da una famiglia di poliziotti, Travis non è riuscito a seguire le orme paterne e questo ha profondamente segnato la sua carriera.

Il blindato dell'amore si apre proprio con lui che un giorno viene "abbordato" in banca dalla bella Zoe, la quale lo seduce unicamente allo scopo di sottrargli informazioni preziose sul suo prossimo trasporto. Trasporto nel quale Travis si ritroverà a lavorare fianco a fianco proprio con Russell, prossimo a celebrare il suo venticinquesimo anniversario di matrimonio con la moglie Natalie. Inutile dire che quello che doveva essere un giorno alla guida come tanti altri si trasforma in una rocambolesca missione nel tentativo di salvare il carico ed evitare il licenziamento, con tutte le conseguenze del caso.

Un film che non va da nessuna parte

Sin da quel prologo che vorrebbe inopinatamente citare una scena clou di un grande classico di Woody Allen ovvero Prendi i soldi e scappa (1969), l'impressione è che Il blindato dell'amore viva su un esasperato citazionismo di gag e battute, probabilmente allo scopo di nascondere il vuoto pneumatico di una sceneggiatura che procede a gomme sgonfie. Un duo di protagonisti modellati su ben precisi archetipi, con Eddie Murphy e Pete Davidson che non escono mai dalla prevedibilità di ruoli fissi e incanalati in stereotipi, una presunta villain / femme fatale affidata alla pur volitiva Keke Palmer e una manciata di cattivi che più cattivi non si può ma altrettanto anonimi. E nel cast c'è anche Eva Longoria nella parte gratuitamente accessoria della moglie preoccupata, che rimane in ogni caso la nota più lieta e frizzante di tutto l'insieme.

Dietro questa nuova produzione che è andata ad arricchire il catalogo di esclusive di Amazon Prime Video troviamo la mano di Tim Story, regista dei due film sui Fantastici 4 di inizio millennio che negli ultimi anni si è barcamenato in produzioni di media / bassa qualità, alle quali anche Il blindato dell'amore si attiene in piena regola.

Un'ora e mezza all'insegna di battute, stunt e sparatorie, che non va da nessuna parte, limitandosi ad uno stanco riciclo di gag e situazioni e con un utilizzo della fisica che guarda ad un approccio alla Fast & Furious, con macchine che si ribaltano, esplosioni gratuite e inseguimenti senza senso, con tanto di caotico finale dove "tutti inseguono tutti".

Una messa in scena priva di spunti

Un film senza regole di logica e coerenza, che va alla ricerca di un intrattenimento semplice semplice, sacrificando realismo e tensione in favore di un divertimento fine a se stesso e avaro di contenuti. Ma in un mercato ormai sempre più saturo di titoli su questa scia, è difficile trovare motivi di interesse in una pellicola che non prova nemmeno per un attimo a realizzare qualcosa di effettivamente originale.

Lo script vorrebbe puntare le sue carte sull'unione che fa la forza tra due personaggi agli antipodi: uno responsabile e disilluso che cerca di guardare avanti senza rimpianti; l'altro giovane e ingenuo ma dal cuore sincero, ancora alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ma le dinamiche da buddy movie in quest'occasione non funzionano è il risultato è una stramberia senza ne arte ne parte, buona (quasi) esclusivamente per i completisti di un Murphy che continua in ogni caso a non dimostrare i suoi sessantaquattro anni.