Fantastic Four: I Fantastici Quattro

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Ve lo diciamo in tutta onesta, questa recensione non avremmo mai voluto scriverla. No, non é una scelta dettata da pigrizia o altri fattori facilmente immaginabili, ma una sensazione nata da uno stato d'animo ben preciso: la desolazione.

Di film brutti sui supereroi in questi anni ne abbiamo visti davvero tanti. Non é mai stato un mercato rose e fiori, e per vedere tanti buoni prodotti, abbiamo pagato dazio con diversi film di qualità scadente. Con Fantastic Four: I Fantastici 4 si sono settati però dei nuovi standard di bruttezza, e la cosa non ci ha decisamente fatto piacere.



Un brutto scherzo.



Il nuovo Fantastic 4 diretto da Josh Trank doveva, all'origine, rappresentate il reboot della famiglia per eccellenza all'interno del mondo Marvel. Sin dall'annuncio del progetto però, si aveva già avuto la sensazione che questo film fosse nato sotto una cattiva stella. Il cast mal visto dai fan, un Josh Trank non particolarmente entusiasta della sceneggiatura, e tanti altri piccoli segnali, facevano presagire ad un possibile flop.

La visione della pellicola non ha fatto altro che confermare il disastro confezionato dalla Fox. Credeteci, trovare le parole corrette per cercare di recensire questo film é davvero difficile. I 100 minuti di cui é composta la pellicola hanno la presunzione di raccontarci la genesi di questo super gruppo, partendo dalle origini, ovvero da quando i nostri amati supereroi sono ancora dei giovincelli in piena età scolastica.

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Un incipit, che se vogliamo ben guardare, non é neanche così assurdo o negativo. Peccato però che per tutta la durata del film il contenuto rasenti praticamente lo zero. Dei tratti caratteristici della serie (prendete anche la serie ultimate se volete) non c'é praticamente nulla.

Personaggi vuoti, storia ai limiti dell'indecenza, un villain depravato di tutta la sua profondità e una costruzione generale dei rapporti tra i quattro protagonisti davvero fatiscente e ai limiti della risata isterica. Sorvolando sulla scelta degli attori (non é di certo una torcia umana di colore il problema, oltre al fatto che é risultata la più convincente di tutto il gruppo) quello che manca sono davvero i contenuti.

I Fantastici Quattro sono in assoluto la prima, vera, super famiglia con super problemi. Il rapporto tra Mr. Fantastic (Miles Teller) e la Donna Invisibile (Kate Mara), o tra La Torcia Umana (Micahel B. Jordan) e La Cosa (Jamie Bell), sono elementi cardine all'interno del fumetto, ed in parte ripreso anche dalle due precedenti installazioni della serie. Qui invece succede l'esatto contrario. I rapporti sono distanti e non si avvicinano mai nel corso della pellicola. Non esiste una evoluzione, una crescita, una scintilla che mostri che qualcosa cambia o sta cambiando.

A questo punto voi direte: “vabbé almeno ci si picchia… tanto sono supereroi no?”. Invece no, anche questa scelta fatta dal regista e dallo sceneggiatore é assolutamente senza alcun tipo di logica. Il film mostra pochissime sequenze di combattimento, con la Cosa che tira due pugni in croce (di cui qualcuno a vuoto) e delle dinamiche di scontro assolutamente lontane anche da quegli standard medio/bassi che la Marvel aveva confezionato qualche anno fa.

Fantastic Four: I Fantastici Quattro


In questo disastro si aggiunge poi la (non) figura di Victor Von Doom alias Dottor Destino. Il cattivo interpretato da Toby Kebbell non solo non convince sia a livello di recitazione che estetico, ma viene relegato a semplice macchietta all'interno della storia. Di lui non sappiamo praticamente nulla, e per di più vi assicuriamo che le motivazioni che lo portano a compiere azioni malvagie sono di una banalità disarmante.

Potremmo anche dirvi che ci troviamo davanti ad uno dei peggiori finali in assoluto mai visti all'interno di un film “supereroistico” (e anche qui i competitor non mancavano di certo!), oppure che é irritante vedere come nella pellicola tutti cerchino di prendersi sul serio, nonostante l'evidenza piuttosto palese di un film fallito sotto tutti i punti di vista.

Ma davvero, non vogliamo aggiungere altri dettagli ad uno scempio che mostra, in maniera lampante, come NON si debba trattare una pellicola su licenza. Ci sembra quasi di essere tornati in quel periodo di qualche anno fa, in cui le software house videoludiche pur di avere il videogiochi su licenza, producevano giochi scadenti e svogliati, giusto per appiccicarci un nome sopra e vendere qualche copia. Ecco, nel cinema il concetto non é tanto diverso. Non vogliamo additare nessuno, ci mancherebbe altro, ma indipendentemente dai responsabili, una cosa ci teniamo a precisarla: possedere delle licenze vuol dire saperle sfruttare in modo corretto, cercando di esaltare il prodotto e non affossarlo come in questo film.

Senza aggiungere altre parole - che comunque sarebbero negative - vi sconsigliamo caldamente di andare al cinema a vedere questo film, soprattutto se siete amanti della saga del fumetto o se comunque avete una certa predisposizione verso i film dei supereroi…d'altronde, giusto per farci capire da chi il tema lo mastica, riuscire a posizionarsi al di sotto di film come Elektra o Spawn vi fa intuire la qualità del progetto.

Fantastic Four: I Fantastici Quattro