[Vivendi 2002] La potenza di un colosso in numeri
di
Figlia di Vivendi Universal, la "communication company" seconda solo al gigante AOL-Time Warner, Vivendi Universal Publishing svetta ai primissimi posti nel ruolino delle maggiori software house ludiche mondiali.
Il motivo di tanto successo si spiega facilmente andando a vedere cosa si cela sotto il grande ombrello di Vivendi Universal Games: parliamo di software house di massima rilevanza come Sierra e Blizzard Entertainment, madri di capolavori assoluti (guardando solo al recente passato) come Half-Life e Starcraft e dotate di una storia e di un'esperienza formidabili che ammontano a 22 anni di presenza sul mercato dei videogiochi per Sierra e a 11 anni per Blizzard.
A questo patrimonio, da cinque anni questa parte si è affiancata Universal Interactive forte di personaggi carismatici come Crash e Spyro e di tutto il bagaglio creativo che può derviare dal fatto di chiamarsi "Universal" (cinema, musica, intrattenimento...). Nel corso di Vivendi Universal Games Faire 2002 è stata poi annunciata la nascita di uan nuova business unit, chiamata PPG che si occuperà fra l'altro del co-publishing di titoli Fox Interactive (No One Lives Forever 2, Die Hard: Vendetta ecc.).
Parlando in termini di videogiochi venduti (o meglio di "sell in"), Vivendi Universal Publishing ha toccato nel solo 2001 quota 42 milioni di pezzi e può vantare alcuni risultati davvero notevoli che schematizziamo qui a seguire riferndoci al complesso di ogni serie/brand (dati per difetto):
- Diablo: 11 milioni di copie
- Starcraft: 6 milioni di copie
- Warcraft: 5 milioni di copie
- Half-Life: 4 milioni di copie
- Spyro: 11 milioni di copie
- Crash: 24 milioni di copie
Concludiamo questo specchio fatto di cifre e statistiche che può dare un'idea di "chi é Vivendi Universal Publishing": fin dalla prossima news e a seguire nei prossimo giorni con altre notizie, articoli, immagini e l'apertura di un'apposita Cover Story, racconteremo tutte le ultime novità presentate da questo colosso nel corso di Vivendi Universal Games Faire 2002.
Il motivo di tanto successo si spiega facilmente andando a vedere cosa si cela sotto il grande ombrello di Vivendi Universal Games: parliamo di software house di massima rilevanza come Sierra e Blizzard Entertainment, madri di capolavori assoluti (guardando solo al recente passato) come Half-Life e Starcraft e dotate di una storia e di un'esperienza formidabili che ammontano a 22 anni di presenza sul mercato dei videogiochi per Sierra e a 11 anni per Blizzard.
A questo patrimonio, da cinque anni questa parte si è affiancata Universal Interactive forte di personaggi carismatici come Crash e Spyro e di tutto il bagaglio creativo che può derviare dal fatto di chiamarsi "Universal" (cinema, musica, intrattenimento...). Nel corso di Vivendi Universal Games Faire 2002 è stata poi annunciata la nascita di uan nuova business unit, chiamata PPG che si occuperà fra l'altro del co-publishing di titoli Fox Interactive (No One Lives Forever 2, Die Hard: Vendetta ecc.).
Parlando in termini di videogiochi venduti (o meglio di "sell in"), Vivendi Universal Publishing ha toccato nel solo 2001 quota 42 milioni di pezzi e può vantare alcuni risultati davvero notevoli che schematizziamo qui a seguire riferndoci al complesso di ogni serie/brand (dati per difetto):
- Diablo: 11 milioni di copie
- Starcraft: 6 milioni di copie
- Warcraft: 5 milioni di copie
- Half-Life: 4 milioni di copie
- Spyro: 11 milioni di copie
- Crash: 24 milioni di copie
Concludiamo questo specchio fatto di cifre e statistiche che può dare un'idea di "chi é Vivendi Universal Publishing": fin dalla prossima news e a seguire nei prossimo giorni con altre notizie, articoli, immagini e l'apertura di un'apposita Cover Story, racconteremo tutte le ultime novità presentate da questo colosso nel corso di Vivendi Universal Games Faire 2002.