State of Emergency troppo realistico?
In State of Emergency è compito dell'utente mantenere vivo lo "stato di emergenza" che dà il nome al gioco, prodigandosi in attività come l'aggressione, l'omicidio e la semplice distruzione insensata degli oggetti circostanti. Questo semplice (e di sicuro accattivante) concetto di base non è sfuggito agli organi di censura statunitensi che, stampa in primis, hanno iniziato l'opera di demolizione ai danni del gioco RockStar Games. Nei molti articoli pubblicati dalla "stampa autorevole" su State of Emergency vengono addirittura scomodati i disastri successi lo scorso anno a Seattle in occasione della conferenza per la Globalizzazione. Secondo diverse testate USA, il gioco tenterebbe infatti di sfruttare un evento di cronaca così grave per aumentare le vendite e attirare su di sé le attenzioni del pubblico. Per contro, Rockstar Games ha commentato la vicenda rilasciando il seguente comunicato: "Come tutti i lavori frutto della fantasia, ogni similitudine o corrispondenza al mondo reale è una semplice coincidenza, oltre a essere del tutto innocente. Di fatto, il gioco è in fase di sviluppo sin dal 1998, data che precede i noti avvenimenti capitati in occasione della conferenza del WTO (World Trade Organization)".
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