Assassin's Creed salvò la vita a Splinter Cell

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Tra fratelli, si sa, ci si aiuta. Questa é la storia di Splinter Cell: Conviction, che per una serie fortuita di circostanze, si é ritrovato salvato da Assassin's Creed.


Due giochi così diversi tra loro che, eppure, si devono la vita a vicenda. Di cosa stiamo parlando? Facciamo un riassunto delle puntate precedenti.


Lo Splinter Cell: Conviction mostrato all'ultimo E3, come sicuramente ricorderete, non é quello originale. Ubisoft infatti aveva lavorato su un'altra versione del quinto capitolo della saga, poi cancellata perché - detto sinceramente - poco convincente.


Distruggere ogni dato su un prodotto in lavorazione per ricominciare da zero non é una scelta facile, per tanti motivi. In primis, anni di lavoro perduti per sempre, oltre che scadenze precise da rispettare per non finire in rosso.


Ed é qui che entra in gioco Assassin's Creed 2, ancora di salvezza per il nuovo Conviction in via di nascita. Ecco qual é il titolo che ha permesso allo studio di Sam Fisher di prendersi il tempo necessario per ricominciare i lavori.


"Dopo la prima presentazione agli Ubidays, abbiamo notato come pubblico e critica non fossero chissà quanto convinti del nostro operato", ha rivelato Andréane Meunier di Ubisoft. "Tutti pensavano ci fossimo allontanati troppo dall'anima di Splinter Cell, e abbiamo cercato di ascoltarli reinserendo il gameplay vecchio"


"Purtroppo, vecchio e nuovo non riuscivano ad interfacciarsi al meglio, e non riuscivamo ad uscire da quella situazione. E' stato allora che abbiamo notato come Assassin's Creed, appena uscito, stesse riscuotendo un enorme successo di vendite. Sapevamo che, grazie a lui, avremo guadagnato il necessario per almeno un altro anno, e che quindi potevamo permetterci di prolungare lo sviluppo di altro. Non volevamo immettere sul mercato uno Splinter Cell deludente, quindi abbiamo ringraziato Assassin's Creed e abbiamo approfittato per ricominciare daccapo"


"La tensione nell'aria si allentò, e abbiamo avuto il tempo necessario per lavorare allo Splinter Cell che tutti volevano"