Sony e i sensori Mocopi

Sensori "Motion Copy" per il tracciamento dei movimenti e integrazione tra realtà virtuale e metaverso

Sony e i sensori Mocopi

Tracciare il corpo di un soggetto per riprodurlo, fedelmente, in applicazioni di realtà virtuale e aumentata e non ultimo il metaverso.

Immaginare noi stessi in una forma diversa che abitiamo mondi diversi risale a tempi non sospetti rispetto a realtà virtuale e aumentata, ma le tecnologie per consentire un'esperienza del genere non erano disponibili. Un avatar in grado di leggere e copiare i movimenti del proprio corpo è quanto offre la tecnologia indossabile di Sony, facile quanto indossare i 6x sensori previsti per il rilevamento.

Il motion capture, o Mocap, esiste da decenni e viene utilizzato principalmente nel settore dell'intrattenimento per far muovere i modelli 3D in modo più realistico. All'inizio solo i grandi studi erano in grado di sfruttare  questa tecnologia a causa del complesso e costoso hardware necessario.

Oggi ci sono forme più convenienti di sistemi Mocap, come il novo mocopi di Sony, abbreviazione di "motion copy". L'intero sistema è composto dai suddetti sensori oltre a 5x cinturini e una clip per fissarli a diverse parti del corpo. 4x sensori girano attorno ai polsi e alle caviglie, 1x si aggancia dietro la parte bassa della schiena e un altro avvolge la testa. Per quanto riguarda l'hardware, questo è davvero tutto ciò che c'è da fare.

Non sorprende che la magia avvenga sul lato software, in particolare con un'app mobile complementare che mostra live l'avatar preferito. Utilizzando la tecnologia Bluetooth l'app legge i dati di movimento del sensore e li traduce in movimento in tempo reale. Al momento del lancio, l'unico modo per utilizzare Mocopi è con l'app per smartphone, ma Sony prevede di rendere disponibile un kit di sviluppo software per integrazione in altre applicazioni.

Prezzo in Giappone di 49.500 yen, circa 340 euro. Link al trailer.