Il costo elevato di PlayStation 5 è un problema per Capcom
Se la spesa dell'hardware diventa eccessiva, anche il software ne risentirà

Monster Hunter Wilds è diventato il miglior lancio di sempre per un titolo di Capcom. Rilasciato lo scorso 28 febbraio, l'ultimo capitolo dell'acclamata serie di caccia è riuscito in una impresa mai avvenuta prima per la compagnia giapponese: quello di superare la soglia dei 10 milioni di copie vendute nel primo mese sul mercato. La piattaforma di riferimento per Wilds è PlayStation 5, che però secondo Capcom ha una criticità da non sottovalutare.
La barriera del costo dell'hardware
Il presidente di Capcom Haruhiro Tsujimoto ha toccato l'argomento in una intervista a Nikkei rilasciata lo scorso maggio. Discutendo del successo di Monster Hunter Wilds, Tsujimoto ha spiegato che il fattore "barriera PS5" si sia rivelato sorprendentemente importante: la console costa circa 80.000 yen e, aggiungendo il prezzo di software e servizi in abbonamento, si raggiunge la soglia dei 100.000 yen (circa 580 euro).
Si tratta di una somma molto rilevante per un giovane giapponese e all'estero la situazione è analoga. Capcom ha intenzione di superare ostacoli come questo per aumentare la diffusione di Wilds e la strategia seguita sarà quella dei saldi (quindi possiamo aspettarci di trovare Wilds in offerta prossimamente). Tsujimoto ha rafforzato il concetto portando l'esempio di Switch 2, che in madrepatria ha riscosso un grande successo a 49,980 yen (circa 290 euro), segno che i consumatori siano molto attenti al fattore prezzo.


