Mike Ibarra critica l'aumento di prezzo di Xbox
Per l'ex presidente di Blizzard i dazi sarebbero solo una scusa

Giusto ieri siamo tornati a parlare di un argomento sgradevole come quello dell'aumento di prezzo delle console, segnalando le maggiori spese che gli acquirenti americani di Xbox saranno costretti a sostenere. Per giustificare i continui rialzi degli ultimi anni si è fatto ricorso ad una pluralità di fattori: pandemia, crisi dei semiconduttori, inflazione galoppante, cambio sfavorevole, dazi ecc... Ma c'è chi è molto più critico a riguardo.
Ibarra si scaglia contro Microsoft
Mike Ibarra, ex presidente di Blizzard Entertainment, il giorno dopo l'annuncio degli aumenti di Xbox ha affidato a Twitter/X le sue riflessioni sul tema. A suo modo di vedere, questi cambiamenti nei prezzi rifletterebbero un problema di profitti, una questione molto più profonda rispetto ai soli dazi. Peraltro, i rialzi sono stati applicati in più occasioni, senza che ci fossero dei corrispettivi aumenti plurimi delle tariffe.
Per questa ragione, stando a Ibarra quella dei dazi sarebbe solo una scusa per giustificare degli aumenti costanti nel tempo: il vero problema andrebbe ricercato altrove e in questo momento viene fatto pagare ai consumatori.
Console price increases are not tariff issues, they are profit issues. And the reason why profits are not where they should be is a far, far deeper issue vs. the tariff excuse.
— Mike Ybarra (@Qwik) September 19, 2025
Yes. And tariffs went up once so that does justify the single price increase. An excuse to continue raising prices, with no new increase in tariffs, is simply a different problem and they are going to make consumers continue to pay for those problems.
— Mike Ybarra (@Qwik) September 20, 2025


