La morte di Brigitte Bardot: addio a un’icona non solo del cinema

Vivendo il disagio della celebrità, nel 1973 si ritirò definitivamente dal cinema a soli 39 anni

di Claudio Pofi

Brigitte Bardot si è spenta a 91 anni nella sua casa nel sud della Francia. La notizia è stata confermata dal portavoce della Fondation Brigitte Bardot, così come non sono state rese note le cause della morte, né le modalità della cerimonia funebre.

Attrice, cantante, musa e figura culturale centrale del Novecento, la Bardot era nata il 28 settembre 1934 a Parigi. Il suo volto e il suo corpo hanno incarnato una frattura generazionale che, a partire dagli anni Cinquanta, ha modificato profondamente l’immaginario del cinema e della cultura popolare europea.

"Non sono una donna, sono un mito"

Il successo internazionale arrivò con E Dio creò la donna (1956), film che la trasformò in un fenomeno globale e simbolo di sensualità libera, istintiva, lontana dai modelli hollywoodiani dell’epoca. Da quel momento divenne riferimento assoluto per moda, costume e rappresentazione del desiderio.

Nel corso della sua carriera Brigitte Bardot ha attraversato generi e cinematografie molto diverse, lasciando il segno in una serie di film diventati centrali e di richiamo della sua immagine pubblica. Dopo una parentesi hollywoodiana con Elena di Troia (1956), che segnò la sua apparizione in una grande produzione americana, tornò in Europa imponendosi come protagonista in opere che ne consolidarono il mito come La ragazza del peccato / Une Parisienne (1957) e La ragazza e il complesso (Une femme comme les autres, 1957), dove emergeva già la sua ambiguità tra leggerezza e provocazione.

Alla fine degli anni Cinquanta alternò commedia e satira con Babette va alla guerra (1959), prima di offrire una delle sue interpretazioni più intense in La verità (1960), dramma giudiziario in cui veste i panni di una giovane donna accusata di omicidio. Il desiderio di un cinema più autoriale la portò a collaborare con Louis Malle in Vita privata (1962) e, soprattutto, con Jean-Luc Godard nel celebre Il disprezzo (1963), oggi considerato uno dei capolavori assoluti della Nouvelle Vague.

Negli anni successivi continuò a muoversi tra cinema d’autore e spettacolo popolare, da Viva Maria! (1965), ancora con Malle e accanto a Jeanne Moreau, fino a esperimenti più atipici come Il maschio e la femmina (1966) di Godard e il film a episodi Tre passi nel delirio (1968). Chiuse simbolicamente la sua stagione più avventurosa con il western ironico Le pistolere (1971), accanto a Claudia Cardinale.

"La celebrità è una prigione"

Pur cercando ruoli più complessi, visse sempre con disagio il peso della celebrità e dell’attenzione mediatica. Nel 1973 si ritirò definitivamente dal cinema, a soli 39 anni. Da allora dedicò la propria vita alla difesa degli animali, fondando nel 1986 un’organizzazione che porta il suo nome.

Questo impegno le garantì nuova visibilità, ma anche forti polemiche per le sue posizioni politiche radicali. Amata e contestata, Brigitte Bardot resta una figura irripetibile, simbolo che ha attraversato cinema, musica e società.