Il CEO di Sony mette in guardia sui problemi del cloud gaming

Una tecnologia che ha ancora delle questioni da risolvere

di Davide Tognon

Mai come in questi ultimi mesi è divampato il dibattito sul cloud gaming, alimentato da temi come la chiusura di Google Stadia o la posizione dominante presa da Microsoft. L'ultimo contributo arriva da Kenichiro Yoshida, CEO di Sony Group Corporation dal 2018, anno in cui è succeduto a Kazuo Hirai. Yoshida si è soffermato sulle problematiche che ancora affliggono i videogame in cloud, difficoltà a cui sono inevitabilmente andate incontro anche Microsoft e Google.

In una intervista concessa al Finacial Times, Yoshida indica la latenza (ossia il ritardo che intercorre fra input e output, per definirla a grandi linee) come il problema principale del cloud. Bisogna inoltre tenere conto di come varia l'affluenza degli utenti nel corso della giornata: se si loggano tutti insieme quando è terminato l'orario di lavoro, c'è il rischio che si verifichino cali di performance.

Viceversa, mantenere attivo il servizio durante le ore più quiete, quando ci sono pochi giocatori attivi, è poco conveniente dal punto di vista economico. Yoshida ammette quindi che il cloud gaming presenti questo genere di sfide, ma sono delle sfide che Sony ha intenzione di affrontare.