Il tweet di Josh Trank porta a galla la verità sul suo film Fantastic Four?

Il tweet di Josh Trank porta a galla la verità sul suo film Fantastic Four
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In America il film non ha riscosso molto successo al botteghino, e questo è solamente il riflesso del malessere e dello stress che hanno portato il regista Josh Trank, proprio in vista dell'uscita nelle sale USA, a twittare - e subito cancellare - che il film che lui ha realizzato non è quello uscito al cinema e che probabilmente nessuno mai lo vedrà.



Il messaggio non è durato molto, ma quanto basta per far sì che milioni di siti e forum lo facessero circolare e partissero sfrenate chiacchiere sul lavoro - super controllato dalla Fox - che il regista aveva svolto in questi mesi e le critiche mosse al suo film.


Voci raccontano di un possibile allontamento di Trank e di riprese aggiuntive a tre mesi dall'uscita del film; Atteggiamento ostile e frustrato sul set con troupe, attori, produttori e rappresentanti dello Studio; la stessa Fox sembra aver creato i primi "problemi" ritardando il casting, tagliando il budget del film di decine di milioni di dollari (fino ad arrivare ai 120 milioni che sappiano non sono stati neanche lontamente recuperati. Per ora), imponendo anche cambiamenti dell'ultimo minuto poco prima dell'inizio delle riprese.


Fox e piani alti tacciono, omettono, e non forniscono pareri ufficiali sulla vicenda ma due persone vicine a Trank hanno espresso il loro parere tramite EW e vari siti di informazione.


Leggiamo prima quello di Max Landis, sceneggiatore di Chronicle, il film con cui il regista ha esordito: "Chronicle è stata una esperienza incredibilmente rara e semplice. Adoravo scrivere quel film, adoravo i produttori e collaborare con Josh, che penso sia geniale, le cui idee hanno ispirato il mio script. Ho combattuto duramente perché fosse lui a dirigere il film. Ma Chronicle è stato un completo colpo di fortuna. Ci è stato dato tantissimo controllo sul film perché, in sostanza, il film era piccolo. Ci abbiamo messo solo sei mesi a farlo. Avevo venduto degli script in passato ma questo era il primo ad aver ricevuto il via libera. Josh, che aveva fatto il montatore freelance e che aveva diretto solo una webserie, era stato un bravo collaboratore. Durante le riprese non avevo dovuto dare alcun suggerimento, ma lo studio e Josh sono stati tremendamente fedeli al mio script. Anche quello è un colpo di fortuna. Una idea originale, dark, incentrata sui personaggi e con un regista alle prime armi. Colpo di fortuna. Un mostro della natura.

Nei cinque anni successivi, ho imparato a mie spese il fatto che si sia trattato di un colpo di fortuna. Creativamente questa industria ti dà dei colpi enormi. Ma solo dopo averti dato l’opportunità di spiccare il volo, e questo è raro. Era logico che un film come Fantastic 4, un incarico davvero impegnativo, avrebbe comportato la presenza di un mucchio di cuochi in cucina.

Come sceneggiatore ho avuto la fortuna, in cinque anni e mezzo, di lavorare a tantissimi progetti e rendermi conto quanto siano diversi l’uno dall’altro. I film di supereroi sono intensi e stressanti. Josh non ha avuto la mia fortuna. Il suo secondo progetto, dopo un debutto nel quale gli era stata data totale libertà, è stato un film con una supervisione intensa da parte dello studio. Quindi non penso che per forza ci debba essere una parte che abbia ragione e una che abbia torto. Penso sia importante dire che se non sei preparato a non LITIGARE come un matto, ma a LAVORARE come un matto, sarà davvero dura. Nessuno vuole fare un brutto film. Questo lavoro raramente è romantico. Non bisogna permettere loro di possederti né di farti del male. A volte è divertentissimo. Ma rimane un lavoro."


Successivamente, anche Joe Carnahan (che lasciò Mission: Impossibile III dopo 15 mesi di pre-produzione a causa di divergenze con Cruise e Paula Wagner) ha detto la sua: "Bello vedere che quei troll possono copincollare e farla pagare cara a Trank per uno sfortunato passo falso. […] Ripenso a me stesso, all’età di Trank, quando mi capitò la vicenda Mission: Impossible III. Se ci fosse stato Twitter, penso che sarei stato un uomo morto senza più una carriera. […] I troll se la sono presa con Trank. Se qualcuno come Nolan fosse stato alla regia di FF, si sarebbero inginocchiati tutti."


La vicenda rimane ancora polverosa e delicata, soprattutto perchè le voci continuano a girare ed aumentare senza alcun intervento ufficiale dalle parti coinvolte. Nel frattempo, vi mostriamo questo B-Roll con i dietro le quinte del film. Sembra siano presenti numerose scene poi tagliate dal montaggio finale (a sostenere le parole di Trank...) ma lo scopriremo solo il 10 Settembre!

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