Gameloft e le condizioni di lavoro disumane

Glenn Watson, ormai ex dipendente di Gameloft, non risparmia le accuse alla casa divetata famosa per i tantissimi giochi sviluppati in ambiente mobile. Come era successo pochi giorni fa per il team Bondi, le critiche sono nuovamente volte alle modalità di lavoro e sviluppo, spesso completamente al di fuori di qualsiasi contratto o accordo sindacale. Watson ha parlato di turni inumani, dove si entra in ufficio alle 9.30, si esce alle 2.30 (di notte, ovviamente) e si ritorna la mattina seguente per riprendere a lavorare, senza staccare nemmeno il Sabato e la Domenica.


Parlando al sito games.on.net ha poi sottolineato che, oltre a questo, le ore pagate dalla casa non rispettavano mai il reale lavoro eseguito. Insomma, un mix di motivi e stress che hanno portato Glenn alla scelta di licenziarsi. Ah, il dorato mondo dei videogame!