Ferrari – Il 4K che non ti aspetti

Girato con camere addirittura 8.2K, il film risulta nettamente più interessante lato tecnico che artistico

Ferrari  Il 4K che non ti aspetti

Modena, estate del 1957. La vita personale e professionale di Enzo Ferrari vive grandi turbolenze dentro e fuori le piste da corsa. Il tentativo di riprendersi il record del giro di pista appena conquistato da Maserati porta il suo pilota alla morte, presto sostituito con Alfonso de Portago. Sull'orlo della bancarotta, con due famiglie da gestire e in rotta con la moglie, rifiuta l'ingresso di un socio, ma per attirare le finanze occorre “vincere la domenica per vendere il lunedì”. Per Enzo la vendita di auto è solo una scusa per proseguire con la scuderia corse, realizzando che l'unico modo per superare l'impasse è vincere la prestigiosa Mille Miglia.

Ferrari è forse il film meno riuscito di Michael Mann, ricordato per ben altre opere come Heat – La sfida e L'ultimo dei Mohicani. Occorre superare il valico dei primi venti, noiosi, minuti di ingresso nella storia e arrivare sulla pista per assistere al (ridicolo causa brutta CGI) incidente del pilota di Enzo, subito sostituito da de Portago. Fiacco, prolisso e fin troppo focalizzato sugli eventi familiari da rendere pesante seguire anche il resto degli eventi, nemmeno si trattasse di una serie televisiva. Quando entra in scena la Mille Miglia l'atmosfera si carica di una certa elettricità, ma il risultato non brilla più di tanto. La caratterizzazione dei personaggi è discutibile a partire da Driver, per non parlare di un de Portago in contrasto con quello che fu l'esuberante e indomito pilota che trovò la morte a poche miglia dal traguardo. Fiasco commerciale con 46 milioni di incasso contro i 90 milioni di dollari di budget. Qui trovate la recensione artistica di Elisa Giudici.

>

Girato digitale con camere da urlo (Red Komodo, Red V-Raptor 8K VV, Sony CineAlta Venice 2) a risoluzione 8.2K(!), si è giunti a un master 4K di cui questo film rappresenta la summa tecnica nella versione UHD. Formato immagine originale 2.39:1 (3840 x 2160/24p), codifica HEVC su BD-100 triplo strato. Uno spettacolo tecnico di altissimo livello, con il supporto del Dolby Vision e un'inferiore compressione dinamica esaltando la fedeltà delle luci e la colorimetria dal retrogusto vintage. Neri profondi, senso di tridimensionalità e la puntualizzazione sui particolari da riferimento sia nelle riprese diurne che notturne, come nel caso della dissezione del veicolo di de Portago in officina verso il finale.

Grazie a Eagle Pictures questa edizione beneficia del Dolby ATMOS per l'italiano, anche se solo 16 bit regala un ampio palcoscenico in presenza di un impianto Home Theater, dove il subwoofer più che mai gioca un ruolo fondamentale nel restituire il rombo dei motori. Missaggio ricco di sonicità, esaltazione dei dialoghi e presenza scenica della musica. Il DTS-HD Master Audio 5.1 canali inglese (24 bit) non è così diverso, più da ascoltare per la dinamica e cogliere differenze di codifica che non per il parlato originale tra inglese e malriusciti tentativi di battute in italiano al punto da rendere incomprensibile l'ascolto.

Ferrari – Il 4K che non ti aspetti

Sul Blu-ray 2K gli extra: piccolo dietro le quinte sulla replica delle auto da corsa (3'); ulteriori 3' minuti sulla Mille Miglia con interventi di parte del cast e del regista; focus sul regista (4'); focus sul personaggio di Adam Driver (4'); focus sul personaggio di Penelope Cruz. Sottotitoli in italiano.