[ECTS 2001] SCi: nuove e vecchie cose
Durante un'incontro con il simpaticissimo Sam Forrest abbiamo potuto dare un'occhiata alle uscite che SCi ha in serbo per la prossima primavera.
Cominciamo con The Italian Job, la trasposizione su PlayStation di un celebre film del 1969 con Michael Caine. Il gioco fondamentalmente è un arcade di guida molto immediato e divertente, senza alcuna velleità simulativa: dovremo aiutare un gruppo di ladri nel tentativo di portare a termine un colpo. Nostro compito sarà guidare le auto che li porteranno da Londra fino in Italia, a Torino, dove li attende un malloppo di quattro milioni di dollari. The Italian Job è un gioco che appare sicuramente datato dal punto di vista tecnico e scarsamente originale dal punto di vista del gameplay, ciononostante è estremamente divertente da giocare, in particolare per quanto riguarda le modalità multigiocatore.
Gunball 3000, pur appartentendo anch'esso al genere dei giochi di guida, ha l'ambizione di essere un pelo più simulativo. Ispirato alla CannonBall Run, Gunball 3000 metterà il giocatore alla guida di favolosi bolidi della strada con un unico scopo: vincere una pazzesca corsa di 5 giorni che porterà i partecipanti in tutti i maggiori stati europei, per un totale di tremila miglia percorse su circuiti aperti. Lo sviluppo del gioco, realizzato su PlayStation 2, è ancora a livello embrionale e abbiamo potuto visionare solamente un livello, oltretutto largamente incompleto dal punto di vista dell'aspetto cosmetico. In ogni caso, Gunball 3000 si presenta come una versione rimodernata di Lotus Esprit Turbo Challenge, con tanto di modalità multigiocatore in split screen.
Altro gioco per PlayStation 2, ma lontanissimo dal genere "corsaiolo" del primi due, è Conflict: Desert Storm, un titolo che porta anche sulla console Sony un genere molto in voga in ambiente PC. In Conflict: Desert Storm, infatti, dovremo gestire un commando di quattro soldati impegnati in missioni ispirate alla guerra del golfo. La visuale potrà essere impostata sia in terza persona che in soggettiva, e lo sviluppo del gioco è stato fortemente incentrato sull'immediatezza del sistema di controllo. Giocare a un titolo derivato da uno sparatutto, infatti, non è semplice se gli sviluppatori non pongono la necessaria attenzione alla risposta del gamepad, notoriamente meno immediato e preciso rispetto a un mouse. A questo, oltretutto, bisogna aggiungere la presenza di un team e quindi di azioni da coordinare. Da quello che abbiamo potuto vedere, il team di sviluppo ha svolto un ottimo lavoro, utilizzando intelligentemente sia la porzione analogica del Dual Shock 2 che la croce digitale. Il gioco vedrà una forte caratterizzazione delle abilità di ogni singolo soldato ma, al contrario di quanto avviene in Commandos, nessun uomo sarà strettamente necessario per la risoluzione delle missioni: in fase di breafing potremo scegliere i soldati più adatti, ma in ogni caso saranno tutti in grado di compiere varie azioni più o meno bene. Quindi, se dovessimo perdere il nostro autista durante l'azione, potremo far guidare i veicoli da un altro soldato, solamente sarà inizialmente meno abile nel farlo; in ogni caso ogni soldato potrà accrescere la sua esperienza in tutti i campi semplicemente applicandosi.
A proposito di veicoli, in Conflict: Desert Storm potremo impadronirci di camion, jeep, carri armati, così come potremo utilizzare a nostro piacimento le installazioni nemiche che conquisteremo.
E Titanium Angels? Purtroppo SCi non ha mostrato nulla dell'action adventure che si fa attendere ormai da due anni abbondanti. Chiacchierando con Sam abbiamo avuto l'impressione che per questo intrigante gioco si prospettino tempi piuttosto duri, ma ci è stato comunque promesso che entro ottobre potremo avere un quadro più chiaro su questo gioco.
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