[E3 2001] Da Thrustmaster la periferica definitiva per gli sparatutto
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Gli sparatutto 3D, lo sanno tutti, si devono obbligatoriamente giocare usando mouse e tastiera. L'immediatezza, la velocità e la precisione ottenibili con questo metodo di controllo non sono raggiungibili mediante alcun altro sistema: molti produttori hanno cercato di proporre joypad, trackball e varianti di sistemi di controllo tradizionali ottenendo però scarsi risultati.
Thrustmaster, molto intelligentemente, abbandona questo filone, dedicandosi invece al miglioramento della periferica di input per eccellenza: la tastiera. Del resto abbiamo visto nel campo dei mouse una vera e propria escalation tecnologica, perché mai la tastiera, strumento principe di ogni videogiocatore che si rispetti, dovrebbe restare sempre uguale? Inutile dire, poi, che l'ergonomia di una tastiera canonica non è certamente eccelsa, specialmente per chi deve destreggiarsi tra un gran numero di comandi e la classica croce direzionale WASD.
Da Thrustmaster arriva la soluzione definitiva: una tastiera ridotta ed ergonomicamente studiata per rendere intuitivo al massimo l'accesso a un gran numero di comandi. Basta appoggiare il polso all'apposito supporto per accorgersi della bontà della soluzione: le dita vanno ad appoggiarsi immediatamente sulla croce direzionale, con il mignolo pronto ad attivare il comunicatore vocale (molto simile al GameVoice di Microsoft come disposizione dei comandi) e il pollice adagiato su una serie aggiuntiva di tasti. Nelle vicinanze della croce direzionale troviamo altri pulsanti aggiuntivi raggiungibili con minimi spostamenti del dito, mentre altre due serie di tasti trovano spazio più sulla parte alta della periferica.
Provata con Unreal Tournament, la periferica si è dimostrata eccellente, sebbene si trattasse di un prototipo non definitivo: la disposizione dei comandi scelta era semplicemente eccellente: croce direzionale con impostazione classica (avanti-indietro-strafe laterale), il tasto immediatamente sotto al pollice per saltare, le armi sui tasti in alto, ma configurate anche sulla rotella del mouse e i classici tasti del mouse per il fuoco primario e secondario. Come già detto, il periodo di apprendimento può variare da dieci secondi a dieci minuti... sicuramente non di più vista l'accuratezza del design. Grazie a un semplice e leggero software di gestione potremo mappare ogni singolo comando presente nel gioco sui vari tasti del controller, personalizzando ulteriormente l'interfaccia di gioco e adattandola alle nostre esigenze.
Non sappiamo ancora quanto dovremo attendere per poterlo affiancare alla nostra tastiera tradizionale, ma già non vediamo l'ora di metterci "la mano" sopra.
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Thrustmaster, molto intelligentemente, abbandona questo filone, dedicandosi invece al miglioramento della periferica di input per eccellenza: la tastiera. Del resto abbiamo visto nel campo dei mouse una vera e propria escalation tecnologica, perché mai la tastiera, strumento principe di ogni videogiocatore che si rispetti, dovrebbe restare sempre uguale? Inutile dire, poi, che l'ergonomia di una tastiera canonica non è certamente eccelsa, specialmente per chi deve destreggiarsi tra un gran numero di comandi e la classica croce direzionale WASD.
Da Thrustmaster arriva la soluzione definitiva: una tastiera ridotta ed ergonomicamente studiata per rendere intuitivo al massimo l'accesso a un gran numero di comandi. Basta appoggiare il polso all'apposito supporto per accorgersi della bontà della soluzione: le dita vanno ad appoggiarsi immediatamente sulla croce direzionale, con il mignolo pronto ad attivare il comunicatore vocale (molto simile al GameVoice di Microsoft come disposizione dei comandi) e il pollice adagiato su una serie aggiuntiva di tasti. Nelle vicinanze della croce direzionale troviamo altri pulsanti aggiuntivi raggiungibili con minimi spostamenti del dito, mentre altre due serie di tasti trovano spazio più sulla parte alta della periferica.
Provata con Unreal Tournament, la periferica si è dimostrata eccellente, sebbene si trattasse di un prototipo non definitivo: la disposizione dei comandi scelta era semplicemente eccellente: croce direzionale con impostazione classica (avanti-indietro-strafe laterale), il tasto immediatamente sotto al pollice per saltare, le armi sui tasti in alto, ma configurate anche sulla rotella del mouse e i classici tasti del mouse per il fuoco primario e secondario. Come già detto, il periodo di apprendimento può variare da dieci secondi a dieci minuti... sicuramente non di più vista l'accuratezza del design. Grazie a un semplice e leggero software di gestione potremo mappare ogni singolo comando presente nel gioco sui vari tasti del controller, personalizzando ulteriormente l'interfaccia di gioco e adattandola alle nostre esigenze.
Non sappiamo ancora quanto dovremo attendere per poterlo affiancare alla nostra tastiera tradizionale, ma già non vediamo l'ora di metterci "la mano" sopra.
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