Midnight Murder Club. La recensione dello sparatutto a luci spente
La nostra recensione dello sparatutto online di Velan Studios basato sulla totale assenza di luce
Negli ultimi anni il mondo dei videogiochi ha visto tantissime software house lanciarsi nella ricerca spasmodica di un titolo live service o multiplayer online che trovasse un posto tra i mostri sacri del genere e anche nel cuore dei giocatori.
Dopo una lunga serie di “more of the same”, alcuni sviluppatori sono riusciti a trovare la quadra differenziandosi dalla massa, così abbiamo avuto Among Us, che si basa sul concetto di tradimento, Rocket League, che unisce due mondi totalmente diversi, Fall Guys, che punta tutto su un concept folle e coloratissimo, o Dead By The Daylight, che porta il concetto di deathmatch su un nuovo livello.
Non stupisce quindi che Velan Studios abbia puntato tutto su un concept originalissimo per la creazione di Midnight Murder Club; sparatutto online in prima persona con un’anima da party game e basato sulla totale assenza di luce.
Nonostante sia un gioco online, Midnight Murder Club ha un’anima da party game, tant’è che uno dei suoi punti di forza è nel Guest Pass che permette di invitare 5 amici a unirsi a una partita anche se non possiedono il gioco.
In effetti, il gioco dà il suo meglio se giocato con degli amici, tuttavia può essere tranquillamente giocato anche con dei perfetti sconosciuti, a patto di essere in grado di gestire la chat di prossimità e, soprattutto, di finire in una partita con persone che non disattivino il microfono.
Questo perché l’audio è la componente centrale di Midnight Murder Club.
Il gioco ci porta tra i corridoi di Villa Wormwood, dove dovremo scontrarci coi vari personaggi in una sfida all’ultimo sangue.
Ah, non c’è nessuna luce. Buio totale.
Il gioco ci metterà a disposizione solamente una torcia, un revolver e un coltello, con i quali stanare e mettere fuori combattimento gli altri giocatori.
Una sparatoria al lume di candela. Il gameplay di Midnight Murder Club
Ecco quindi, che in assenza totale di luce, l’udito diventa il nostro miglior alleato. Ogni passo, ogni sparo, ogni porta che si apre o si chiude, diventano elementi in grado di aiutarci a individuare gli altri giocatori; dando il via a una sorta di acchiapparella al buio.
Chiaramente possiamo usare la nostra torcia per illuminare le ambientazioni, ma ciò rivelerebbe la nostra posizione; di conseguenza la torcia va utilizzata con parsimonia.
E anche l’idea di sparare in giro nella speranza di beccare qualcuno è fallimentare, poiché i colpi sparati lasciano una scia luminosa che, ancora una volta, rivela agli altri giocatori dove ci troviamo.
Ecco quindi che la conversazione tra amici durante il gioco diventa uno degli elementi centrali dell’esperienza; con la chat di prossimità che permette di ascoltare le varie voci solo quando l’avversario è vicino a noi. Tuttavia Midnight Murder Club riesce a essere godibile anche per chi gioca con degli sconosciuti tramite l’alterazione della voce dei giocatori avversari, quindi saremo in grado di distinguere chi è in squadra con noi e chi non lo è tramite la tonalità della voce.
L’assenza di luce e il focus sull’udito fa della furtività il perno centrale di Midnight Murder Club, tuttavia i ragazzi di Velan hanno inserito tra le varie stanze della villa una serie di elementi in grado di rendere l’esperienza molto divertente. Si va dai semplici strumenti musicali sui quali potrete inciampare nel buio a cose sparse per terra, fino a strobosfere - inserite senza alcuna logica - pronte ad attivarsi, con tanto di musica dance, al nostro passaggio.
Altra meccanica interessante è quella della polvere. Quando la torcia è spenta e il buio la fa da padrone, è possibile vedere galleggiare nell’aria piccole particelle di polvere, le quali si muovono quando attraversate da qualcuno, diventando quindi ottime alleate per stanare i vari avversari.
Le varie modalità di gioco di Midnight Murder Club
Tali meccaniche di gameplay si arricchiscono di diverse chicche aggiuntive nelle varie modalità che il gioco offre.
Vi è il classico deathmatch, in solitaria e a squadre, dove tra le varie stanze della villa è possibile trovare una serie di slot machine che offrono equipaggiamento aggiuntivo come mitragliatrici, trappole per orsi, manichini da piazzare in giro e tanti altri strumenti che allargano il range di modi per sconfiggere i vari avversari.
Altra modalità, e forse la meglio risuscita, è quella delle Carte Jolly, la quale si basa sul deathmatch ma vi aggiunge la possibilità di scegliere una serie di carte all’inizio di ogni partita che introducono nuove regole, alcune totalmente folli, per tutti i giocatori.
È possibile ingigantire la testa dei personaggi, far sì che questi si rimpiccioliscano quando colpiti, oppure far sì che i giocatori che restano fermi per più di qualche secondo prendano fuoco - adoro l’odore di camper bruciati al mattino cit.
La modalità Carte Jolly permette anche di giocare in solitaria con 5 bot, la cui IA è stata ampiamente migliorata, permettendo quindi di padroneggiare i comandi di gioco con calma.
Vi sono poi altre modalità che si basano su obiettivi specifici.
Turno di notte è una modalità di gioco in solitaria e ci dà l’obiettivo di completare una serie di rituali mentre un gruppo di revenant - che altro non sono che dei bot armati di torcia e revolver - è sulle nostre tracce.
Ladro nella notte invece ci chiede di recuperare una serie di tesori nascosti in dei forzieri mentre i suddetti revenant ci inseguono.
Cacciatori di teste è una sorta di ruba bandiera. Vi sono una serie di teschi nascosti in giro per la villa e mentre una squadra ha il compito di distruggerli tutti, l’altra ha il compito di proteggerli.
Non solo audio. Il comparto tecnico di Midnight Murder Club
Come già accennato, sul piano tecnico Midnight Murder Club punta tutto sul sonoro. Il titolo presenta un audio 3D che riesce a far immergere il giocatore e dona un ottimo feedback sia dei suoni dalla distanza che nell’aiutare a individuare da dove questi provengano.
Per la nostra prova di Midnight Murder Club abbiamo utilizzato le PlayStation Pulse Explore e il risultato è stato più che ottimo. Purtroppo il gioco non offre la stessa esperienza con l’audio della TV.
Nonostante il titolo di Velan Studios si svolga quasi unicamente al buio, il gioco riesce a dire la sua anche sul piano grafico, con Villa WormWood che è in grado di regalare dei piacevoli scorci.
Menzione d’onore va alla gestione delle luci e dei riflessi, che aumentano di tanto la qualità del gioco, soprattutto quando la luce viene riflessa su specchi vari o passa in qualche fessura.
Considerazioni finali su Midnight Murder Club
Midnight Murder Club non reinventa la ruota, nonostante a modo suo ci provi. Prende la formula basilare degli sparatutto e la arricchisce con una serie di guizzi creativi che aiutano il titolo a emergere dalla - noiosissima - media.
Purtroppo l’effetto novità sparisce ben presto.
Villa Wormwood è molto piccola e ciò fa sì che dopo una dozzina di partite i giocatori più esperti non avranno alcuna difficoltà a muoversi tra le varie stanze usando la torcia il meno possibile.
Inoltre, la presenza di un’unica mappa dopo un po’ di tempo rende l’esperienza semplicemente noiosa.
Non è però da escludere che in futuro gli sviluppatori introducano nuove aree e nuove meccaniche; e magari anche una classifica globale sulla quale basare il matchmaking - così i nabbi come me giocano con altri nabbi.
Dato il prezzo competitivo di 10 euro e la possibilità di giocare con 5 amici tramite il guest pass, Midnight Murder Club merita sicuramente la vostra attenzione se siete amanti degli sparatutto in prima persona e siete alla ricerca di qualcosa con cui spendere qualche ora durante la giornata.