La ASA condanna EA nel caso Dungeon Keeper

La ASA condanna EA nel caso Dungeon Keeper

La Advertising Standards Authority (ASA), l'organo Britannico preposto alla regolamentazione degli Advertisment, ha condannato Electronic Arts ha cambiare la definizione di prodotto per la versione Mobile di Dungeon Keeper, definendo incorretta (al limite del fraudolento) la nomenclatura Free-to-Play.


Il gioco, per quanto sulla carta sia gratuito, in realtà fa estremamente perno sulle microtransazioni per permettere ai giocatori di avanzare più speditamente: addirittura lo stesso Peter Molyneux, creatore dell'originale Dungeon Keeper, si è espresso estremamente negativamente a proposito del modello economico scelto e dei tempi di attesa estremamente lunghi a cui il gioco obbliga l'utente che non intenda pagare per le "scorciatoie".


Stando al documento dell'ASA, la denuncia è sorta quando qualcuno "si è accorto che il gameplay è severamente limitato a meno di non effettuare acquisti in-app ma incentivato laddove l'advertisement è fuorviante perché omette informazioni significative."


Ovviamente EA ha avuto la possibilità di difendersi, affermando che "il gameplay senza acquisti in-app non è severamente limitato" aggiungendo che l'Advertisement specifica (ed è così) che tutte le risorse di gioco sono ottenibili senza pagare e che non tutte sono sottomesse a un timer. Di fatto però, in molti lamentano il fatto che ottenere le "gemme" sia estremamente dispendioso in termini di tempo, e visto che lo scopo principale di questa risorsa è quello di velocizzare i timer, la gente è portata ad acquistarle con soldi reali.


EA ha concluso la sua arringa asserendo che il suo prodotto non è l'unico a fare uso di simili sistemi di gameplay (a questo proposito ha citato vari esempi) e che nel concept del gioco i timer sarebbero comunque presenti anche se non fosse free-to-play.


L'ASA ha comunque cosndierato insufficienti le ragioni di EA a fronte delle proteste e dell'evidenza della disparita tra il gioco senza microtransazioni e quello "pagato" in quanto "E' estremamente probabile che i giocatori raggiungano una posizione in cui siano impossibilitati ad ottenere ulteriori progressi o azioni significative nel gioco finché un timer non abbia terminato il suo corso o sia saltato, e questi periodi diventano sempre più lunghi e significanti, così come il costo per saltarli, man mano che si avanza nel gioco."


In più, facendo fede all'advertisement "i giocatori potrebbero aspettarsi che la progressione nel gameplay e la loro capacità di andare avanti sia slegata a ritardi inaspettati o eccessivamente onerosi, e abbiamo anche considerato che la durata e frequenza di questi countdown era oltre quella che potrebbe essere ragionevolmente prevista dai giocatori."


In conclusione, l'attuale Advertisement "Non deve comparire ancora nella sua forma attuale: EA deve assicurare che i futuri Advertisement chiariscano le limitazioni del gameplay libero e il ruolo degli acquisti in-app a proposito della velocizzazione del gameplay."