Diablo IV lancia in Cina - ma è censurato

Niente sangue né ossa

di Tommaso Alisonno

Un vecchio modo di dire che deriva da una commedia teatrale di Alistair Foot e Anthony Marriott recita "Niente sesso: siamo Inglesi". Parafrasando questa formula quest'oggi potremmo dire "Niente sangue: siamo Cinesi".

Questo è nella sostanza il fulcro della questione che riguarda Diablo IV, l'arcinoto Action-RPG di casa Blizzard, alla vigilia del suo debutto in Cina. Se è vero che noi Occidentali siamo potuti tornare sul mondo di Sanctuarium nel Giugno del 2024 i conterranei di Xi Jinping ancora attendono il lancio del gioco, fissato per il prossimo 12 Dicembre.

I motivi di questo ritardo sono molteplici, prima fra tutte la politica protezionista della Cina che vaglia sempre infinite volte ciascuna produzione estera prima di convalidarne la pubblicazione e vendita sul suo territorio - non sia mai che promulghi pensieri e concetti contrari al corretto pensiero. Nel caso specifico di Diablo IV, l'ok è arrivato lo scorso Luglio - come riportato su WOWHead - sebbene già allora si parlasse di alcune modifiche minori che Blizzard avrebbe dovuto effettuare sul software prima di arrivare sugli scaffali.


Diablo IV senza sangue né ossa in Cina

Le modifiche in questione sono apparse immediatamente visibili a coloro i quali hanno avuto modo di testare la Beta della versione Cinese: tanto per cominciare, nel gioco è completamente sparito il sangue, uno degli elementi cardine dell'impatto grafico truculento del prodotto Blizzard, rimpiazzato da  una sorta di nebbiolina polverosa bruna che si dissolve col tempo. In secondo luogo, uno dei boss iconici del gioco, il Wandering Death, ha totalmente modificato il suo aspetto da quello di uno scheletro gigante a una sorta di creatura elementale di roccia.

Il motivo è che secondo le norme cinesi non è possibile mostrare nei videogiochi nulla che sia riconducibile né a corpi sezionati o straziati, né pratiche occulte quali la necromanzia e il risveglio dei morti. Anche se non sono state mostrate immagini apposite è dunque lecito immaginare che anche tutti gli altri scheletri e non-morti presenti nel gioco siano stati modificati di conseguenza. Anche parecchie icone del gioco, raffiguranti teschi, subiranno il medesimo trattamento.

Continuando ad abusare dei modi di dire, "piuttosto che niente è meglio piuttosto": almeno adesso anche i milioni di giocatori Cinesi potranno riversarsi sui server di Diablo IV e abbattere demoni come se non ci fosse un domani.

Diablo IV è disponibile su PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S: avete letto la nostra Recensione?