C'è un nuovo Captain America all'orizzonte? Zdarsky rimescola le carte sul banco

Steve Rogers si confronta con un’eredità complessa nel secondo numero della nuova serie Marvel scritta da Chip Zdarsky. Ma chi è davvero David Colton?

C'e un nuovo Captain America all'orizzonte? Zdarsky rimescola le carte sul banco

Mentre il mondo moderno si riallinea con l’icona di un’altra epoca, Captain America torna a esplorare il suo lato più fragile e disorientato. Dopo il debutto del primo numero firmato da Chip Zdarsky e Valerio Schiti, la nuova serie targata Marvel Comics continua a scavare nel periodo di transizione vissuto da Steve Rogers subito dopo il suo risveglio dal ghiaccio.

Una transizione tutt’altro che lineare, che nel secondo numero lo porterà ad affiancare un personaggio del tutto nuovo nel panorama del fumetto: David Colton, un Captain America del ventunesimo secolo, formato e autorizzato direttamente dal governo. Una figura che sembra guardare Steve con ammirazione, ma che rappresenta anche una visione profondamente diversa del simbolo che entrambi incarnano.

Nel secondo numero, Steve e David vengono inviati in missione congiunta, e il loro rapporto — potenzialmente sinergico, ma teso — si complica ulteriormente quando entrano nel territorio controllato da Victor Von Doom. È qui che il passato ritorna con prepotenza: Rogers, che una volta combatteva un folle europeo assetato di potere, ora si ritrova davanti il monarca di Latveria. E, ancora una volta, non può semplicemente stare a guardare.

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Un'immagine dell'albo. Crediti: Marvel Comics

Zdarsky sottolinea quanto questa nuova dinamica giochi su un doppio binario temporale. «David è un Captain America nato in un mondo post-11 settembre. E adesso il suo eroe è tornato, ma sotto il suo comando. Hanno sempre detto di non incontrare mai i propri miti», ha dichiarato lo sceneggiatore. Una frase che suona quasi profetica.

La serie, che nei prossimi numeri porterà Steve a confrontarsi anche con i Fantastici Quattro, getta le basi per un confronto fra diverse visioni dell’eroismo. «Scrivere Destino è stato un piacere», ha raccontato Zdarsky, «è un antagonista raro per Steve, ed è proprio questo a renderlo interessante. Latveria è un problema. E l’ombra di Destino è lunga».

Il secondo numero, in uscita il 6 agosto, è illustrato da Valerio Schiti, con i colori di Frank Martin e la copertina di Ben Harvey. La Marvel ha inoltre svelato in anteprima le variant cover del quarto numero, firmate da Fabrizio de Tommaso e dallo stesso Zdarsky.

Un modo elegante per dire che questo nuovo ciclo narrativo, tra passato e presente, non si limita a riscrivere l’uomo: sta ridefinendo il mito.

 

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