Bloodborne: Sony non vuole più la mod per i 60 fps
Dopo quasi quattro anni, ne viene richiesta la rimozione. Sarà un caso?

Per chi non lo conoscesse, Bloodborne è un soulslike gotico sviluppato da FromSoftware e diretto dal maestro Hidetaka Miyazaki. Come tutte le opere firmate dall'autore di Dark Souls, anche Bloodborne è diventato un oggetto di culto, sebbene sia rimasto confinato a PlayStation 4: lanciato nel marzo 2015, dopo quasi 10 anni non è ancora stato rilasciato su altre piattaforme, quindi solo gli utenti di PS4 e PS5 possono goderselo.
Perché prendersela con le mod di Bloodborne proprio ora?
Nel corso degli anni, la folta schiera degli appassionati di soulslike non ha smesso di chiedere una edizione rimasterizzata o un remake di Bloodborne e la speranza è ancora accesa. Molti giocatori sentono il bisogno di dare una svecchiata alla versione originale e c'è chi ha già provveduto in maniera amatoriale: nel febbraio 2021 il modder Lance McDonald aveva rilasciato una patch che permette a Bloodborne di girare a 60 fps (la versione originale va a 30 fps).
Qualche giorno fa, McDonald ha condiviso un messaggio dove ha spiegato di essere stato contattato da Sony Interactive Entertainment, che ha richiesto la rimozione dei link alla patch su Internet. Il tempismo dell'operazione è piuttosto sospetto: se la modifica amatoriale era sgradita, perché aspettare quasi quattro anni prima di prendere provvedimenti? Può darsi che l'inerzia di Sony sia stata una semplice coincidenza, ma può pure darsi che qualcosa stia bollendo in pentola.
Una piccola nota a margine: il remake di Demon's Souls è uscito nel 2020 e da allora non si sa bene di cosa si stia occupando lo studio che lo ha curato, Bluepoint Games. Formalmente, lo staff di Bluepoint sostiene che stia lavorando su qualcosa di nuovo, non su un altro remake; noi ci limitiamo ad osservare che la IP di Bloodborne appartenga a Sony, quindi la casa di PlayStation può benissimo decidere di farne un remake, come accaduto con Demon's Souls…