Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

La nostalgia della pixel art incontra l'immediatezza dell'esperienza co-op

Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

Cosa succede quando le meccaniche di gestione e la tensione claustrofobica di un survival horror classico, come i primi capitoli di Resident Evil, incontrano la necessità di collaborazione e la frenesia di un titolo co-op? La risposta è Whisper Mountain Outbreak, un esperimento coraggioso ma, ve lo anticipo, riuscito: sviluppato e pubblicato da Toge Productions, è ambientato nel 1998 e ci getta nel cuore della notte sul Monte Bisik, dove un antico orrore è stato risvegliato. Avvolti da una nebbia implacabile e minacciati da creature grottesche, i giocatori sono chiamati a lottare per la propria fuga, in un’esperienza che riesce a essere al contempo fresca e profondamente nostalgica. Questo titolo non punta solo a spaventare, o almeno non nel senso convenzionale del termine pur inserendo qualche jump scare occasionale, bensì a costringere i giocatori a dipendere l'uno dall'altro in ogni singola, angosciante, decisione.

Un piccolo, grande orrore in pixel art

L'impatto visivo di Whisper Mountain Outbreak è senza dubbio uno dei suoi maggiori punti di forza e un elemento centrale nella sua capacità di generare tensione. Gli sviluppatori hanno saputo creare un ibrido grafico 2.5D retro che attinge a piene mani dal fascino grezzo delle console del passato - e abbiamo già potuto vedere in titoli come 2Dark, che ormai conta qualche anno sulle spalle. I personaggi sono sprite in pixel art, con uno stile che evoca immediatamente una sensazione di familiare nostalgia, ma questo contrasto viene utilizzato intelligentemente contro il giocatore.

Le ambientazioni, infatti, sono realizzate con modelli 3D low-poly e l'intera azione si svolge attraverso una rigida prospettiva isometrica. Questa inquadratura non è casuale: è un filtro deliberato che restringe costantemente il campo visivo, rendendo ogni angolo cieco un potenziale nascondiglio per i nemici. L'oscurità è la vera protagonista: le fonti di luce sono rare e spesso fornite da torce tremolanti, amplificate dalla nebbia persistente che copre ogni area e impedisce di vedere con chiarezza cosa si nasconda pochi metri più avanti. Questa gestione sapiente della luce e dell'inquadratura, unita al design peculiare dei mostri - alcuni ispirati anche al folklore indonesiano - dimostra come non il fotorealismo non sia l'unica soluzione per instillare un senso di grottesco e un’opprimente paranoia. Il risultato è un’estetica che è contemporaneamente affascinante, per la sua coerenza stilistica, e inquietante.

Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

A completare l'efficacia della grafica retrò interviene un ottimo sound design, cruciale per capire a cosa si sta andando incontro. Il titolo stesso del gioco evoca sussurri e l'audio ambientale è fondamentale per stabilire la tensione. I sussurri che si sentono in lontananza, i rumori improvvisi di vetri rotti o il fragore metallico dei nemici più grandi che si muovono nei corridoi, tutto contribuisce a una colonna sonora perfettamente calzante che aumenta la tensione del giocatore. Il soundscape è curato in modo tale che ogni scricchiolio di pavimento o il grido di un compagno lontano tramite la chat vocale di prossimità integrata diventa un elemento di stress da non sottovalutare. Ascoltare i passi pesanti di una creatura più grossa dei consueti infetti avvicinarsi mentre si è impegnati a decifrare un codice è un esempio perfetto di come l'audio amplifichi il senso di pericolo.

Un modello di gameplay simil Escape Room

Il nucleo pulsante di Whisper Mountain Outbreak risiede nel suo intenso loop di gameplay, che riesce a bilanciare con successo esplorazione, risoluzione di enigmi e combattimento di sopravvivenza. Il gioco si configura come un PvE per un massimo di quattro giocatori in cui il lavoro di squadra non è un optional, ma l’unica via d’uscita. Volendo si può giocare anche da soli, tuttavia il livello di sfida cresce esponenzialmente soprattutto a fronte delle orde di cui andrò a parlare tra poco; a maggior ragione se sono le vostre prime partite e non sapete, giustamente, cosa fare o dove muovervi, ogni secondo perso è un invito per le creature che vi circondano a farsi avanti in massa.

Le missioni si svolgono in ambientazioni come ospedali abbandonati o mercati infestati, nonché una sempre iconica stazione di polizia, e richiedono il recupero di oggetti chiave o la risoluzione di rompicapi più o meno complessi prima di poter procedere con l'estrazione dei nostri valorosi personaggi. Queste sezioni di "escape room" sono un chiaro tributo ai classici dell'orrore gestionale: decodificare combinazioni, ripristinare circuiti elettrici, sbloccare serrature complesse o trovare badge per l'accesso sono all'ordine del giorno. Spesso, la risoluzione di un puzzle richiede la decomposizione del team per la raccolta di indizi separati, come decifrare un codice trovato in un'area per sbloccare una cassaforte in un'altra, elevando il livello di comunicazione e coordinazione richiesto.

Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

Tuttavia, la pressione non deriva dalla difficoltà cerebrale dei puzzle, quanto dal fatto che si è costantemente in pericolo. Le minacce arrivano in ondate periodiche, costringendo il gruppo a interrompere la risoluzione per difendersi e curarsi, trasformando momenti di apparente calma in spaventose corse contro il tempo. Ricordo uno forse dei momenti più tesi, in cui io e il mio compagno dovevamo ottenere la password di accesso a un computer nella stazione di polizia: io ero davanti al computer a dargli gli indizi del caso, lui in un'altra stanza per fare i controlli incrociati e provare a darmi la soluzione, il tutto mentre eravamo consapevoli di un'orda in arrivo (il suono qui è fondamentale) e che l'avremmo affrontata separati. A pochissimi secondi dall'inizio abbiamo sbloccato l'accesso, ottenuto il codice per l'armeria e siamo corsi alla posizione, riunendoci soltanto poco dopo che l'orda si era scatenata e riuscendo a sopravvivere di misura.

Cruciale per la sopravvivenza è la gestione delle risorse, intenzionalmente ristretta e punitiva. Munizioni, armi da mischia e oggetti curativi come le "erbe verdi" sono limitati e il sistema di crafting costringe a scelte strategiche. Con l'inventario ristretto, i giocatori devono costantemente decidere le loro prossime mosse in tempi piuttosto rapidi, andando anche incontro alla difficile scelta di lasciare indietro risorse perché non hanno spazio né vale la pena crearlo forzatamente. Questi dilemmi tattici sono amplificati dalla presenza costante delle orde. Il gioco calibra le sue minacce in modo che non ci sia mai un momento di vero riposo, spingendo all'esplorazione frenetica e al rischio calcolato. In tutto questo, l'esplorazione è cruciale non solo per la riuscita della missione in sé ma, anche, per l'ottenimento di materiali grazie ai quali potenziarci, una volta alla base, e di conseguenza essere in grado di costruire equipaggiamenti sempre migliori prima di ripartire per un nuovo incarico. Gli inventari alla base non sono condivisi e nemmeno le risorse raccolte, motivo per cui ogni giocatore può muoversi in autonomia, ed eventuale sinergia, senza correre il rischio di rompere le uova nel paniere di qualcun altro.

Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

Il combattimento è reso complesso dalla varietà dei nemici e dal feeling macchinoso delle armi da fuoco in visuale isometrica, che enfatizza la vulnerabilità del giocatore. Non ci sono solo infetti lenti; ci si imbatte in creature che attaccano a distanza con sostanze tossiche, "Crawler" giganti che tentano di immobilizzare con attacchi a sorpresa o nemici corazzati che richiedono fuoco concentrato o l'uso di esplosivi. Ogni tipologia esige una risposta tattica diversa, rendendo essenziale che il team disponga di un arsenale bilanciato e ben coordinato per evitare di essere sopraffatto, o consumare troppe risorse.

A conferire profondità e rigiocabilità al titolo è l'introduzione di elementi roguelike. La randomizzazione delle classi all'inizio di ogni run è ciò che impedisce al gioco di diventare ripetitivo. Se si ottengono classi orientate al supporto (come il Medico, essenziale per la sopravvivenza prolungata) e classi con alto danno da mischia (come il Pompiere), la squadra deve adottare un approccio più cauto e strategico. Al contrario, con un'enfasi su classi aggressive o con bonus alle armi da fuoco, si può puntare a liberare aree rapidamente. La capacità di apprendere nuove abilità, come ho accennato poco sopra, e di applicare l'esperienza guadagnata tra una missione e l'altra garantisce inoltre un senso di progressione e di potenziamento a lungo termine.

Sviluppatori aperti al feedback dell'utenza

È fondamentale notare che il panorama di Whisper Mountain Outbreak è in costante evoluzione, e gli sviluppatori hanno dimostrato di ascoltare attivamente il feedback della community, in particolare per quanto riguarda le criticità iniziali. Il primo aggiornamento significativo ha introdotto una serie di miglioramenti cruciali che rafforzano l'esperienza generale e la qualità della vita. La più attesa è stata senz'altro l'implementazione della funzione di salvataggio/caricamento, un'aggiunta vitale che mitiga la frustrazione di perdere progressi in lunghe run, specialmente per i giocatori in solitaria che in precedenza si trovavano ad affrontare sessioni particolarmente lunghe e frustranti. Questo intervento risolve uno dei maggiori ostacoli all'accessibilità.

Whisper Mountain Outbreak, un horror perfetto da giocare in compagnia

Parallelamente, l'introduzione del Quick Join ha notevolmente snellito il processo di matchmaking, consentendo ai giocatori di tuffarsi nell'azione co-op più rapidamente e senza intoppi, incentivando sessioni di gioco più brevi e dinamiche. Sono state poi implementate altre migliorie, come la possibilità di zoomare e trascinare liberamente la mappa per una migliore navigazione, il supporto a Steam Cloud per la sincronizzazione dei progressi e un ribilanciamento degli scaling dei nemici nelle ondate difensive. Questi interventi dimostrano una chiara intenzione di raffinare l'esperienza, rendendola meno punitiva e più fluida, pur mantenendo l'alto livello di difficoltà tipico del genere. Guardando inoltre la pagina degli aggiornamenti, potete farvi un'idea delle interessanti implementazioni per il futuro.

Whisper Mountain Outbreak

Versione Testata: PC

Whisper Mountain Outbreak Cover.jpg

Whisper Mountain Outbreak

In definitiva, Whisper Mountain Outbreak è un ottimo esempio di come si possa onorare il passato pur proponendo un'esperienza moderna e focalizzata sulla co-op. Sebbene l'Accesso Anticipato abbia mostrato alcune criticità iniziali, ora in gran parte attenuate dai primi aggiornamenti, il gioco brilla quando è giocato in compagnia, offrendo un'esperienza tesa e gratificante che farà la gioia degli appassionati di horror a bassa risoluzione. Resta solo da vedere come evolverà il bilanciamento per le future classi e i contenuti.

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