Warhammer Mark of Chaos

di
WAAGH! BLACK LABEL

Definire in poche righe la portata del fenomeno dei wargames nella società contemporanea non è così facile: vuoi perché si cerca di estraniarsi da questo mondo travagliato, o semplicemente perché scacchi e risiko sono ormai considerati fuori moda, la dimensione del fantasy su tavolo ha assunto livelli di diffusione non indifferenti. Tra i giochi, ruolistici o meno, andati diffondendosi negli ultimi 20 anni spicca alla pari di D&D uno strategico di origine britannica, targato Games Workshop: Warhammer Fantasy Battles, nel quale, in un mondo in perenne conflitto, una dozzina di razze, dai classici elfi e nani a più originali uomini lucertola e mummie redivive, lottano l'una contro l'altra nel tentativo di affermarsi. Tralasciando possibili analogie col mondo reale, tante civiltà totalmente differenziate le une dalle altre nelle loro caratteristiche culturali, militari e sociali, non potevano non attirare l'attenzione della nascente dimensione digitale della storia ludica. Certo molti di voi ricorderanno i più recenti tentativi di riproporre sui monitor i mondi creati dalla Games Workshop: si pensi agli strategici Hordes Of Rats e Dark Omen (cloni in chiave warhammer dei capolavori Warcraft I e II della Blizzard) e, più recentemente, un paio di titoli dedicati alla controparte cyberpunk warhammer 40mila: il deludente Fire Warrior e il riuscito Dawn of War.

Una pattuglia imperiale direttamente dal filmato introduttivo.
Una pattuglia imperiale direttamente dal filmato introduttivo.
L'impero in guerra, notare la palla di fuoco esplosa sui goblin a destra.
L'impero in guerra, notare la palla di fuoco esplosa sui goblin a destra.
E dopo una dura lotta i gobelin finalmente fuggono!
E dopo una dura lotta i gobelin finalmente fuggono!

A quasi otto anni di distanza da Dark Omen, ultimo titolo dedicato a Warhammer Fantasy Battles, un nuovo RTS su licenza GW si prepara ad invadere i nostri monitor: trattasi di Warhammer: Mark of Chaos (MoC d'ora in poi) dedicato, come dice il titolo, all'invasione delle orde del Caos contro l'impero degli uomini (è banale, ma almeno non sono i non morti o gli orchi stavolta). I tempi sono cambiati da Dark Omen, e oggi il modello non è più Warcraft II, ma bensì l'indiscusso re della strategia su computer, ovvero Rome Total War della Creativa Assembly, ed ecco quindi anche in MoC una bella mappa del mondo sulla quale spostare l'esercito attraverso sentieri obbligati che porteranno su torri, fortezze e, ogni tanto, villaggi alleati e presidi militari in cui arruolare nuovi soldati, ricomporre le unità che hanno subito perdite, potenziare le armi, dotare le truppe di comandanti alfieri e musici (cosa che manderà in sollucchero gli appassionati) e comprare oggetti magici per gli eroi. Nel frequente caso di incontro con armate della fazione avversaria (che usiate chaos e alleati skaven o impero e alleati elfi troverete spesso nemici per strada), la visuale del mondo lascia il posto a uno spaccato del campo di battaglia che, dopo una breve fase di schieramento, vi manderà direttamente al controllo delle singole unità, esattamente come in Rome. Un giocatore di warhammer, già contrariato dal fatto che di tutte le varie razze che compongono il gioco da tavolo, solo 4 vengono riproposte in MoC, non può restare impassibile di fronte la semplicità degli scontri gestiti dal PC.

Dimenticate le regole sulle linee di vista, le difficoltà di movimento, le folli risoluzioni del combattimento, le unità d'assalto e difensive, le differenze tra picche spade archibugi e archi: limitatevi a mandare quanti più uomini possibili sull'unità nemica e assistete mentre questa viene fatta allegramente a pezzettini: sciolti dal sistema a turno e dai poteri dei dadi, i reggimenti si prodigano in furibonde risse dove l'ultima parola viene decisa semplicemente dal mero fattore numerico, la stessa gestione del morale, rappresentato da una barra a scorrimento sotto le bandiere delle varie unità, sembra un mero effetto visivo che genera casualmente fughe o resistenze stoiche, dando l'impressione che il morale non abbia una reale influenza (anche si sta parlando di una versione ben lungi da quella finale). Sebbene sia troppo presto per sbilanciarsi in giudizi, si nota come all'attuale stato dello sviluppo la componente tattica debba essere accuratamente rivisitata ed ampliata, nel nome delle 80 pagine che compongono il regolamento del gioco da tavolo.

L'editor di modifica delle armate permette di "montare" digitalmente i nostri modellini e perfino di dipingerli...dal vivo è un'altra cosa però, fidatevi.
L'editor di modifica delle armate permette di "montare" digitalmente i nostri modellini e perfino di dipingerli...dal vivo è un'altra cosa però, fidatevi.
La mappa di gioco.
La mappa di gioco.
Il campione del chaos corre alla ricerca di seguaci con cui schiacciare l'impero.
Il campione del chaos corre alla ricerca di seguaci con cui schiacciare l'impero.

Restando sul campo, parliamo di eroi, importantissime figure tanto in warhammer quanto in ogni rts che si rispetti: il guaio è che noi giocatori su tavolo sappiamo benissimo che i personaggi sono parte integrante delle strategie e delle tattiche di battaglia, e che la vittoria spesso dipende dal giusto uso delle loro abilità, ecco, su computer pare si debba scordare tutto ciò. Gli eroi sono, come in mille altri giochi, personaggi particolarmente resistenti e capaci di fare molti danni, e non basta uno scarno inventario di armi e una rosa di abilità ispirate alle regole del gioco da tavolo a renderli simili a quelli che conosciamo da anni (chi poi ha mai visto un capitano imperiale col colpo mortale vorrei sapere). Stesso discorso per la magia: sparita la generazione degli incanti, i lanci falliti e i lanci dispersi: cliccate sull'icona e poi sull'unità bersaglio, e godetevi gli effetti. Tanto diranno "e quindi?", i giocatori di warhammer risponderanno "Nel gioco è un po' diverso", e saranno parecchi quelli che metteranno le mani su MoC solo per l'ambientazione, quindi un'attenta cura nel riproporre le meccaniche del gioco da tavolo non sarebbe male accetta.

In tema di grafica, invece, la sensazione è fin d'ora altamente positiva: rivedremo le miniature su cui abbiamo passato i pomeriggi aggirarsi sui nostri schermi a pieni dettagli e con animazioni fluide e realistiche, rivedremo tridimensionali le immagini dei libri degli eserciti e la mappa globale, ci godremo gli effetti devastanti degli incantesimi fino ad oggi solo immaginati. Il sonoro presenta le solite risposte predefinite (però sentire un prete gridare "Burn in the fire of Sigmar" mentre monda demoni è una cosa esaltante) e buoni effetti di clangore di lame e crepitare di spari. Se tutto verrà contornato da musiche degne (e sembrerebbe poco di si) il risultato sarà sicuramente eccellente.

Gli elfi alti attendono stoici il nemico...peccato che la truppa a sinistra sia formata da ombre e non da modelli, preview code, dopotutto.
Gli elfi alti attendono stoici il nemico...peccato che la truppa a sinistra sia formata da ombre e non da modelli, preview code, dopotutto.
Le orde Skaven si preparano a fare strage di elfi.
Le orde Skaven si preparano a fare strage di elfi.
Gli orchi non saranno giocabili,ma li incontrate spesso e saranno sempre TANTI!
Gli orchi non saranno giocabili,ma li incontrate spesso e saranno sempre TANTI!
Warhammer Mark of Chaos

Warhammer Mark of Chaos

Tenendo conto che la versione provata per questo articolo è sicuramente bel lungi dall'essere completa, lo scheletro si rivela soddisfacente: Warhammer è arrivato e non potrebbe essere visivamente più bello (carina inoltre l'idea di permettere al giocatore di personalizzare l'armata scegliendo colori di livree e casacche). Quel che manca? Attualmente MoC è un rts come tanti altri, con tattica assente, e warhammer non è questo. Se verrà aggiunto quel poco che gli manca per avvicinarlo anche come stile di gioco, oltre che per ambientazione, al capolavoro Games Workshop, allora potremo davvero aspirare a voti altamente positivi. Attendiamo fiduciosi.