Star Fox Zero

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Sono passati circa 9 anni dall'ultima volta che un capitolo inedito della serie Star Fox ha fatto capolino su una console Nintendo. Dobbiamo infatti tornare al non troppo lontano 2006, anno in cui su Nintendo DS usciva Star Fox: Command.

Nel frattempo, su Nintendo 3DS, abbiamo potuto rigiocare nel 2011 il remake del capitolo uscito su Nintendo 64, ma dopo quasi una decade inizia a sentirsi la mancanza di un vero e proprio nuovo episodio. A colmare questa lacuna ci penserà questo autunno Star Fox Zero, titolo che é stato ufficialmente annunciato nel corso del Digital Event tenuto da Nintendo qualche tempo fa.

In questo articolo raccogliamo tutte le informazioni che dal video di presentazione siamo riusciti a carpire, in attesa di toccare con mano il gioco vero e proprio.
Star Fox Zero
Uno degli ambienti che farà da sfondo alle missioni.


Fox torna in sella al suo Airwing


Il fatto stesso che Miyamoto in persona ha preso parte alla realizzazione del titolo ci ha confortato sin dal suo annuncio. A questa certezza si é aggiunto il piacere di vedere EAD 5 collaborare insieme a Platinum Games, per un binomio di tutto rispetto che sarà dunque impegnato su un brand di altrettanto valore.

Nel video che é stato mostrato durante il direct e successivamente nei Tree House che Nintendo ha tenuto durante l'E3 2015, Miyamoto-san ha spiegato nel dettaglio come funzionerà il sistema di controllo dell'airwing.

In pratica sullo schermo del televisore avremo la visione in terza persona dell'airwing. Questo sarà controllato attraverso i due stick e i dorsali. Con i primi controlleremo la virata e l'altezza e l'accelerazione, mentre con ZL e ZR potremo bloccare l'obiettivo e fare fuoco.

A questo meccanismo molto classico, viene poi implementato il giroscopio e lo schermo del gamepad. Il mirino per fare fuoco verrà infatti mostrato sullo schermo, con il giroscopio integrato all'interno del controller che ci servirà per prendere la mira.

Pur non avendo avuto modo di provarlo, più di una perplessità viene a galla. Ci risulta, infatti, difficile capire quanto potrà essere comodo gestire due schermi contemporaneamente all'intero di sezioni di gioco decisamente concitate. Il rischio di “incartarsi” tra uno schermo e l'altro sembrerebbe davvero alto, e questo potrebbe trasformarsi in una sorta di malus per il gioco, con una richiesta di cordinazione occhio-mano davvero eccessiva. Aspettiamo ovviamente di mettere le mani sulla demo, che all'E3 era composta da tre livelli di cui uno un tutorial.

> Clip: fidati di me

Fortunatamente a questo elemento controverso ma ancora non giudicabile, se ne aggiunge un altro che invece stuzzica non poco la nostra fantasia. Come spiegato dal noto game designer, all'interno di ogni singola missione potremo in qualsiasi momento trasformare il nostro airwing in altri mezzi. Tra questi ci sono il Walker, che ci permetterà di combattere completamente da terra. Il Gyrowing che ci trasformerà in una sorta di drone più agile nei movimenti stretti e con la possibilità di lanciare un robottino in grado di aprire cancelli o craccare pannelli elettronici. Infine, ci sarà anche il landmaster, ma di questo abbiamo ancora pochissime informazioni sul suo effettivo utilizzo. L'unica notizia certa che possiamo darvi é che si tratterà di una sorta di carro armato.

Questa caratteristica, come sottolineato più di una volta, non solo aggiunge varietà al gameplay, ma trasforma in qualsiasi momento l'esperienza di gioco in base al mezzo che decideremo di utilizzare. Questa é sicuramente una di quelle feature in grado di influenzare in maniera piuttosto importante il gameplay di un prodotto, e non vediamo l'ora di capire quale potrà essere l'impatto di ogni singola trasformazione all'interno di un singolo livello, ma soprattutto di come il game design si adatterà a questi cambiamenti.

Una grafica con…effetto vintage


Una prospettiva della visuale che avremo sul gamepad.
Una prospettiva della visuale che avremo sul gamepad.
Il Walker in azione.
Il Walker in azione.
Il robottino che utilizzero quando ci troviamo nella forma del Gyrowing.
Il robottino che utilizzero quando ci troviamo nella forma del Gyrowing.

Arriviamo così a parlare di quello che é l'elemento che più ci ha fatto storcere il naso durante la presentazione del prodotto: l'aspetto tecnico. Star Fox Zero si presenta infatti come un prodotto decisamente scarno sotto l'aspetto della mole poligonale. I livelli che abbiamo potuto vedere mostrano pochi contenuti in termini visivi, ma soprattutto una qualità delle texture che davvero sembra troppo lontana dagli standard a cui Nintendo Wii U ci ha abituato.

Unico elemento esente da questo discorso é l'airwing che sembra decisamente ben fatto e ricorda in tutto e per tutto quello reso famoso dalla saga, rendendogli onore in maniera più che degna. Lo stesso vale anche per le sue relative trasformazioni.

Ovviamente questi sono solo dei veloci e assolutamente poco fondati pensieri su quello che Star Fox Zero ha mostrato sino ad ora. Sullo showfloor di Nintendo era possibile provare tre livelli di gioco - oltre al tutorial uno ambientato a Corneria e l'altra nello spazio profondo -, e anche al di là dell'oceano dopo qualche prova, la sensazione predominante é quella della perplessità. Avendo alle spalle tre pilastri come Myamoto, EAD 5 e Platinum Games, la speranza é che alla fine le perplessità vengano colmate da un prodotto all'altezza del nome che porta.

Essendoci Nintendo però dietro a questo progetto, possiamo comunque sperare fino alla fine. Dopo nove anni Fox e compagni, così come tutti i loro fan, si meritano un titolo davvero all'altezza. Incrociamo le dita.
Star Fox Zero
Il landmaster dovrebbe essere una sorta di carro armato.

Star Fox Zero

Star Fox Zero

Il nuovo capitolo dedicato alla saga di Star Fox, non riesce a colpire sin dal suo annuncio. Se da una parte abbiamo le trasformazioni che stuzzicano in maniera positiva le sensazioni di noi giocatori, dall'altra abbiamo una componente tecnica e un sistema di controllo che lasciano più di qualche perplessità. Solo una prova approfondità ci potrà dire quale sarà la reale caratura del prodotto. Aspettiamo di provarlo con mano.