Project Zero 2 Director's Cut

Ricalcando fedelmente l'iter percorso dal suo illustre predecessore, a oltre sei mesi di distanza dalla sua uscita su PS2, Prooject Zero 2 si appresta a fare la sua comparsa sulla console di casa Microsoft. Al contrario della PS2, però, la stazione di gioco nero-crociata non vanta una consolidata tradizione nei survival horror e l'uscita di Pz2 assume quindi un'importanza che non trova un'esatta corrispondenza sul monolite nero. Se si eccettuano infatti i due capitoli "pari" di Silent Hill e il prequel di Project Zero 2, sono state ben rare le occasioni per cui gli utenti Microsoft hanno potuto avere a che fare con le atmosfere sincopate dei survival horror. Ed è proprio per questo motivo che al di là della semplice, e dovuta, conversione dell'avventura principale, Tecmo ha ben pensato di premiare l'attesa degli aficionados Microsoft proponendo un gustoso "plus" che può veramente fare la differenza. Ma andiamo per gradi.


La trama che fa da sfondo alle vincende di Project Zero 2 affonda ancora una volta nella tipica cultura horror nipponica, fatta di atmosfere rarefatte, fantasmi e presenze inquietanti, senza rinunciare al colpo ad effetto e al profuso utilizzo di liquido ematico. Ed è proprio all'interno di un villaggio abbandonato da secoli, ma ancora "presenziato" dalle anime tormentate dei vecchi abitanti che si svolge l'azione di gioco. Mio e Mayu sono le due protagoniste del gioco la cui unica colpa è quella di essere gemelle. Smarritesi in un bosco circostante e seguendo il percorso delle ali vermiglia di alcune farfalle, le due giovani si ritroveranno loro malgrado a dover chiudere un cerchio lasciato aperto secoli prima. Era infatti tradizione di questo villaggio (il cui nome non viene mai specificato), sacrificare due giovani gemelle per assicurarsi il benvolere degli dei. Capita però che una delle due vittime sacrificali, poco prima del compiersi della cerimonia, fugga dal suo triste destino, facendo precipitare il villaggio nella più totale disperazione e, soprattutto, nella dannazione eterna. L'arrivo delle due giovani, quindi, risveglia il desiderio delle anime tormentate che vedono la possibilità di portare a termine il rito interrotto secoli prima e trovare finalmente la redenzione.


Inizia da qui l'opera del giocatore, cercando al contempo di sopravvivere agli attacchi dei fantasmi e al recupero dell'amata gemella che, più sensibile al richiamo del mondo parallelo, abbandonerà presto la sorella e comincerà il suo errare solitario per il villaggio. Il gameplay di Project Zero 2 non si discosta dal classico canovaccio del survival horror, sapientemente bilanciato tra la continua ricerca di indizi per la soluzione dei puzzle che verranno proposti durante tutto l'arco del gioco, e gli scontri con i nemici di turno che nella saga di Project Zero vengono eliminati grazie all'utilizzo di una particolare arma che si discosta totalmente da quanto quanto visto nei già citati Silent Hill e Resident Evil. Mio dovrà infatti fotografare i suo avversari con una speciale "Camera Obscura" capace di immagazzinare al suo interno l'essenza stessa degli spiriti. Ad arricchire questa già peculiare scelta stilistica, il team Tecmo ha pensato bene di dotare questa versione Xbox dell'inedità modalità "first person" che metterà il giocatore direttamente al centro dell'azione.

Prova alla mano, abbiamo avuto la possibilità di testare la versione americana del gioco, Project Zero 2 Director's Cut ha saputo mantenere le già ottime promesse fatte nella versione Ps2, riuscendo ancora una volta a ricreare quelle atmosfere tetre e rarefatte che sono ormai un marchio di fabbrica della serie. In più, la modalità in prima persona si è dimostrata una scelta vincente, valorizzata al punto giusto e non ridotta a semplice "plus" per rinverdire un titolo che potrebbe sapere di "già visto". Oltre a tutto questo è da segnalare anche la rimasterizzazione dell'audio, che adesso sfrutta al meglio il Surround 5.1 che, nel caso di un survival horror, rappresenta un valore aggiunto di non poco conto. Rivisto, ma non stravolto, anche il comparto grafico del gioco, che grazie alla superiori capacità tecniche della console Microsoft è capace di presentare texture e strutture maggiormente definite e, così come per il primo episodio, effetti luce in real time che impreziosiscono il già ottimo aspetto visivo. Per finire, citiamo anche proprio il finale di questo Director's Cut che, senza volervi svelare troppo, è completamente differente rispetto alla controparte Ps2 e presenta anche un boss di fine livello finalmente capace di dare del filo da torcere, com'è giusto che sia. Un motivo in più per guardare con fiducia al 25 gennaio, data in cui Project Zero 2: Director's Cut vedrà finalmente la luce dopo il buio che ne ha avvolto lo sviluppo.

Project Zero 2 Director's Cut

Project Zero 2 Director's Cut

Si sa, le conversioni da una console all'altra rischiano sempre di essere la fiera del già visto, specie quando la conversione in oggetto è a quasi un anno di distanza dall'uscita originale. Tecmo ha saputo dimostrare, invece, che possono bastare dei piccoli ritocchi al quadro generale e nuove e funzionali modalità di gioco per poter dare nuovo lustro ad un titolo che, ne siamo certi, piacerà e non poco all'utente verde-crociata.