Mirror's Edge: Catalyst

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Il primo Mirror's Edge é uno di quei giochi che con l'avanzare degli anni si é trasformato in una vera e propria perla all'interno della comunità videoludica. Un esperimento provato da DICE che ha riscosso un successo probabilmente insperato. Meccaniche di gioco molto particolari, una componente visiva accattivante e una protagonista entrata subito nel cuore di tutti i giocatori sono stati alcuni degli elementi che hanno contribuito al successo del gioco.

A distanza di qualche anno, in quel di Colonia, ci troviamo nuovamente ad affrontare Faith, in quello che più che un seguito sembra un vero e proprio reboot in grado però di mantenere ben saldo lo spirito del prodotto.



Free running



Mirror's Edge: Catalyst viene presentato all'interno di uno stanzino decisamente minimal, che in parte richiama la componente visiva del gioco. I due sviluppatori presenti nella stanza, nonostante la stanchezza pienamente percepibile, trasmettono una carica non indifferente.

La gioia di poter finalmente mostrare in maniera corposa e giocabile una parte del gioco é sempre un momento molto importante per i team di sviluppo. Mentre sulla televisione scorrono le prime immagini di Faith all'interno della città di vetro (nuova ambientazione del titolo), i ragazzi di DICE si soffermanoi su tre concetti che sono stati fondamentali nel corso dello sviluppo del gioco.

Il primo é ovviamente quello legato alla fluidità del movimento. Catalyst punta tantissimo sull'immersione che il giocatore deve avere durante la sua esperienza, e per poter raggiungere questo obiettivo, bisogna offrire un sistema di running e parkour all'altezza delle aspettative. Pad alla mano possiamo dirvi che l'obiettivo sembra sia stato raggiunto. L'esperienza di oltre dieci minuti che abbiamo avuto é stata decisamente coinvolgente e la fluidità con cui Faith si integra nell'ambiente di gioco é davvero incredibile. Inoltre, l'ambiente deve diventare un vero e proprio strumento offensivo per attaccare di sorpresa i nemici, questo perché Faith come già annunciato, in questa seconda installazione non potrà contare sull'utilizzo delle armi da fuoco, ma solamente sul corpo a corpo.

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Tutto questo é reso possible anche da un mondo totalmente open world che non necessita di alcun tipo di caricamento, sia che si passi da esterni ad interni, o che si decida di scivolare all'interno delle fogne non prima di essere stati sulla punta di un grattacielo. Tutto questo avviene in modo fluido e grazie alla runner vision diventa ancora più fluido e dinamico. In pratica basterà aprire il menù della mappa, settare una destinazione, e automaticamente il gioco ci segnerà (colorando con il classico rosso gli oggetti con cui interagire) la strada più veloce da dover percorre. Questo però non vuol dire che il giocatore possa muoversi liberamente, e come ci hanno tenuto a sottolineare gli sviluppatori, ci saranno davvero tante opzioni per raggiungere un singolo obiettivo.

Infine non si poteva ovviamente escludere la componente narrativa da questo nuovo capitolo. La missione che é stata giocata dagli sviluppatori ci ha raccontato di un Faith decisamente differente da quella vista nel primo episodio. Più matura e consapevole dei suoi mezzi. Per Dice la componente narrativa all'interno di questo titolo doveva essere uno dei cardini dell'esperienza e proprio per questo motivo oltre a personaggi decisamente più carismatici - tra cui il misterioso Icarus - i passaggi cruciali della trama verranno raccontati attraverso cut scene in terza persona. Entrando più nei particolari, quella che abbiamo potuto vedere noi, ci ha mostrato il villain di turno, tale Gabriel Kruger, e uno strano runner mascherato - probabilmente membro di una setta - che viene ucciso dallo stesso Kruger.

Mirror's Edge: Catalyst
Icarus é uno dei personaggi che incontreremo durante la narrazione della storia.


Chiudiamo ovviamente facendo una velocissima menzione alla componente visiva del gioco che sembra ancora più particolareggiata del primo. Il contrasto dei colori illumina una complessità architettonica estremamente piacevole ed il nuovo motore grafico riesce ad esaltare in maniera ulteriore tutto l'insieme. In sostanza possiamo ammettere che se la fluidità si rivelerà stabile a 60fps, ci potremmo trovare di fronte ad un gioco tecnicamente molto solido.

In sostanza possiamo ammettere che la nostra prova con Mirror's Edge Catalyst ci ha affascinato. Il modo in cui DICE é tornata a proporre al grande pubblico una IP così particolare é ammirevole e coraggioso. Al posto di rendere il prodotto più simile agli attuali standard di mercato in termini di game design e funzionalità, Mirror's Edge esalta, migliora e amplia proprio quel sistema di gioco così particolare che l'aveva reso famoso qualche anno fa.

L'uscita é fissata per il prossimo febbraio, ma noi di Gamesurf non vediamo davvero l'ora di metterci le mani sopra. Bentornata Faith!

Mirror's Edge: Catalyst
La città di vetro sembra davvero bellissima.


Mirror's Edge: Catalyst

Mirror's Edge: Catalyst

Mirror's Edge Catalyst é stato senza ombra di dubbio uno dei giochi che più ci ha colpito durante la GamesCom 2015. La fluidità di gioco é davvero impressionate, e la Città di Vetro sembra un ambiente davvero interessante. Non vediamo l'ora di metterci nuovamente le mani sopra e scoprire più nel dettaglio tutte le caratteristiche di questo interessante progetto.