Abbiamo messo le mani su Metroid Prime 4: Beyond
L'attesa sta finendo

Sembra incredibile, ma manca meno di un mese all’arrivo su Switch 2 di Metroid Prime 4: Beyond. Annunciata addirittura all'E3 del 2017 con un semplice logo capace di mandare in delirio la folla presente e quella a casa, la nuova avventura di Samus Aran ha dovuto superare parecchi ostacoli, prima di avvicinarsi al momento dell’approdo sui nostri schermi. Originariamente in sviluppo presso il partner Bandai Namco Studios, il gioco è stato successivamente affidato da Nintendo a Retro Studios, il team già responsabile dei precedenti capitoli, con l’obiettivo di superare le difficoltà produttive che avevano complicato lo sviluppo fino a quel momento. Ovviamente, a quel punto la lavorazione è ripartita da zero, il che spiega almeno parzialmente perché abbiamo dovuto attendere fino al 2025 per metterci le mani sopra. L’attesa però è ormai agli sgoccioli, Metroid Prime 4: Beyond è in arrivo il 4 dicembre e noi nei giorni scorsi siamo stati ospiti di Nintendo per provarlo in anteprima.

Metroid Prime 4: Beyond, ancora tu!
La prima parte della nostra prova ci ha consentito di affrontare nuovamente la missione dell’attacco alla base della Federazione Galattica già giocata alla Nintendo Switch 2 Milano Experience, ma in un contesto molto più rilassato e tranquillo e soprattutto in modalità portatile (su Switch 2). SI tratta di una delle primissime fasi del gioco e quando entriamo in controllo di Samus la base è stata appena attaccata da Sylux, villain già apparso in precedenza nella saga: si tratta di un tiratore scelto che ha al suo servizio un gruppo di pirati spaziali, ma soprattutto odia visceralmente la Federazione e in particolare Samus, per motivi ignoti. L’obiettivo del suo attacco è impossessarsi di un artefatto, custodito dalla Federazione e ovviamente potentissimo, per scopi ancora poco chiari, ma sicuramente malvagi.

È la classica missione tutorial, concepita per illustrare al giocatore alle prime armi tutte le meccaniche di gioco e le potenzialità di Samus. In questi primi minuti infatti non dobbiamo far altro che muoverci attraverso i corridoi della base, aprirne le porte e liberarci con colpi precisi di tutti i pirati che incontriamo lungo il cammino, spesso quasi del tutto ignari della nostra presenza; in diverse occasioni siamo giunti proprio alle spalle di un gruppo di nemici impegnati in uno scontro a fuoco coi soldati della Federazione: probabilmente tutto ci sarà più chiaro quando giocheremo al gioco completo. Non mancano, per altro, sezioni che richiedono il passaggio alla forma alternativa di Samus, la Morfosfera, che in alcuni rapidi passaggi accompagnati da qualche piccolo puzzle ci consente di godere di una visione sopraelevata della base e degli scontri in corso. Al termine di una boss fight piuttosto semplice le cose precipitano e come conseguenza di una gigantesca esplosione un’anomalia ingloba tutto. Anche a distanza di qualche mese, le sensazioni che rimandano ad Halo permangono in questa sezione.
Samus nella giungla
Non sappiamo molto di cosa sia successo dopo l’esplosione, ma nella sezione di gioco successiva scopriamo che Samus ha perso parte delle sue abilità acquisite in una cut-scene precedente alla Torre Chrono, in uno scenario desertico, dopo essere entrata in contatto con un misterioso cristallo. La ritroviamo nella Selva Fuoriosa, luogo ameno e alieno, popolato da creature tanto affascinanti quanto aggressive. Le nostre possibilità di sopravvivenza in questo ambiente decisamente poco ospitale sono legate all'attacco base prima e al Guanto Psiche, poi oggetto che ci consente di maneggiare e spostare Oggetti Psiche per risolvere rompicapi: ad esempio, potreste trovare coppie di statue sovrastate da un Oggetto Psiche da spostare verso la “serratura” che apre una porta.

La parte iniziale di questa missione è prevalentemente esplorativa, puntellata di agguati di creature aliene qua e là, mentre ci si orienta sulla mappa e si fa il punto sugli elementi dello scenario per capire come superare le diverse zone in cui un blocco di qualche tipo non ci consente di accedere all’area successiva. Una volta presa confidenza con il Guanto Psiche e le sue possibilità, e scovato finalmente l’angusto passaggio laterale che ci sfuggiva, sulla strada di Samus si è parato il fortuito incontro con un tecnico della Federazione (tale Myles McKenzie), rimasto isolato sul pianeta. La fase successiva, passata in sua compagnia, si è rivelata più riflessiva e più densa di puzzle, legati alla tecnologia aliena con cui Samus in qualche modo pare in grado di interagire e a un nuovo potenziamento, il Raggio Controllo, che ci consente di controllare attraverso R il missile appena sparato, consentendogli di compiere percorsi ben più articolati di una linea retta. A questo punto, però, il tempo tiranno ci ha imposto uno stop, quindi con la voglia di giocare a Metroid Prime 4: Beyond ancora sulle dita e la consapevolezza di trovarci di fronte a un gioco che non riesce a nascondere la sua natura crossgen (l'acqua non perdona), vi rimandiamo alla recensione completa del gioco che troverete sulle nostre pagine nelle prossime settimane.







