Com'è PS Portal dopo l'aggiornamento?

Il cloud gaming cambia volto a PS Portal

di Claudio Magistrelli

Dopo essere stato a lungo testato in Beta, è disponibile per tutti da qualche giorno un nuovo aggiornamento per PS Portal che introduce ufficialmente la possibilità di giocare in streaming col dispositivo di mirroring, trasformandolo di fatto in una console portatile standalone. Un cambio di passo tanto atteso dai possessori di PS Portal (ma anche da chi aveva intenzione di comprarla, visti i dati di vendita) che dimostra come Sony abbia ancora piani per questo dispositivo, finora non esattamente supportato a dovere

Prima la fredda cronaca

Partiamo dunque dall’elenco di tutte le piccole e grandi novità introdotte dall’aggiornamento. All’accensione di PS Portal si viene ora accolti da una nuova schermata iniziale che si sviluppa su tre distinte tab: la prima, quella a cui si approda di default, è quella della Riproduzione Remota che già ben conosciamo e che consente attraverso la pressione di un tasto di visualizzare in mirroring quanto in riproduzione sulla propria PS5 connessa alla rete (anche accendendola se necessario, purché sia in modalità riposo). Muovendosi coi dorsali però ci si può spostare sulle altre due tab, una dedicata al Cloud Gaming e un’ultima riservata alla ricerca di titoli giocabili in streaming. In particolare è la schermata principale di Streaming nel cloud la più interessante. Da qui infatti si può accedere rapidamente agli ultimi titoli eseguiti oppure, attraverso due sottomenù ,alla schermata dei titoli di cui siamo in possesso disponibili in streaming e alla schermata dei giochi in streaming disponibili per gli abbonati a PlayStation Plus. Tra quest’ultimi, purtroppo, non è però possibile filtrare della linea Classic aggiunti di recente con gli altri titoli. 


Altre minori rifiniture riguardano il supporto all’audio 3D, che introduce l’audio spaziale sia nella Riproduzione Remota che durante lo streaming, sia per auricolari con cavo che per dispositivi audio wireless PlayStation Link compatibili. Nel menù della risoluzione problemi è ora presente una schermata dello stato della rete, mentre può essere impostato nel menù sicurezza un codice d'accesso a PS Portal (come già presente su PS5). Le ultime aggiunte riguardano finire l’esperienza di gioco: dopo l’aggiornamento è possibile acquistare contenuti aggiuntivi anche nei titoli eseguiti in streaming e ricevere inviti per giocare a sessioni multiplayer con altri amici che giocano allo stesso titolo; infine anche il ventaglio delle opzioni di accessibilità è stato ampliato, prevedendo un lettore a schermo e la regolazione della dimensione dei testi. 


Poi la prova sul campo

Intrigati dalle novità promesse, abbiamo dunque preso la nostra bella e fiammante PS Portal dalla base di ricarica (terze parti perché Sony ha un po’ trascurato la sua creatura anche da questo punto di vista) e abbiamo avviato subito il rapido aggiornamento. di poche centinaia di Mega L’esperienza al primo impatto non risulta stravolta: la schermata Home a cui si accede è quella classica e serve un minimo di colpo d’occhio per scovare in alto a sinistra le icone del cambio schermata. Di fatto però questo semplice cambiamento rende PS Portal un’altra cosa: un dispositivo utilizzabile a sé, anche quando la PS5 a cui è collegata è impegnata in altro, o addirittura connessa a un altro account. Ed è un bel cambio, perché finora PS Portal era utilizzabile solo in connessione a una PS5, di cui fungeva sostanzialmente da monitor wireless.


Ovviamente, la Riproduzione Remota è ancora presente e il suo funzionamento, quando tutto fila liscia, è sempre sorprendente: giocare con la propria PS5, al sicuro tra le mura di casa, mentre ci si trova a centinaia di chilometri di distanza suona sempre come una magia. Fin quando la realtà non ci mette lo zampino. Ad esempio, poiché PS Portal ha bisogno di trovare la PS5 connessa in modalità riposo per avviarla e mostrarne l’immagine, basta un temporale a casa che fa saltare la corrente per interrompere l’incantesimo. Nel mio caso, poi, ho un problema particolare, ma non così raro: con la TV attuale PS5 fatica ad “agganciare” l’HDMI il che fa sì che non se la tv è accesa, il tentativo di connessione di PS Portal può fallire. Insomma, la Riproduzione Remota è un’ottima feature, soggetta a tutte quelle problematiche legate alle reti e alle connessioni, ma da sola, forse, non bastava a giustificare l’esistenza di PS Portal (forse e soprattutto da un punto di vista commerciale). 


L’introduzione ufficiale del gioco in streaming amplia decisamente le funzionalità del dispositivo, ma soprattutto le occasioni per usarlo. Ho testato circa una decina di giochi in streaming senza riscontrare in nessun caso alcun problema, se non qualche sporadica disconnessione nelle ore centrali della giornata, legate probabilmente alle limitazioni di banda che operano i provider internet in caso di traffico eccessivo. Anche i tempi di caricamento sono ottimi, stimali in media intorno a 30 secondi. Nel complesso, l’esperienza di gioco in streaming si può definire ottima: anche titoli impegnativi come TLOU2Marvel’s Spider-Man 2 risultano indistinguibili rispetto alla Riproduzione Remota (anzi, spesso più stabili), complice anche lo schermo di dimensione ridotta che può mascherare qualche magagna e nel caso li abbiate già giocati sulla vostra PS5, troverete i vostri salvataggi ad attendervi nel cloud. Il vero test è il gioco online, ma anche questa prova può dirsi superata: ovviamente c’è una latenza (ovvero un ritardo nell’esecuzione dei comandi) leggermente superiore rispetto ai giochi singleplayer, avvertibile a occhio nudo senza bisogno di misuratori elettronici, ma non così eccessiva da rovinare l’esperienza: detto in altri termini, tutti i gol presi su eFootball sono colpa mia, benché al momento io abbia ovviamente imputato tutto al sempre colpevole LAG (ah, a proposito di eFootball, ho ritrovato la mia squadra al primo, sostanzialmente è come avviare i giochi scaricati su console). Non consiglierei l'uso di PS Portal per il matchmaking competitivo, ma con qualche piccolo compromesso anche le sessioni multiplayer sono estremamente godibili. 


Tirando le somme, questo aggiornamento arriva quasi insperato, benché sussurrato da un po’, perché il supporto a PS Portal da parte di Sony non è stato finora così convinto, ma il risultato è quello di un cambio di prospettiva sul dispositivo. Servirebbe qualche aggiustamento all’interfaccia per rendere l’esperienza più comoda (almeno un qualche tipo di raccolta dei giochi), ma la solidità tecnica della riproduzione è un ottimo biglietto da visita. Il retrogusto amaro è dato dal fatto che l'agognata autonomia di PS Portal passa attraverso un abbonamento a PS Plus Premium, senza il quale non si può accedere ai giochi in cloud: una sorta di balzello aggiuntivo necessario per utilizzare un dispositivo per cui già sono è già stata sganciata una discreta quantità di euro. Certo è un trend diffuso, ma non per questo meno preoccupante.